La Cooperativa Agricola Braccianti di Bagnacavallo e Faenza ha scelto MaterMacc sia per le semine di precisione sia per le semine degli autunno vernini. La grossa cooperativa lavora diverse centinaia di ettari, e non può permettersi di lavorare con tempi troppo prolissi durante la campagna di semina.
Con una sola seminatrice di precisione gli operai possono variare velocemente da una coltura all’altra in poche decine di minuti, seminando anche ad interfila differente indipendentemente da dove si trovano.
Questo è uno dei grandi vantaggi che ha apportato la scelta della MS 8230 di MaterMacc.
LA VERSATILITÀ È IL SUO FORTE, ADATTA ALLA SEMINA DI MOLTEPLICI COLTURE
MaterMacc sposa la versatilità per molti dei propri modelli di seminatrici di precisione. Telaio portato e pieghevole, dotato di una slitta sulla quale scorrono gli organi di semina: grazie a tale sistema è possibile decidere tra più interfila semplicemente variando le posizioni degli anelli e perni fine corsa che arrestano lo scorrimento di ciascun elemento.
La traslazione effettuata dopo l’apertura è idraulica, e la variazione dell’interfila è pensata per essere fatta manualmente in modo rapido: basta cambiare gli anelli interfilari secondo distanza desiderata.
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DA 8 A 12 ELEMENTI A TERRA
Con il modello MS 8230 a 12 elementi, si può seminare con tutte le file a 45 e 50 cm, oppure escludendone 4 è possibile lavorare a 75 oppure 80 cm di interfila, come in questa analisi che riportiamo, durante la quale viene seminato mais a 75 cm di interfila e 16,1 cm di distanza sulla fila.
L’ingombro stradale a macchina chiusa rimane non superiore ai 320 cm. Alla seminatrice è stata abbinata frontalmente una tramoggia per il concime, modello SVA, di cui i dettagli seguiranno nell’articolo.
SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DEL SEME ELETTRICO
Partendo dall’elemento di semina si parla di un sistema di distribuzione del seme elettrico, da cui l’attrezzo prende la dicitura ELEKTRO: è possibile seminare a rateo variabile e gestire singolarmente la chiusura di ogni elemento. Questo migliora l’investimento di semina e consente anche di risparmiare prodotto durante le sovrapposizioni: MaterMacc lo fa con un’alimentazione diretta dei motori elettrici, per evitare batterie dedicate per questo tipo di apporto di energia. Ciò vuol dire ridurre anche le manutenzioni sull’impianto di alimentazione.
L’ELEMENTO DI SEMINA
L’elemento di semina della MS 8230 è composto da un doppio disco sfalsato dalle due ruote di appoggio, protratto in avanti, anticipato da un assolcatore escludibile meccanicamente e dal primo elemento: il falcione di distribuzione del concime, il quale interra alla profondità desiderata il fertilizzante, sfalsato di pochi cm rispetto alla linea di semina. Questo consente di evitare la scottatura della semente in partenza e di poter impiegare concimi (anche azotati) in grado di dare subito alto slancio in post emergenza.
Due piccole code di castoro seguono i dischi di semina, in chiusura sono istallate due ruote premisolco in gomma. Durante il lavoro è possibile, con il cantiere in corsa, vedere e controllare i settaggi del selettore interno, che ha il compito di togliere i doppi semi prima che vengano rilasciati nel tubo di semina. Questo è possibile grazie ad un piccolo plexiglass apribile che è facilmente raggiungibile da dietro ciascun elemento di semina. Avvalendosi di questo visore è possibile anche controllare se la pressione di presa del seme è corretta e se non vengono lasciati dei vuoti o semi mancanti.
FACILI REGOLAZIONI MECCANICHE
Le regolazioni principali della MS 8230 sono tutte meccaniche: sia la regolazione di profondità di semina, derivata anche dalla pressione dell’elemento, sia la pressione che l’inclinazione dei ruotini premisolco sono tutte a vista e variabili con un sistema di leveraggio ad una sola mano.
Anche il parallelogramma che contraddistingue l’elemento ha una propria regolazione con molla tenditrice: a seconda della posizione è possibile agire con più o meno forza al suolo. Sopra le tramogge della semente si trovano i serbatoi del microgranulo, uno per ogni due file di semina.
I tubi scendono verticalmente e vanno ad imporsi frontalmente al doppio disco di semina. La distribuzione con trasmissione meccanica è associata alla caduta verticale per gravità del prodotto. 600 l il volume complessivo di capacità per quel che riguarda la semente e 150 l invece è la somma della capienza dei 6 serbatoi per il microgranulo o il geodisinfestante.
Anche nella regolazione del dosaggio del microgranulo si va a cambiare meccanicamente l’apertura della bocca di uscita tramite una ruota graduata.
SEME E CONCIME
Frontalmente si trova una tramoggia SVA ELEKTRO da 1.800 l, con il grande beneficio di poter essere impiegata anche nella semina dei cereali: all’interno dell’azienda Cooperativa Agricola viene accoppiata con una barra di semina per cereali e viene così sfruttata anche per il periodo degli impianti autunno-vernini.
Per le semine del mais ha invece la funzione di tramoggia per il concime, grazie alla distribuzione e gestione elettrica è possibile effettuare il rateo variabile seguendo mappe di prescrizione, oppure essere utilizzata per la distribuzione fertilizzante a rateo fisso, come in questo caso.
Due dei 4 dosatori della MS 8230 inviano il concime ai due funghi istallati sul telaio della seminatrice, i quali hanno il compito di ripartire equamente il prodotto sulle 12 file.
È possibile anche impostare dei tempi di innesco e arresto della distribuzione per anticipare la chiusura o posticipare l’apertura, così da avere sempre una distribuzione solo effettivamente dove l’attrezzo lavora.
In questo caso sono due i dosatori atti al funzionamento e alla distribuzione verso la seminatrice, ma la tramoggia ne ha un totale di quattro per così gestire 4 sezioni differenti.
Il controllo della tramoggia e della seminatrice è affidato al monitor Topcon che comunica con l’attrezzo in ISOBUS. Dal sistema di guida satellitare si visualizzano e modificano anche i parametri delle attrezzature, ma è anche possibile escludere individualmente gli elementi di semina.
L’ATTREZZATURA AL LAVORO
Durante la semina la copertura è pari a 82.000 piante/ha, mentre per la concimazione vengono distribuiti 250 kg/ha. Con un Fendt 211 Vario a gemellatura integrale degli pneumatici l’avanzamento scelto dall’operatore è di 7,8-8 km/h, la ventola per la pressurizzazione dell’impianto del concime lavora a circa 4.500 g/min.
Questo tipo di cantiere in RTK, con la possibilità di seminare teoricamente fino a 10 km/h, ha autonomia di diversi ettari e, negli appezzamenti di grandi dimensioni nella provincia di Ravenna, raggiunge comunque un grado di produttività interessante che si attesta, a queste velocità e tempi di ricarica, tra i 3 e i 4 ha/h.
La gemellatura integrale del Fendt è stata scelta per avere stabilità e una maggiore superficie di appoggio al suolo, così da evitare zone con troppo compattamento che rischierebbero di compromettere la buona radicazione e germogliamento delle piante di mais.
© Alessandro Agri957