Meccanica agricola: audizione in Senato per FederUnacoma

Eventi 02/08/2018 -
Meccanica agricola: audizione in Senato per FederUnacoma

Si è svolta lo scorso 25 luglio, presso la Commissione agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, alla presenza del presidente sen. Giampaolo Vallardi e di altri componenti della Commissione, l’audizione dedicata al comparto della meccanica agricola.

Il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – invitato all’audizione insieme con i presidenti dell’Enama Massimo Goldoni, della Cai (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani) Gianni Della Bernardina e di Unacma (Unione nazionale commercianti macchine agricole) Roberto Rinaldin – ha presentato i dati del settore e descritto quelle problematiche che richiedono un intervento urgente in sede politica.

 

UNA DELLE ECCELLENZE DEL “MADE IN ITALY”

Dopo aver evidenziato come l’industria della meccanica agricola rappresenti una delle eccellenze del “made in Italy”, con una gamma di tecnologie straordinariamente ampia, una forte vocazione alle esportazioni ed un fatturato superiore agli 11 miliardi di euro annui, Alassandro Malavolti (a sinistra nella foto sopra) ha ricordato come, a fronte di Paesi come quelli asiatici nei quali la meccanizzazione agricola cresce ad un ritmo impressionante, l’Europa mostri tassi di ricambio del parco insufficienti a garantire quella competitività e qualità delle produzioni che sono sempre stati il punto di forza del sistema agricolo continentale.

 

UN PARCO MACCHINE OBSOLETO PENALIZZA L’AGRICOLTURA NAZIONALE

 

L’agricoltura italiana appare in questo contesto – ha proseguito Malavolti – particolarmente penalizzata, a causa di una dotazione meccanica elevata in termini quantitativi (oltre 2 milioni di trattori censiti) ma largamente insufficiente in termini qualitativi, a causa dell’obsolescenza dei mezzi (i trattori circolanti hanno spesso 20, 30 o 40 anni d’età).

 

L’USATO BATTE LARGAMENTE IL NUOVO

A questo si aggiunge il problema del mercato dell’usato, molto più consistente rispetto a quello dei mezzi nuovi di fabbrica e riguardante macchine con un’età media superiore ai 19 anni: nel 2016, a fronte di 18.341 trattrici nuove, sono state vendute in Italia 29.937 trattrici usate; e nel corso del 2017, a fronte di 22.705 trattrici nuove immatricolate, le vendite di mezzi usati hanno raggiunto quota 35.200.

 

LA SCARSA REDDITIVITÀ DEL SETTORE PRIMARIO

Tutto ciò a causa della scarsa redditività dell’agricoltura – ha spiegato Malavolti – che riduce la capacità d’investimento per l’acquisto di mezzi nuovi, fatto che rende necessaria la predisposizione di strumenti legislativi e di provvedimenti di Governo per un sostegno specifico.

 

OCCORRE COMBINARE POLITICHE PER L’AGRICOLTURA CON POLITICHE PER L’INDUSTRIA

La tenuta della meccanica agricola – è emerso nel corso dell’audizione – dipende dunque dalla possibilità di combinare politiche per l’agricoltura con politiche per l’industria. Se sul fronte delle imprese agricole è necessaria una strategia che porti maggiore redditività e che sostenga in modo sistematico gli investimenti per l’acquisto di mezzi meccanici, sul fronte industriale occorre sviluppare un processo che tenga conto delle specificità di questo comparto, evitando di imporre ai costruttori normative mutuate da altri settori (vedi in particolare quello dell’automotive) che non prendono in considerazione le caratteristiche costruttive e funzionali dei mezzi agricoli e che inevitabilmente ne incrementano il costo.

Il settore della meccanica agricola, del resto, evidenzia esigenze specifiche anche per quanto riguarda la pianificazione dell’attività produttiva, essendo più di altri esposto alla stagionalità che può comportare variazioni anche molto consistenti nella dinamica della domanda.

 

LA CARTA VINCENTE DI EIMA INTERNATIONAL

A chiusura dell’audizione, il presidente Malavolti ha ricordato come FederUnacoma sia particolarmente attiva anche sul fronte promozionale e fieristico, e come la rassegna di Eima International possa rappresentare un’occasione di aggiornamento e di confronto non soltanto per gli operatori del settore ma anche per il mondo politico e delle istituzioni.

 

 
Fonte: FederUnacoma