Anche quest’anno Comagarden, l’Associazione dei costruttori di macchine per il giardinaggio che fa capo a FederUnacoma, ha fatto il punto sull’andamento e sulle prospettive del settore garden hobbistico e professionale.
TRE VARIABILI CONDIZIONANO IL TREND DEL MERCATO
Per prima cosa va rilevato che quello del garden è un mercato che viene influenzato da tre variabili: il meteo, la situazione economica complessiva e l’innovazione.
La prima variabile si spiega da sola: nelle annate particolarmente nevose, vien da sé, si registra sempre un incremento delle vendite degli spazzaneve, così come nelle annate in cui la primavera stenta a partire restano al palo le vendite degli utensili da giardino.
La seconda variabile si motiva altrettanto facilmente: il prodotto da giardino è un prodotto rinunciabile e pertanto, in caso di contrazione economica, è uno di quegli acquisti catalogabili sotto la voce “rimandabile”. Prova ne sia che, andando indietro di un decennio e tornando quindi agli anni “orribili” della crisi, nel 2008-2009 il garden risultava aver perso più di venti punti percentuali.
Quanto alla terza variabile, occorre qualche riflessione in più per spiegarla. Ma prima di parlarne, entriamo nel merito dei numeri, facendo una precisazione: i dati qui presentati sono stati elaborati da Comagarden insieme al gruppo di rilevamento statistico Morgan.
LO SCENARIO EUROPEO REGISTRA UNA CRESCITA COMPLESSIVA DEL 4,1 PERCENTO
Detto questo, partiamo dal contesto europeo ed internazionale: grazie soprattutto al contributo dei paesi dell’Est, l’Europa – ossia un mercato che vale, complessivamente, secondo i dati di EGMF (The European Garden Machinery Industry Federation), 19 milioni di pezzi – ha registrato un incremento del 4,1 per cento.
La Francia ha chiuso in pari (-0,1 per cento, dati Axema), mentre è cresciuta la Germania con un +3,2 per cento e si è contratto il mercato del Regno Unito del 4,1 per cento (dati AEA). Quanto agli Stati Uniti, nel 2017 il mercato ha perso il 2 per cento.
ITALIA IN LEGGERISSIMA FLESSIONE NEL 2017
In Italia la situazione non è dissimile da quella francese: il 2017 si è chiuso con 1 milione e 220.632 unità vendute, il che significa una leggerissima flessione, ma si potrebbe parlare anche di pareggio, rispetto al 2016 (-0,6 per cento). In questo numero, è bene precisarlo, sono contemplate tutte le tipologie di attrezzature: dalle semoventi professionali ai semplici attrezzi da giardino.
Restando in Italia, come ha fatto notare Franco Novello (nella foto sopra con Federica Tugnoli, Servizio statistico FederUnacoma e segretario operativo Comagarden), presidente dell’Associazione nel corso della conferenza stampa organizzata da Comagarden lo scorso 4 marzo a Milano, il milione e duecentomila è un dato che ritorna da anni. In altre parole, se si fa eccezione per gli anni segnati dalla crisi, quello italiano è un mercato stabile.
Entrando nello specifico delle singole categorie, nel 2017, rispetto al 2016, i rasaerba hanno registrato un calo pari al 4,5 per cento (sono 267.197 le unità vendute), i decespugliatori sono in contrazione del 3,1 per cento (248.460 le unità vendute), i trimmer perdono il 2,2 per cento (54.022 unità), mentre le motoseghe subiscono un decremento dell’1,5 per cento (340.007 unità vendute). Sono invece contrassegnate da segno più le performance dei trattorini rasaerba (+7,3 per cento) e dei robot, che crescono a due cifre registrando un incremento del 18,5 per cento.
Un dato, quest’ultimo, da rilevare con particolare attenzione, perché già da solo spiega l’importanza dell’innovazione di cui si è già accennato, ma che verrà illustrato meglio in seguito.
Ottime le performance registrate dalle macchine e dalla attrezzature impiegate nella pulizia dei centri urbani o nella manutenzione del verde stradale: i soffiatori/aspiratori registrano un +15,9 per cento, gli spazzaneve +29,1 per cento, le potatrici ad asta crescono del 46,9 per cento.
