Nell’ambito delle attività di Agrilevante 2013 Enama e Unacma hanno presentato alla stampa Mech@griJOBS, un forum sulle professionalità emergenti dell’agromeccanica italiana, promosso con l’obiettivo di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nella filiera e di indirizzare i giovani verso percorsi formativi in linea con le richieste dal settore.
Secondo stime dell’Unacma nei prossimi tre anni il settore potrebbe creare circa 3mila posti di lavoro in Italia; 250 dei quali potrebbero essere in Puglia e Basilicata dove sarebbero richiesti soprattutto tecnici, meccanici, meccatronici (sviluppano soluzioni integrate tra meccanica, informaticaed elettronica) e venditori. Non è casuale dunque che i veri protagonisti di Mech@griJOBS siano stati proprio i ragazzi che si affacciano sul mondo del lavoro, rappresentati a Bari dagli studenti iscritti alle classi IV e V degli istituti tecnici agrari, degli istituti tecnici ad indirizzo elettronico e delle scuole di formazione professionale pubbliche o private della Regione Puglia.
«Un comparto vitale è anche un comparto che genera occupazione – ha affermato Sandro Liberatori, direttore di Enama -. E il nostro lo è, visto che sono attivi più di duemila produttori di macchine ed attrezzature agricole, oltre 2.000 rivenditori e circa 3.000 officine meccaniche specializzate in mezzi agricoli. Ma è fondamentale, soprattutto per i ragazzi che si avvicinano al mondo del lavoro, avere le idee sulle opportunità offerte dal settore. Per questo, insieme ad Unacma, vogliamo incontrare gli studenti, favorire il loro coinvolgimento attivo e spiegare quali sono, e quali saranno negli anni a venire, le figure professionali più richieste dalle imprese».
Da questo punto di vista, il settore primario in generale e l’agromeccanica in particolare hanno vissuto, sull’onda dell’innovazione tecnologica, una profonda trasformazione. L’exploit delle energie rinnovabili; il “boom” di robotica, elettronica e meccatronica; il peso crescente della multifunzionalità (imprese con attività anche in settori extra-agricoli) e la crescente automazione delle operazioni colturali hanno lanciato nuovi profili professionali. Come il tecnico “nuove frontiere”, specializzato nei linguaggi macchina; il meccatronico, che sviluppasoluzioni basate sulla sintesi tra meccanica, informatica ed elettronica, o l’esperto di agro-energie.
«L’agricoltura 2.0 non ha soltanto determinato la nascita di nuovi figure professionali; ha cambiato radicalmente quelle “tradizionali” – ha osservato Gianni di Nardo, segretario generale di Unacma –. I dealer, ad esempio, sono diventati veri e propri consulenti d’acquisto, con una conoscenza del prodotto così approfondita e specializzata da orientare i propri clienti sui modelli più in linea con le diverse esigenze operative. Ma penso anche ai meccanici, che oggi devono essere in grado di intervenire su macchine molto complesse ed avanzate che integrano meccanica, elettronica, informatica».
Il comparto, dunque, offre ai giovani grandi opportunità di inserimento. «È sul lungo periodo che si gioca la vera “partita” – ha aggiunto Liberatori –. L’incremento della popolazione mondiale, e quindi della domanda globale di cibo, non potrà che spingere verso un’agricoltura sempre sostenibile e ad alto rendimento. Ed è qui che, a fronte di risorse limitate, le nuove professioni dell’agro-meccanica possono alzare l’asticella della produttività. Al riguardo è importante segnalare che nell’agricoltura globale dei prossimi anni le certificazioni dei mezzi agricoli, uno degli ambiti di attività privilegiati di Enama, sono chiamate a svolgere un ruolo decisivo per lo sviluppo di macchine sempre più innovative ed affidabili e, di conseguenza, per garantire efficienza e redditività al settore primario mondiale».
In questo scenario Mech@griJOBS rappresenta un primo passo in direzione di una razionalizzazione del mercato del lavoro nel settore agro-meccanico; la prima di una serie di iniziative che impegnaranno Enama e Unacma. «Nel prossimo futuro – ha spiegato Gianni Di Nardo – abbiamo un intenso programma che prevede attività di formazione per lo sviluppo professionale (messa a normativa dei mezzi agricoli, adeguamento alle normative sulla sicurezza, revisioni, patentini ecc.) e attività di formazione per lo sviluppo delle risorse umane (corsi di marketing, tecniche di vendita, team building, leadership). A queste iniziative si aggiungono i Road Show che stiamo organizzando in molte regioni italiane e la nostra attiva presenza alle fiere. Per il 2014 abbiamo in programma di partecipare non solo alle fiere locali, con il supporto delle Acma territoriali, ma anche a Fieragricola Verona con il solito spazio Agrolabor e all’Eima dove ripeteremo l’esperienza entusiasmante dell'”Officina delle Idee”».
Fonte: Enama-Unacma