Nuova gamma Merlo: comfort, sicurezza ed efficienza ai massimi livelli

Macchine 21/11/2013 -
Nuova gamma Merlo: comfort, sicurezza ed efficienza ai massimi livelli

Una partecipazione ad Agritechnica 2013 in grande stile, quella del gruppo Merlo, decisamente all’altezza della sua fama di azienda leader dell’innovazione tecnologica nel settore dei sollevatori telescopici.

Così, alla vigilia del cinquantesimo anniversario della sua fondazione (datata 1964), la società cuneese – reduce dal completo rinnovamento operato nello stabilimento di San Defendente ormai condotto al massimo livello di automazione nel processo produttivo – è approdata sul palcoscenico della rassegna tedesca con le sue ultime importanti novità, puntando sull’offerta di una gamma di prodotti per l’agricoltura sempre più completa e arricchita di contenuti di assoluta avanguardia.

Una nuova generazione di telescopici agricoli, insomma, frutto di scelte progettuali, di design e di produzione che privilegiano sicurezza, efficienza, rendimento, comfort, e corredata da un nutrito “pacchetto” di tecnologie brevettate Merlo oggi disponibile di serie su tutti i nuovi modelli delle famiglie Turbofarmer e Multifarmer e destinato ad essere condiviso in futuro da tutti i nuovi prodotti lanciati sul mercato.

 

LA NUOVA GAMMA “HEAVY-DUTY

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Multifarmer Heavy-Duty 40.9

Specifiche fortemente innovative che, dopo aver esordito nel Turbofarmer Heavy-Duty 50.8 e nel suo versatile derivato Multifarmer 40.9 CS, in grande evidenza l’anno scorso all’ultima edizione di Eima International e proposti ad Hannover in versione con inclinazione (Tilting) di serie identificata dalla lettera T, hanno fatto ingresso anche nei sollevatori telescopici di gamma media firmati Merlo.

 

I NUOVI TURBOFARMER MEDIUM DUTY

 

La nuova gamma Turbofarmer “medium duty”, rappresentata nello stand allestito dal gruppo cuneese all’Agritechnica dal TF38.10 CS 120HP MCVTronic, è costituita da tre modelli “portanti”: il TF38.7, il TF38.10 e il TF42.7, che mettono insieme comfort, sicurezza, efficienza e versatilità.

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Il comfort è garantito dalla nuova spaziosa cabina – ai vertici della categoria per ampiezza con i suoi 1.040 millimetri di larghezza, la porta apribile a 180° (con la possibilità di separare l’apertura della parte superiore da quella inferiore) ed un accesso “record” da 870 millimetri –, rinnovata nel design, in grado di offrire i più elevati standard in termini di visibilità, ergonomia, dotazioni tecnologiche e, soprattutto, provvista di un esclusivo sistema di sospensioni idrauliche (CS) che permette di assorbire le sollecitazioni e le vibrazioni trasmesse dal terreno all’abitacolo (il funzionamento delle sospensioni può essere attivato o disattivato anche con macchina in movimento).

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Da menzionare alla voce comfort anche la sospensione del braccio (BBS) che riduce le sollecitazioni per il carico trasportato consentendo di non perdere materiale sfuso anche quando si procede su terreni sconnessi.

 

SISTEMA PER IL CONTROLLO DINAMICO DEL CARICO MCDC

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La nuova frontiera della sicurezza, da sempre priorità assoluta in casa Merlo, viene raggiunta grazie sia alla cabina Rops-Fops, con protezione Fops posta esternamente per incrementare l’abitabilità e limitare il danneggiamento del vetro in caso di caduta accidentale di oggetti, sia all’esclusivo sistema per il controllo dinamico del carico, standard e con un nuovo schermo.

L’MCDC (coperto da tre brevetti) è stato studiato per garantire un lavoro in piena sicurezza, addirittura superiore quando la macchina è in movimento, a detta del gruppo cuneese, agli standard previsti dall’attuale norma En 15000 sulla stabilità longitudinale dei sollevatori telescopici: l’operatore può visualizzare in tempo reale su un ampio display a colori posizionato in cabina tutte le informazioni relative alla condizione di stabilità del mezzo ed inoltre il Merlo CDC, mediante un sensore, riconosce automaticamente l’attrezzatura nel momento in cui questa viene agganciata alla zattera configurando in tempo reale, in base all’attrezzo in uso, tutti i parametri di sicurezza e di funzionamento della macchina.

