Rifacendoci al claim che ha accompagnato il lancio della nuova pala gommata compatta full electric di CNH, brandizzata New Holland W40X e Case 12EV, potenza, versatilità e, per l’appunto, propulsione elettrica sono i tre principali aspetti che la caratterizzano, ai quali Ciro Casapulla, CNH Head of Construction Product Development, che ha illustrato nel dettaglio il nuovo modello nel corso della cerimonia di inaugurazione della linea di produzione ad esso dedicata presso lo stabilimento CNH di Lecce, ne ha voluto aggiungere un quarto, l’innovazione.
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INNOVATIVA E NON SOLO PER IL NUOVO DESIGN
E proprio da questo partiamo. «Lo stabilimento di Lecce ha fatto dell’innovazione nell’arco degli anni il suo marchio di fabbrica – ha sottolineato con orgoglio Casapulla – pertanto della nuova macchina non è innovativo solo il design ma lo sono anche la linea di produzione, il testing dedicato alle macchine elettriche, che è ovviamente differente da quello dalle macchine convenzionali che per anni siamo stati abituati a produrre, le tecniche di calcolo utilizzate per poterla snellire a tutto vantaggio della durabilità della batteria».
UNA DISTRIBUZIONE OTTIMALE DEL PESO
Contribuisce sicuramente all’ottenimento di questo risultato il design del braccio di sollevamento anteriore unico nel suo genere nel mercato, caratterizzato dalla presenza dei fori di alleggerimento che permettono di risparmiare circa 20 kg di peso, equivalenti a un risparmio di circa il 5% sull’autonomia della macchina, essendo richiesta minore energia per il suo spostamento.
«Attingendo anche da tecnologie e tecniche di calcolo tipiche del settore aerospaziale abbiamo alleggerito il peso, togliendolo dove non serviva, in modo ragionato e calibrato per aumentare le prestazioni e preservare l’autonomia della macchina. La leggerezza pertanto non va affatto a scapito delle funzionalità – ha tenuto a evidenziare Casapulla – assolutamente equiparabile a quella delle macchine convenzionali della stessa taglia».
La riduzione del peso, ottenuta anche grazie allo speciale braccio “reticolare”, ha portato poi un miglioramento del carico di ribaltamento: un braccio leggero significa infatti spostamento del peso sulla parte posteriore e quindi maggiore capacità di carico e stabilità.
Sempre sul braccio di sollevamento sono presenti – innovazione già testata e sviluppata nel plant di Lecce su macchine diesel – una serie di sistemi di aiuto alla guida, tra i quali dei sensori di posizione che permettono all’operatore, semplicemente premendo dei piccoli pulsanti, di registrare le posizioni di utilizzo più frequenti e di richiamarle all’occorrenza semplificando notevolmente il lavoro.
Altra importante innovazione, mutuata dai modelli diesel di gamma alta, è l’avanzato sistema di controllo elettronico drive by wire che, abbinato alla propulsione elettrica, permette di massimizzare l’efficienza e la controllabilità dei movimenti, rendendo per giunta la macchina connessa e in grado, tra l’altro, di fornire preziose informazioni al guidatore per quanto riguarda intervalli di manutenzione, funzionalità ecc.
ZERO EMISSIONI CON MENO RUMORE GRAZIE ALLA PROPULSIONE ELETTRICA
Passando alla caratteristica che rappresenta l’essenza delle nuove pale gommate compatte di CNH, vale a dire la propulsione elettrica, il nuovo modello risponde perfettamente alla domanda di propulsioni alternative che sta crescendo velocemente, spinta dalle esigenze delle aree metropolitane e municipali, principalmente europee, e dalle necessità di settori come agricoltura e allevamento, in cerca di macchine performanti ma silenziose e a zero emissioni, che possano operare in sicurezza negli ambienti al chiuso ed in prossimità di animali nonché in cantieri notturni e in tutte quelle applicazioni sensibili all’inquinamento acustico.
IL BASSO COSTO DI ESERCIZIO GARANTISCE IL RITORNO DELL’INVESTIMENTO INIZIALE NELL’ARCO DI 2-3 ANNI
Da un punto di vista economico, se il costo di questo tipo di macchina viene quantificato grossomodo in una volta e mezzo quello della controparte diesel, bisogna considerare il bassissimo costo di esercizio che garantisce il ritorno dell’investimento iniziale in circa 2-3 anni. «Il costo di esercizio, quindi il costo dell’energia, è pari a un quinto di quello di una macchina diesel – ha spiegato Vincenzo Padula (nella foto sopra), Electric and Hybrid Systems Designer presso CNH –. Significa che con quello che spendo per lavorare un giorno con una macchina diesel, con la macchina elettrica copro un’intera settimana».
