Dopo l’offerta record da parte di China National Chemical, che già controlla Pirelli, per entrare in possesso del gigante svizzero della chimica Syngenta, non sembra destinato ad arrestarsi lo shopping cinese sul mercato internazionale.
Stando ai dati di Dealogic, azienda che fornisce software e piattaforme dati per l’investment banking, finora nel 2016 le acquisizioni siglate all’estero da società cinesi hanno superato quota 80 miliardi di dollari.
L’OFFENSIVA DI LOVOL HEAVY INDUSTRY NEL SETTORE AGRICOLO
Un fenomeno che, come abbiamo visto, interessa anche il settore delle macchine per l’agricoltura e per l’edilizia. Ne fa fede l’offensiva lanciata da Lovol Heavy Industry Ltd (fatturato 2015: circa 3,3 miliardi di euro), leader assoluto di mercato in Cina nel campo sia dei trattori agricoli sia delle mietitrebbie, che ha rilevato dapprima la friulana MaterMacc, specializzata nella produzione di seminatrici, e, alla fine dello scorso anno, la Goldoni di Migliarina di Carpi, azienda storica focalizzata sulla produzione di trattori specialistici per frutteto e vigneto nonché di motoagricole e motocoltivatori.
IMPORTANTI ACQUISIZIONI DI ZOOMLION IN ITALIA
In fase di espansione attraverso acquisizioni all’estero anche Zoomlion Heavy Industry Science & Technology Company, colosso cinese che progetta e realizza macchinari ed attrezzature principalmente per i settori dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’energia, dell’ambiente e dei trasporti impiegando oltre 30mila persone.
Zoomlion è divenuta uno dei principali produttori al mondo di macchine per l’edilizia proprio grazie all’operazione risalente al 2008 con la quale ha rilevato l’italiana Cifa, leader nei macchinari per il calcestruzzo, e che ha rappresentato anche una preziosa testa di ponte in Europa.
Fatto sta che da allora l’interesse di Zoomlion per le aziende italiane si è tutt’altro che esaurito e lo conferma la recente acquisizione del controllo (57%) dell’azienda di Bolzano Ladurner specializzata in tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti.
ITALIA STRATEGICA NEL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA COMPAGNIA CINESE
Ma c’è di più: proprio in occasione della sigla dell’accordo con Ladurner, che risale a dicembre dello scorso anno, il fondatore e numero uno di Zoomlion, Zhan Chunxin, ha dichiarato l’apertura della compagnia da lui guidata a nuove collaborazioni con altre imprese italiane.
TRENTUNO DOLLARI PER AZIONE PER ACQUISTARE TEREX
In questo momento però le mire di Zoomlion sono rivolte altrove e precisamente negli Stati Uniti dove opera Terex Corporation, rinomata società che offre soluzioni per la movimentazione e il sollevamento di materiali.
Lo scorso gennaio, l’azienda cinese – che nel 2015 ha visto ridursi del 19,7 per cento il proprio giro d’affari e che punta a compensare con l’ingresso in nuovi mercati la crisi che sta vivendo il settore immobiliare in Cina, dopo il boom degli anni passati – ha messo sul piatto ben 3,2 miliardi di dollari (pari a 30 dollari per azione) per acquisire Terex, nonostante quest’ultima avesse già raggiunto, nell’agosto 2015, l’accordo per la fusione con la finlandese Konecranes, azienda che opera nello stesso dalla quale dovrebbe scaturire un gruppo dal fatturato annuo di 9,2 miliardi di euro.
E da allora il corteggiamento di Zoomlion si è fatto sempre più serrato, tant’è vero che, nel mese di marzo, per convincere l’azienda statunitense a cedere, l’offerta è stata innalzata a 31 dollari per azione.
UN’ACQUISIZIONE STRATEGICA
Come si legge in una nota dell’agenzia China News Service, la fusione con Terex, seconda sola a Caterpillar nel proprio core business, offrirebbe a Zoomlion l’opportunità sia di ampliare la propria filiera industriale in nuovi segmenti operativi sia di allargare la propria presenza sui mercati (va tenuto presente a tal proposito che il business di Terex prende origine per il 72 per cento nel Nord America e nell’Europa Occidentale, mentre quello di Zoomlion è localizzato per l’85 per cento in Cina), con evidenti effetti positivi sulla strategia di globalizzazione dell’azienda e sulle sue performance.
RISCHIA DI SALTARE LA FUSIONE CON LA FINLANDESE KONECRANES
Dal canto suo Terex comunicando la ricezione della proposta di takeover da parte di Zoomlion, ha reso noto che il proprio consiglio di amministrazione, d’intesa con i consulenti legali e finanziari dell’azienda, ha stabilito di portare avanti trattative con Zoomlion per giungere a termini definitivi dell’offerta in modo da verificare la possibilità di ottenere un’offerta vincolante dal gruppo cinese che possa presentare un elevato di certezza di portare a compimento la transazione.
Tuttavia Terex, che in base agli accordi con il gruppo finlandese non potrebbe concludere un accordo con Zoomlion prima di un’eventuale bocciatura da parte dei suoi azionisti del progetto di fusione con Konecranes, ha sottolineato che il proprio Cda non ha cambiato decisione in merito alla raccomandazione di sostenere il progetto di fusione con Konecranes.
UNA QUESTIONE DI SICUREZZA NAZIONALE?
Come andrà a finire? Di certo, come è stato evidenziato da più parti, se si arrivasse alla fusione Terex-Zoomlion ci troveremmo di fronte ad un evento sensazionale, in grado di cambiare gli equilibri nell’ambito del mercato internazionale delle macchine per il sollevamento e non solo.
Un’operazione, peraltro, che rischia di essere osteggiata da Washington non solo per il timore di un eccessivo rafforzamento della presenza cinese in settori chiave dell’economia, ma anche per il rischio di eventuali implicazioni sulla sicurezza nazionale.
Secondo quanto riporta Reuters, infatti, un eventuale accordo potrebbe essere bloccato dal Committee on Foreign Investment in the United State – il cui scopo è valutare le implicazioni sulla sicurezza nazionale di investimenti stranieri in società Usa –, visto che Terex risulta titolare di 97 priority-rated contracts con il governo degli Stati Uniti.
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