Settecento milioni di euro all’anno spesi in Ricerca e Sviluppo. Così operando, Michelin riesce a introdurre sul mercato prodotti di alta gamma, capaci di rispondere alle esigenze degli utilizzatori: sono sicuri, durano nel tempo e sono green.
Ma non è tutto. Consapevole dell’importanza della formazione dei giovani e dei giovanissimi, da dieci anni Michelin ha deciso di investire anche in questo senso, ed è entrata nelle scuole con un progetto, approvato dal Ministero, teso a divulgare la conoscenza circa la sicurezza stradale, il rispetto dell’ambiente e, più in generale, la mobilità sostenibile. Anche perché, lo ha fatto notare Marco Do, direttore Comunicazione Michelin Italia, i mezzi sicuri non bastano: il comportamento di chi si mette alla guida – e questo vale anche per i trattori – resta un punto cruciale della sicurezza sulle strade.
IL PROGETTO NEL DETTAGLIO
Il progetto scolastico di Michelin, nato dalla collaborazione con La Fabbrica – specializzata nell’introdurre progetti aziendali nelle scuole –, coinvolge studenti dai 6 ai 19 anni e fa da trait d’union con diverse materie (scienze, geografia, storia, tecnica), tanto da essere approvato come progetto interdisciplinare.
E, come tutti i percorsi didattici che si rispettino, anche il progetto scolastico di Michelin comporta una prova educativa: nessun voto, però, ma molto coinvolgimento. Le classi infatti competono con lo scopo di sviluppare idee innovative sul tema del viaggio e della mobilità sicura e sostenibile per tutti, sbizzarrendosi nelle realizzazioni: video, diari di viaggio, scrapbook, interviste, progetti, graphic novel, plastici.
La classe che riesce a realizzare il miglior progetto, si aggiudica un premio in denaro, che verrà destinato in parte all’acquisto di materiale didattico, in parte a programmare una gita scolastica.
In dieci anni sono state coinvolte oltre 18 mila scuole – pari al 57 per cento di quelle italiane – il che significa quasi un milione e mezzo di persone, tra studenti, famiglie, insegnanti, che hanno partecipato attivamente; il numero sale a circa 6 milioni e mezzo di persone, se si contano anche gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sono stati raggiunti dal progetto, perché facenti parte della scuola in cui una classe ha partecipato attivamente.
MUOVERSI PER IL MONDO
Il progetto di quest’anno, “Muoversi per il mondo”, coinvolge 1.800 scuole, primarie e secondarie in tutta Italia, comprese alcune nelle zone terremotate, per un numero complessivo di 175.300 persone coinvolte attivamente. L’obiettivo è insegnare agli studenti a muoversi meglio, consapevoli che la mobilità sostenibile è per tutti un diritto e un’opportunità di crescita, culturale, sociale ed economica.
E fa sorridere, ma anche pensare, il fatto che nel filmato che presenta il progetto, alla domanda «che cosa vorresti costruire per la mobilità del futuro?», una bambina risponda: «un trattore».
© Emanuela Stìfano