Di serie su tutti i modelli anche l’Eco Power Drive (EPD) altro sistema esclusivo firmato Merlo al quale è direttamente connesso l’acceleratore: l’Epd, controllando elettronicamente i principali parametri di funzionamento del motore diesel e dei motori idraulici, è in grado di gestire in modo “intelligente” il livello di performance richieste al mezzo da parte dell’operatore, con 3 possibili impostazioni da parte dell’utente (trasporto e traino, lavori pesanti, precisione), a tutto vantaggio delle prestazioni e del risparmio energetico. Test su strada – dichiarano alla Merlo –indicano, su una base annua di utilizzo della macchina di 1.000 ore, un risparmio di circa 4.000 euro  rispetto ai sollevatori tradizionali.

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TRAMISSIONE A VARIAZIONE CONTINUA MCVTRONIC

 

Il requisito della versatilità è garantito dalla disponibilità di due motori, 3.6 da 120 cavalli (senza DPF) e  4.1 da 156 cavalli, entrambi emissionati Tier 4 interim, dalla omologazione come trattrice agricola (traino con rimorchio frenato idraulicamente o ad aria), dalle prese idrauliche posteriori, dalla presa di forza meccanica posteriore con il 90% di resa (una novità rispetto alla precedente gamma di Turbofarmer) e, soprattutto dalla trasmissione a variazione continua, in alternativa alla 2V.

L’MCVTronic, prodotto all’interno dell’azienda, è basato su due motori idrostatici che lavorano insieme alle basse velocità per incrementare la coppia, mentre al crescere della velocità uno dei due motori viene disconnesso e tutta la potenza va ad un solo motore per raggiungere la massima velocità. Le accelerazioni possono così essere fluide e continue (anche sotto sforzo) senza interruzioni di coppia.

Meritano una segnalazione anche il Tilting e la traslazione, vale a dire la la possibilità di correggere l’inclinazione del telaio in modo da lavorare in sicurezza (in piano) su tutti i terreni e di poter effettuare spostamenti laterali del braccio senza muovere la macchina così da risparmiare tempo nei lavori e migliorare la precisione.

Per finire, il diagramma di carico definito da record per la categoria dei telescopici: 4 tonnellate portate da 0 a 7 metri di altezza per il top di gamma.

 

MERLO 40.7 IBRIDO,  MEDAGLIA  D’ORO ALL’AGRITECHNICA

 

Praticità, risparmio energetico, efficacia del sistema adottato per la riduzione delle emissioni inquinanti: requisiti che lo rendono capace di interpretare al meglio l’evoluzione della meccanizzazione agricola moderna. Con queste motivazioni la commissione imparziale di esperti insediata ad Agritechnica 2013 ha assegnato la medaglia d’oro per l’innovazione tecnica al nuovo sollevatore telescopico Merlo 40.7 Ibrido, equipaggiato di un sistema ad architettura di tipo parallelo (brevettata),  riportando sugli allori la società cuneese dopo la medaglia d’argento conferita ad Hannover nel 2001 al suo Multifarmer 30.6.

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Proponendo il progetto del nuovo Ibrido 40.7, dotato di un sistema elettroidraulico e di un motore diesel di 56 kW (contro i 100 kW e più dei modelli di tipo convenzionale) che non richiede installazioni di post-trattamento ad urea, Merlo ha voluto realizzare un telescopico estremamente versatile, adatto all’impiego in spazi chiusi (come serre e allevamenti) e a qualsiasi applicazione all’aperto, vista la facoltà di lavorare, oltre che in modalità ibrida continuativa, in modalità al 100% elettrica con una autonomia di almeno 2 ore.

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Le prestazioni, in termini di movimentazione, capacità di sollevamento, accelerazione e velocità massima, restano quelle dei sollevatori convenzionali Merlo di pari categoria, ma vengono ridotti i consumi di combustibile (fino al 30%) ed il livello di rumorosità, praticamente azzerata in modalità totalmente elettrica. Sensibilmente più basso, inoltre, il livello di inquinamento indotto dai gas di scarico, grazie ad un motore diesel con cubatura inferiore alla media e con regime costante, settato da una centralina, che massimizza il risparmio energetico.

Quanto alle operazioni di ricarica delle batterie, che è possibile eseguire anche tramite sistemi plug-in, sono veloci e consentono un prolungato utilizzo della macchina soltanto in elettrico a zero emissioni. L’ibrido è stato concepito secondo uno schema modulare per poter essere integrato sulle famiglie di sollevatori Merlo e consentire l’installazione di questa applicazione anche su futuri prodotti della casa costruttrice.

 

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