Seppure non con lo stesso clamore che ha caratterizzato la presenza cinese, anche i costruttori indiani hanno voluto dire la loro all’Agritechnica 2015, e non poteva essere diversamente per il Paese che, con oltre 600 mila trattori venduti ogni anno sul proprio territorio, rappresenta il primo mercato a livello mondiale, con quantitativi 4-5 volte superiori a quelli registrati sui mercati tradizionali di Europa e Stati Uniti.
INTERNATIONAL TRACTORS LTD, AL TERZO POSTO IN INDIA
Significativa quindi la partecipazione al Salone di Hannover di International Tractors Ltd (gruppo Sonalika), che si colloca attualmente al terzo posto tra i costruttori indiani di trattori, alle spalle di Mahindra & Mahindra e Tafe, con un market share del 12,5 per cento, una capacità produttiva di circa 100mila trattori all’anno (nel 2014-2015 i trattori venduti sono stati 74mila, di cui 64mila in India) ed un fatturato di 660 milioni di dollari.
Ma, grazie soprattutto all’intraprendenza di Lachhman Das Mittal (nella foto sopra), l’ottuagenario presidente nonché fondatore di International Tractors, di cui possiede la maggioranza del pacchetto azionario (il 18% appartiene dal 2012 al fondo americano di private equity Blackstone), l’impresa indiana, dopo aver sorpassato di recente Escorts Group per numero di trattori venduti sul mercato domestico, è proiettata verso più brillanti risultati.
AMBIZIOSI OBIETTIVI PER IL 2020
«Entro il 2020 – ha dichiarato recentemente Mittal a “Forbes Asia” – intendiamo triplicare il fatturato, i profitti e la produzione».
Un obiettivo reso possibile dalla costruzione di un nuovo impianto (circa 80 milioni di dollari di investimento) a Hoshiarpur, nel Punjab, dove l’azienda ha il suo quartier generale, con il quale International Tractors punta a raddoppiare la propria capacità produttiva, in modo da incrementare le forniture sul mercato interno e, soprattutto, da far crescere le esportazioni (la rete di commercializzazione di ITL copre attualmente 80 Paesi) che nel 2020, stando agli intendimenti del gruppo, dovrebbero raggiungere le 50mila unità.
LA FORZA DELLA FULL LINE
Il tutto potendo usufruire di quella “marcia in più” che consiste nella full line, dal momento che la compagnia indiana, oltre ai trattori e ai motori, produce anche implements, in particolare attrezzature per la lavorazione del terreno e la semina, e macchine per la raccolta.
MACCHINE ROBUSTE E FACILI DA USARE
Affidabilità, facilità d’uso e costi di manutenzione ridotti all’osso sono i punti di forza della gamma Solis (il marchio utilizzato da International Tractors per commercializzare i suoi trattori sul mercato europeo) che copre una fascia di potenza da 20 a 110 cavalli.
SOLIS 110, IL DEBUTTO ALL’AGRITECHNICA
Il top di gamma, il Solis 110, fa parte delle novità in mostra all’Agritechnica 2015. Equipaggiato con motore 4105LVT di Sonalika, un quattro cilindro turbocompresso da 4.087 centimetri cubi di clindrata, è in grado di sviluppare la massima potenza nominale di 110 cavalli al regime di 2.200 giri al minuto mentre la coppia massima di 420 Nm viene raggiunta a un regime del motore di 1.300 giri al minuto.
Le tecnologie impiegate per soddisfare gli standard sulle emissioni inquinanti Stage IIIB/Tier 4 interim sono il ricircolo dei gas di scarico e i catalizzatori di ossidazione Doc e Poc (un’alternativa meno efficace al Dpf).
La trasmissione – un semipowershift 24AV+24RM con due marce sotto carico ed inversore meccanico – proviene dallo stabilimento indiano di Carraro.
Il sollevatore posteriore ha una capacità massima di sollevamento di 4.500 chili. Due velocità alla Pto: 540 e 540E. Anche l’assale anteriore è di fabbricazione Carraro.
LA DISTRIBUZIONE IN ITALIA
I trattori Solis sono distribuiti in Italia da Deleks-Agrimport (Alessandro Del Bono), Via Industriale 23-25, 25028 Verolanuova (Brescia).
© Barbara Mengozzi