Ricavi pari a 1.146 milioni di euro, in flessione del 10 per cento rispetto al 2019, ed un Ebitda al livello record di 109 milioni di euro, corrispondente al 9,5 per cento dei ricavi e in crescita di 0,8 punti percentuali rispetto al 2019.
I FERMI PRODUTTIVI RESPONSABILI DEL CALO DEL FATTURATO NEL 2020
Il gruppo SDF ha chiuso così il 2020, penalizzato sul fronte del fatturato soprattutto dallo stop di più di due mesi dello stabilimento di Treviglio – che, iniziato in anticipo rispetto al lockdown nazionale, ha consentito però di implementare le necessarie misure di sicurezza arrivando a contenere in maniera più che significativa il diffondersi della pandemia tra le linee produttive – ma forte di una solida redditività raggiunta che ha permesso di confermare il piano di investimenti a medio-lungo termine.
Redditività che si riflette a livello di risultato netto, a quota 39,3 milioni di euro, pari al 3,4 per cento, sostanzialmente in linea con il risultato dell’esercizio precedente e su un livello di eccellenza analizzando gli ultimi dieci anni.
Buona anche la posizione finanziaria netta che si è chiusa con un indebitamento pari a 176 milioni di euro, in calo di 106 milioni di euro (-38%) rispetto all’esercizio precedente.
Si respira dunque un clima di fiducia in quel di Treviglio, quartier generale del gruppo che figura tra i leader mondiali nella produzione di trattori, macchine agricole da raccolta e motori diesel, avvalorato dall’ottimo avvio dell’anno in corso.
A QUOTA 1,4 MILIARDI DI EURO (+20%) IL FATTURATO TARGET PER IL 2021
«I fermi produttivi dello scorso anno ci hanno creato l’impossibilità di realizzare il fatturato che potenzialmente avremmo potuto fare in base sia al trend delle vendite nei diversi mercati sia alla raccolta ordini, tant’è vero che abbiamo finito l’anno con un portafoglio ordini molto consistente – ha fatto presente Bussolati nel corso della conferenza stampa online organizzata lo scorso 12 maggio per rendere noti i risultati economici dell’esercizio 2020 –. Tutto ciò si è riflesso su una partenza nel 2021 molto robusta che ci ha permesso di saturare completamente la capacità produttiva in tutti i nostri stabilimenti e di mettere a segno nei primi tre mesi dell’anno un fatturato superiore di circa il 20-25 per cento rispetto alla media del fatturato degli anni precedenti al 2020».
«Per il 2021 – ha precisato il CEO di SDF fornendo ulteriori dettagli – ci eravamo dotati di un budget che prevedeva un fatturato di gruppo di circa 1 miliardo e 350 milioni di euro. Alla luce però della nostra raccolta ordini e delle nostre performance di quota di mercato confermate in ulteriore miglioramento nei primi quattro mesi del 2021, puntiamo a un target ancora più ambizioso, di 1 miliardo e 400 milioni di euro».
«Rispetto a questo – ha aggiunto – le nostre preoccupazioni maggiori sono legate alla doppia capacità di avere, da un lato, tutti i componenti necessari per garantire la continuità produttiva e di riuscire, dall’altro, a gestire l’aumento dei prezzi dei componenti in acquisto facendo fronte all’aspetto inflazionistico che sta attraversando l’intera economia mondiale e mantenendo i consueti parametri di efficienza e redditività».
VENDITE IN CRESCITA IN CINA, INDIA E TURCHIA
Tornando al 2020, il Covid-19 in linea generale ha condizionato pesantemente l’andamento dei mercati con effetti finali che risultano però molto differenti tra loro.
«La Cina, dopo una battuta d’arresto iniziale legata alla pandemia, ha addirittura terminato il 2020 con un incremento delle immatricolazioni del 19 per cento – ha illustrato Bussolati facendo presente come quella cinese sia stata l’unica economia del mondo a realizzare nel 2020 un PIL col segno positivo – e SDF ha sovraperformato il mercato chiudendo l’anno con una crescita del 21 per cento dei volumi venduti mentre il fatturato è passato da 82 a 91 milioni di euro.
