Inizia una nuova era per Ursus, lo storico costruttore polacco che aveva dichiarato fallimento nel 2021. Alla terza asta l’azienda è stata acquistata dalla società ucraina M.I. Crow per 74 milioni di zloty polacchi, vale a dire circa 17 milioni di euro.
Come riportato dall’emittente polacca Radio Zet, nel prezzo di acquisto sono compresi i tre stabilimenti di produzione di Biedaszki Małe, di Dobre Miasto, dove si producono spandiletame, rimorchi e rotopresse, e Lublino, ove vengono costruiti i trattori. Il nuovo proprietario ha inoltre acquistato tutte le macchine e le attrezzature all’interno degli stabilimenti, la documentazione dei progetti di ricerca e sviluppo Ursus, l’inventario del magazzino e il diritto di utilizzare il marchio.
Ursus può così tornare a sognare un futuro: fondata nel 1893, la Casa polacca ha cominciato nel 1947 a produrre trattori, diventando uno dei principali artefici della meccanizzazione agricola dell’Unione Sovietica. La fine del regime comunista nei primi anni 90 rappresentò una dura sfida che Ursus riuscì a superare, salvo poi ricadere in una difficile situazione economica attorno al 2017 che ha portato al fallimento nel 2021.
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L’IMPRENDITORE UCRAINO OLEH KROT, UNO DEI COMPROPRIETARI
Come anticipato, Ursus è stata venduta alla terza asta per un valore di 74 milioni di zloty, una cifra inferiore del 40 percento rispetto ai 125 milioni della prima asta.
L’acquirente è M.I. Crow, una società ucraina con sede a Kiev fondata il 1° luglio 2024 con un capitale autorizzato di 50 mila zloty. I comproprietari sono l’imprenditore ucraino Oleh Krot e la polacca Bożena Hłowacka. Krot è uno dei responsabili della holding per le competenze tecnologiche delle imprese Techiia, una società che unisce 10 aziende tecnologiche di settori quali veicoli aerei senza pilota (droni), IT, e-sport, tecnologie edilizie e SaaS.
AUMENTO DELLA PRODUZIONE, NUOVE ASSUNZIONI E SVILUPPO SOSTENIBILE: GLI OBIETTIVI PER IL FUTURO
Tramite un comunicato, M.I. Crow ha fatto sapere «La nostra azienda è pronta a impegnarsi per la rinascita di questo gigante industriale, preservando al contempo il suo patrimonio unico e le tradizioni di lunga data nella produzione di macchinari agricoli».
L’obiettivo della società è di preparare una nuova strategia di sviluppo per il produttore di trattori, mantenendo tutti i posti di lavoro esistenti e prevedendo nuove assunzioni di specialisti così da aumentare la produzione. La strategia si baserà sui principi di sviluppo sostenibile e responsabilità aziendale, con Ursus che nella sua nuova veste diventerà un «membro prezioso della comunità locale».
Stando a quanto dichiarato, il piano di investimento include anche una significativa modernizzazione della produzione attraverso l’introduzione di tecnologie moderne e principi di gestione che saranno anche mirati alla protezione dell’ambiente.
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Fonte immagine: Ursus.