Rimorchi agricoli a quattro assi: un futuro a rischio?

News 05/09/2020 -
Rimorchi agricoli a quattro assi: un futuro a rischio?

Per i rimorchi agricoli a quattro assi si delinea un futuro a rischio. A lanciare l’allarme è Uncai, l’Unione nazionale contoterzisti agromeccanici e industriali, in una nota stampa dedicata ad una controversa circolare del Ministero dei Trasporti (MIT) su “Prescrizioni relative alle masse dei veicoli isolati e dei treni agricoli” (Circolare Prot. n. 22192 del 13-8-2020).

 

MOLTE QUESTIONI IRRISOLTE NELLA  CIRCOLARE DEL MIT

Rimorchio agricolo a quattro assi

Uncai fa presente come la circolare in questione, differita per ora al 1° ottobre, nel fornire chiarimenti in merito alla massa limite dei treni agricoli fissi il limite delle 44 tonnellate per i treni a 5 o più assi (in pratica rimorchio a 3 o 4 assi abbinato a trattore).

Superato tale limite di massa, l’utilizzatore dovrebbe ricorrere alla procedura di autorizzazione dell’ente proprietario della strada.

A detta di Uncai la circolare, così come è stata pubblicata in agosto, lascia irrisolte alcune questioni di non poco conto in caso di sforamento dei limiti di massa.

«Se un vecchio trattore aggancia un rimorchio Mother Regulation e carica oltre le 20 tonnellate (limite per i mezzi di vecchia omologazione), subisce solo una sanzione economica o anche il fermo del mezzo?», è il quesito posto, a titolo di esempio, dal coordinatore di Uncai Fabrizio Canesi.

 

NECESSARIA CHIAREZZA, PER NON DANNEGGIARE CONTOTERZISTI E COSTRUTTORI

Rimorchio agricolo a quattro assi

«Senza i dovuti chiarimenti la Circolare del MIT rischia di generare confusione», aggiunge Canesi.

Ma oltre al regime sanzionatorio in caso di sforamento dei limiti di massa, c’è un’altra problematica evidenziata da Canesi che risulta ancor più rilevante per un imprenditore agromeccanico.

«Circolare con un treno agricolo con massa superiore alle 44 tonnellate comporta il pagamento di un onere, comprensivo di permesso di circolazione e di usura strada per macchine atte al carico, pari a 2.576 euro all’anno, in base alle tabelle in uso. A tali condizioni nessun contoterzista acquisterebbe più un rimorchio nuovo a 4 assi, dal momento che non sarebbe più economicamente vantaggioso».

 

RIPENSARE LA NORMATIVA, L’INVITO DI UNCAI AL MIT

Canesi invita pertanto il MIT a ripensare la normativa per non danneggiare i contoterzisti già in possesso di un rimorchio con tali caratteristiche e i costruttori degli stessi, un’eccellenza dell’industria agromeccanica italiana.

 

 
Fonte testo: Uncai
Fonte immagini: Bossini Facebook (apertura), Crosetto Rimorchi Facebook, Zaccaria Facebook.

 

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