Portare in campo i migliori robot agricoli e “smart implement” proposti dalla ricerca e dall’industria, assegnare loro compiti agricoli reali, e infine misurarne le prestazioni in termini di risultato.
È esattamente questo l’obiettivo del progetto ACRE (Agri-food Competition for Robot Evaluation), parte del più ampio progetto Metrics finanziato dall’UE nell’ambito del programma Horizon 2020, che vede coinvolto il DiSAA (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano), in collaborazione con il Laboratorio di Intelligenza artificiale e Robotica del Politecnico di Milano.
FARMBOT ADATTIVI ALLE DIFFERENTI SITUAZIONI, LA NUOVA FRONTIERA
Un progetto che trova le sue fondamenta nel fatto che i progressi della ricerca hanno permesso di mettere a punto diversi robot in grado di operare con successo in ambienti differenti, compresi quelli “difficili”, come ad esempio la maggior parte dei contesti agricoli, caratterizzati da una grande variabilità dell’ambiente operativo. Si tratta nello specifico sia di robot intelligenti totalmente autonomi, sia di robot dotati di intelligenza artificiale, ma che necessitano comunque della collaborazione di un operatore umano.
«Nel dettaglio – spiegano gli organizzatori del progetto – ACRE si occupa di valutare in campo le performance operative di diversi robot autonomi, ovvero macchine capaci di svolgere da sole compiti che richiedono intelligenza e che, a differenza dei classici robot industriali, devono essere in grado di comprendere l’ambiente che li circonda, interagire con esso prendendo decisioni autonome per raggiungere il loro obiettivo, e metterle quindi in atto correttamente. Il tutto senza supervisione umana, gestendo tutte le incertezze e gli imprevisti che via via che si presentano in un campo coltivato».
Seppur siano già una realtà i trattori autonomi in grado di raggiungere un campo, svolgere la lavorazione richiesta e ritornare alla base senza bisogno di un operatore a bordo, si stanno già affacciando sul mercato le prime macchine per il diserbo che lavorano con sensori ottici e intelligenza artificiale che permette loro di riconoscere la coltura in atto, discriminandola dalle malerbe, per poi eliminare con precisione queste ultime senza danneggiare la coltura.
MISURARE E CERTIFICARE LE PRESTAZIONI DEI ROBOT IN CONTESTI REALI
«Proprio in questo periodo – viene fatto presente – i primi risultati della ricerca stanno diventando prodotti commerciali, mentre altri sono ancora prototipi in avanzata fase di ingegnerizzazione, ma affinché essi diventino affidabili e sicuri, occorre dimostrare, misurare e certificare le prestazioni dei robot in contesti reali».
In particolare ACRE propone ai suoi partecipanti (i robot) dei compiti benchmark per valutarne le capacità: si tratta sia di operazioni agricole complete (ad es. il diserbo autonomo), sia singole abilità necessarie per svolgere tali attività (ad es. l’abilità di distinguere, tra le piante di una fila, quali sono malerbe; oppure l’abilità di attraversare una coltura senza danneggiare le piante).
A GIUGNO 2021, IN FRANCIA, LA PRIMA EDIZIONE DELLA COMPETIZIONE
La prima edizione completa della competizione (ACRE 1st Field Campaign) avrà luogo a Giugno 2021 a Montoldre (Francia), mentre la seconda è programmata per Maggio 2023 presso l’azienda agricola didattico-sperimentale di UniMI Cascina Baciocca a Cornaredo (MI).
Gli organizzatori del progetto ACRE lavorano in stretto contatto con gli operatori dell’industria e dell’agricoltura per assicurarsi che i benchmark stabiliti siano più utili e significativi possibile.
Tutti gli interessati sono invitati a consultare il sito web della competizione (https://metricsproject.eu/agri-food/) e ad esprimere pareri e suggerimenti (in inglese o in italiano) via mail (acre@metricsproject.eu).
Fonte: DiSAA
Fonte immagini: Metrics