Un incremento importante del mercato, pari al 10 per cento, è stato registrato anche in India, dove SDF ha ottenuto ottime performance di vendita, oltre ad essersi aggiudicata il prestigioso premio Farm Power Award per il nuovo modello 4E dell’Agromaxx 4050E, riconosciuto come miglior trattore dell’anno in India nella categoria 41-50 CV.
Incoraggianti anche le dimensioni del mercato dei trattori in Turchia, chiusosi nel 2020 con 50.000 unità – con un aumento dei volumi venduti da SDF nel Paese pari al 40 per cento e una crescita del fatturato da 36 a 64 milioni di euro – e il raggiungimento di un livello record delle esportazioni verso l’Europa.
«Si è trattato più che altro di un rimbalzo rispetto alla debolezza che c’era stata nel 2019 quando le vendite in Turchia, mercato estremamente volatile, erano scese ai minimi storici – ha commentato Bussolati – è l’andamento di risalita è confermato in maniera ancora più vigorosa nei primi mesi del 2021».
MARKET SHARE MIGLIORATA IN EUROPA
Diverso il trend in Europa, mercato di riferimento per SDF e per i principali player internazionali del settore, che ha visto un calo complessivo dell’immatricolato di circa il 3,5 per cento rispetto al 2019. In questo scenario, SDF ha migliorato la propria quota di mercato di quasi 1 punto percentuale, attestandosi al 10,7 per cento di market share. «In sostanza la nostra rete distributiva ha venduto ai clienti finali più trattori in Europa nel 2020 rispetto al 2019», ha sintetizzato Bussolati ribadendo come l’effetto del calo del fatturato del Gruppo sia tutto dovuto all’Europa (da 958 milioni di euro si è scesi a 803 milioni) e alla chiusura degli impianti produttivi.
A livello di marchi, il 72 per cento dal fatturato è garantito da Deutz-Fahr, il 14 per cento da Same, il 6 per cento da Lamborghini, il 7 per cento dalle vendemmiatrici Gregoire, a piena capacità produttiva nel 2020 con 341 macchine che rappresentano il record del brand, e l’1 per cento da Hurlimann.
CONFERMATO IL ROBUSTO PIANO DI INVESTIMENTI 2020-2025
Come anticipato, la buona redditività e la buona gestione finanziaria conseguita nel 2020 consentono a SDF di tener fede agli ambiziosi obiettivi del nuovo Piano strategico 2020-2025, elaborato sulla scia del precedente Piano 2010-2020, sul quale l’Azienda basa il proprio futuro e la propria crescita e al quale continua ad essere destinato circa il 5 per cento del fatturato annuo, per in valore di 57 milioni di euro nel 2020 (le attività di Ricerca e Sviluppo, i prodotti introdotti nel mercato nel 2020 e quelli in rampa di lancio saranno oggetto di un articolo a sé, prossimamente online).
LIVELLI PRODUTTIVI IN CALO A TREVIGLIO, LAUINGEN E RANIPET
Per quanto riguarda i livelli produttivi il calo più importante per quel che riguarda i trattori è stato registrato presso lo stabilimento di Treviglio dove, sempre a causa dello stop della scorsa primavera, da 11.123 trattori si è scesi a 9.740. A seguire l’impianto tedesco di Lauingen, al quale sono mancate 657 unità (da 2.658 a 2.001), e quello indiano, passato da 7.603 a 5.123 unità.
Andamento opposto in Turchia e in Cina dove la produzione di trattori è cresciuta.
Le macchine per la raccolta dei cereali, a loro volta, hanno risentito in Croazia degli effetti della pandemia subendo un calo da 190 a 182 unità e una flessione contenuta è stata registrata anche in Cina, scesa da 1.832 a 1.621 unità.
NUOVE ASSUNZIONE E UN PREMIO DI RISULTATO
Passando alle risorse umane, in un anno difficile SDF ha aumentato il numero dei propri dipendenti assumendo circa 300 persone nel mondo e in particolare 230 a Treviglio, per un totale organico pari 4.040 unità, di cui 1.375 in Italia.
E, sempre in Italia, grazie appunto all’ottima redditività raggiunta, nell’anno più duro per l’intero Paese SDF ha potuto erogare agli addetti dei reparti produttivi di Treviglio un premio pari a 5.135 euro, che rappresenta il bonus più alto di sempre.
© Barbara Mengozzi