Si è conclusa con successo la missione di outgoing di imprese italiane in Kenya organizzata da Agenzia-ICE in collaborazione con FederUnacoma per promuovere le imprese costruttrici di macchine agricole italiane in grado di rispondere ai fabbisogni locali.
All’iniziativa, che si è svolta dal 12 al 14 giugno, hanno aderito ADR, Alpego, Gruppo BCS, Contro Fratelli, Irriland, Mascar, Mecmar, Muratori, Nardi-Harvesting, Ocmis Irrigazione, Sfoggia, Silesfor DP.
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UNA PARTNERSHIP CON RECIPROCI VANTAGGI
Nella giornata del 12 giugno i rappresentanti delle dodici aziende italiane hanno incontrato presso il Dairy Research Institute di Naivasha i funzionari del Ministero dell’Agricoltura e della Kenya Agricultural and Livestock Research Organization (KALRO) concordi nel sottolineare come «la meccanizzazione rimanga la loro principale priorità per sostenere il governo nel raggiungimento del suo obiettivo di sicurezza alimentare.
Il team, guidato da Samuel Mbuku in rappresentanza della DG KALRO e Patrick Ketiem, direttore del KALRO Agricultural Mechanization Research Institute, ha discusso i modi in cui sia il Kenya sia l’Italia possono trarre vantaggio da una partnership focalizzata sulla meccanizzazione agricola. «Forse ora con l’aiuto della Kenya Agricultural and Livestock Research Organization possiamo iniziare a lavorare insieme per trovare soluzioni alle esigenze di macchinari e attrezzature degli agricoltori kenioti», ha affermato Giuseppe Manenti, direttore dell’ITA Nairobi.
IL VALORE AGGIUNTO DELL’AGROMECCANICA ITALIANA PER UN PAESE IN VIA DI SVILUPPO COME QUELLO AFRICANO
In serata l’ambasciatore d’Italia in Kenya, Roberto Natali, ha accolto la delegazione di costruttori italiani guidata da FederUnacoma nella sua residenza di Nairobi alla presenza di alti funzionari del ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento del Kenya, del Chief Executive Officer della locale Camera di Commercio, Patrick Nyangweso, del direttore dell’ITA Nairobi, Giuseppe Manenti e della presidente di FederUnacoma, Maria Teresa Maschio.
L’ambasciatore Natali ha ricordato il valore aggiunto che l’eccellenza della meccanica italiana nell’agricoltura può portare in paesi in via di sviluppo come quello africano, non solo in termini puramente commerciali, ma anche per l’indotto di una realtà come quella del Kenya, «in cui il potenziamento della produzione agricola grazie ai mezzi meccanici, dà la possibilità ai genitori di mandare a scuola i figli, liberandoli dal lavoro nei campi e dal quale dipende la formazione delle future generazioni, in una nazione che fa della giovane età della sua popolazione uno dei suoi punti di forza e di attrattiva».
LA PARTECIPAZIONE AD AGRITEC AFRICA
In programma anche una serie di visite ad aziende agricole, importatori e distributori che hanno permesso di comprendere le tecniche agronomiche utilizzate, il livello di meccanizzazione esistente e le esigenze di macchinari alle quali l’industria italiana potrebbe rispondere.
Le aziende italiane partecipanti hanno avuto inoltre l’opportunità di partecipare alla nona edizione di Agritec Africa, importante fiera internazionale sulle tecnologie agricole in fase di svolgimento in quegli stessi giorni al Kenyatta International Conference Center, nella capitale keniana.
Fonte testo e immagini: Ansa, Italian Trade Agency Nairobi Twitter