NESSUN COMPROMESSO IN TERMINI DI POTENZA E PRESTAZIONI
Sul fronte della potenza, altra prerogativa clou della nuova pala di CNH, il cuore della macchina è costituito da due motori elettrici separati e indipendenti che vanno a sostituire il singolo motore diesel presente sulle macchine standard. Di questi due motori uno è collegato alle ruote, e quindi serve per la movimentazione, il secondo invece fornisce potenza al sistema idraulico e quindi al braccio di sollevamento.
Entrambi sono controllati da un software all’avanguardia mutuato dalla controparte diesel e impreziosito, in fase di adattamento alla macchine elettrica, da diverse funzionalità finalizzate a migliorarne l’efficienza e per il quale sono stati ottenuti ben 11 brevetti.
Come anticipato, sotto questo aspetto questo tipo di macchina non ha nulla da invidiare agli analoghi veicoli alimentati con motore diesel, essendo in grado di garantire un’accelerazione più rapida, una maggiore forza di trazione, notevole capacità di sollevamento e un’eccezionale forza di strappo.
AUTONOMIA DALLE 3 ALLE 6 ORE, A SECONDA DEL TIPO DI APPLICAZIONE, E RICARICA STANDARD O RAPIDA
La batteria con tecnologia agli ioni di litio ferro fosfato (LFP) – particolarmente robusta e longeva rispetto alle normali batterie agli ioni di litio (NMC=Nichel Manganese, Cobalto), che sono però più compatte e leggere – da 23 kWh, alloggiata nel vano posteriore, garantisce un’autonomia sufficiente a coprire un intero turno di lavoro (dalle 3 alle 6 ore in funzione del tipo di applicazione).
La ricarica può essere effettuata attraverso la presa di corrente domestica con il caricabatterie standard di bordo da 230V oppure col caricabatterie rapido opzionale, in grado di ricaricare la batteria agli ioni di litio dal 20% all’80% in appena 1 ora, la durata di una pausa pranzo, permettendo così un utilizzo continuo per l’intera giornata lavorativa.
Proprio in virtù della sua longevità, la durata della batteria supera i 15-16 anni a fronte dei 10 anni almeno di durata della macchina (dalle 6.000 alle 8.000 ore in base al tipo di applicazione).
VERSATILITÀ SENZA LIMITI
Passando, infine, alla versatilità, ci siamo già soffermati sui numerosi e diversificati ambiti applicati di questa nuova pala gommata, ai quali va aggiunto il plus dell’omologazione per viaggiare su strada.
Da tener presenti, poi, le tre modalità di guida preimpostate, alle quali se ne aggiunge una personalizzabile, che offrono un’ampia flessibilità nella configurazione e nel controllo della macchina.
PRONTA PER IL MERCATO E (FORSE) IN MOSTRA ALL’EIMA
La nuova pala elettrica è entrata in produzione a fine aprile 2024 coronando tre anni di intensa attività svolta all’interno del plant di Lecce e in particolare, per quanto riguarda la fase di progettazione e testaggio, del Centro R&D che ospita 150 ingegneri.
Il primo prototipo risalente al 2021 è stato sottoposto a severi test sia all’interno dello stabilimento pugliese, anche in comparazione con altre macchine dei competitor, sia direttamente presso i clienti. Si è passati quindi a ritestare, nell’arco di 24 mesi, il concept, ottimizzando gli standard di qualità, di efficienza e soprattutto di sicurezza della macchina necessari per poterla commercializzare.
La sua peculiarità, va tenuto presente, è quella di essere nata come macchina elettrica, dal momento che non esiste nel portfolio prodotti di CNH una macchina analoga diesel e tutti i componenti sono ottimizzati per questo scopo.
Adesso che le prime consegne ai dealer sono state fatte, sarà compito della rete commerciale farla conoscere in maniera adeguata e a tale scopo sono già state pianificate attività dimostrative e divulgative ad hoc. Per il grande pubblico e in particolare per gli operatori agricoli, l’appuntamento potrebbe essere a novembre, all’Eima, in attesa però della conferma della sua presenza all’interno dello stand di New Holland.
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: CNH e Meccagri
