La potatura di un vigneto o di un frutteto è un’attività estremamente delicata che richiede maestria ed esperienza, in quanto un lavoro non eseguito bene potrebbe compromette l’intera produzione della stagione. La mancanza di personale qualificato rappresenta un serio problema per il settore, ma la start-up israeliana Robotic Perception ha trovato la soluzione col suo robot potatore Spero Pruner che entrerà in commercio verso la fine del 2024.
UN BRACCIO ROBOTICO CON CESOIA GUIDATO DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Spero Pruner consiste in un braccio robotico dotato di una cesoia il cui movimento è governato da appositi sensori e da un sistema di Intelligenza Artificiale che permette di identificare i rami da potare.
L’attrezzo, presentato all’edizione 2024 di World Fira, ha lavorato in abbinamento a un New Holland T4.90N in virtù della collaborazione in essere fra la start-up e il gruppo CNH: il robot, infatti, viene azionato dalla presa di forza del trattore e durante le prove era collegato al sollevamento anteriore della macchina. Tuttavia, è previsto uno sviluppo del robot potatore sotto forma di rimorchio con 3 o 4 bracci robotici per ogni lato in modo da potare due filari ad ogni passata.
Per effettuare in maniera precisa e completa la potatura, il braccio robotico del peso di circa 30 chilogrammi è estendibile fino a 1 metro ed è stato progettato per funzionare con un’alimentazione a 48 volt con un consumo che si aggira attorno ai 100 Watt. In grado di lavorare giorno e notte con qualsiasi condizione di luce, Spero Pruner può potare sino a 2 ettari ogni 8 ore.
TELECAMERE, GPS E INTELLIGENZA ARTIFICIALE GUIDANO IL LAVORO E RACCOLGONO DATI SUL RACCOLTO
Oltre all’alimentazione tramite la presa di forza del trattore, l’Intelligenza Artificiale è il vero motore di Spero Pruner: questa, infatti, non si limita a guidare i movimenti del braccio e della cesoia, ma è in grado anche di analizzare dati per assicurare la migliore qualità di lavoro.
All’interno della cabina del trattore viene posizionato un monitor attraverso il quale l’operatore può monitorare il funzionamento del robot mentre un dispositivo GPS è in grado di raccogliere immagini contenenti informazioni sulla posizione di lavoro e memorizzarle per avere un quadro completo sulle operazioni svolte. Per quanto riguarda le telecamere, Robotic Perception sta ancora testando diversi modelli 2D e 3D tra cui le RealSense e ZED in grado di rilevare l’intera struttura degli alberi e identificare quali rami potare e quali tagliare.
SI PUÒ COMPRARE O AFFITTARE
Il prezzo di vendita di Spero Pruner non è ancora ufficiale, anche se indiscrezioni parlano di una cifra attorno ai 150.000 euro, con i primi modelli che verranno consegnati entro la fine del 2024. Robotic Perception sta inoltre pensando a un’altra formula di diffusione delle proprie macchine: in accordo con Confagricoltura e con l’omologa francese CUMA, la start-up vorrebbe proporre alle due organizzazioni di affittare Spero Pruner alle aziende associate, permettendo così a un numero maggiore di aziende di accedere a questa innovativa soluzione.
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Fonti immagini: World Fira 2024