LE CONSEGUENZE DELL’ANDAMENTO CLIMATICO
Il tutto si giustifica prendendo in considerazione la variabile meteo: i due fenomeni che hanno caratterizzato il 2017 sono infatti la siccità e il caldo record – che, tipicamente, penalizzano il prodotto da giardino – e le abbondanti nevicate nelle regioni del centro-nord che, come si è detto, spingono le vendite degli spazzaneve.
PRIMO TRIMESTRE 2018 IN PERDITA
Venendo all’anno in corso, al momento il primo trimestre del 2018 ha registrato un dato che, letto tout court, potrebbe destare non poche preoccupazioni: si tratta di un decremento a due cifre rispetto allo stesso trimestre del 2017, segnatamente -11,1 per cento.
In particolare le stime Comagarden/Morgan rilevano una contrazione delle vendite pari all’11,9 per cento per i rasaerba, una flessione del 6,6 per cento per le motoseghe ed un calo più accentuato per decespugliatori e per i trimmer, che perdono, rispettivamente, il 16,7 e il 29,3 per cento.
In picchiata anche tagliasiepi (-20,1 per cento) e trattorini (22,4 per cento). Fuori dal coro soffiatori/aspiratori e forbici a batteria, che registrano un più ottimistico +20 per cento gli uni, +14,6 per cento le altre.
Calano invece, per la prima volta e a sorpresa, i robot rasaerba (-15,5 per cento). Un dato che si spiega, con alta probabilità, con la stagione primaverile partita con parecchio ritardo.
«Da un dialogo informale con i costruttori – ha infatti tranquillizzato il presidente di Comagarden – sappiamo che gli acquisti si stanno facendo ora. Ci aspettiamo pertanto un recupero ed una chiusura simile a quella dell’anno scorso».
Variazione percentuale 1° trimestre 2018 rispetto al 1° trimestre 2017, in unità
VAR. % 1° trim.2018/ 1° trim.2017 |
|
RASAERBA | -11,9 |
Batteria | 285,3 |
Elettrici | -15 |
C.I. spinta | -10,6 |
C.I. semoventi | -17,9 |
MOTOSEGHE | -6,6 |
Batteria | 27,7 |
Elettroseghe | -10,2 |
Motore a scoppio | -7,8 |
Decespugliatori | -16,7 |
Batteria | 41,8 |
Trimmer | -29,8 |
Batteria | -17,2 |
Soffiatori/Aspiratori | 20 |
Batteria | 91,4 |
Biotrituratori | -20 |
Motozappatrici | -26,4 |
Tagliasiepi | -20,1 |
Batteria | -23,8 |
Spazzaneve | 2,7 |
Arieggiatori/Scarificatori | 3,1 |
Potatrici ad asta | 16,4 |
Trattorini | -22,4 |
Zero Turn Consumer | -2,5 |
Zero Turn MMV | -38,1 |
Ride-On Consumer | -24,9 |
Ride-on MMV | -29,4 |
Atomizzatori/Irroratori | -28,4 |
Rasaerba Robot | -15,5 |
Forbici a batteria | 14,6 |
TOTALE MORGAN | -11,1 |
NESSUN ALLARMISMO, È SOLO UN RINVIO
In pratica, dunque, nessun allarmismo: sembrerebbe che gli acquisti dei prodotti garden quest’anno siano stati solo rimandati, complice l’inverno lungo e freddo.
E a rafforzare l’ipotesi della stagione in ritardo ci sarebbe anche la variabile economica: lo scenario attuale vede infatti il Pil italiano che mostra segno positivo (+1,5 per cento), così come in crescita è quello europeo (+2,5%).
I BENEFICI EFFETTI DEL GREEN BONUS
«Si tratta di un driver certamente positivo», ha commentato Novello. A tale segnale va affiancata una new entry, anch’essa favorevole. Si tratta del green bonus varato dalla legge di bilancio 2018, ossia una detrazione fiscale pari al 36 per cento sfruttabile da parte di chi ristruttura spazi verdi, giardini, terrazzi, spazi condominiali per una spesa massima di 5mila euro.
«Il meccanismo con cui attuare il bonus è ancora fumoso – ha puntualizzato Novello , ma si tratta comunque di un fattore positivo, non fosse altro perché obbliga alla fatturazione». Inoltre, se dovesse essere perpetuato nel tempo, come per altro è accaduto per altri strumenti simili (un esempio per tutti il bonus per il risparmio energetico), potrebbe portare ad una programmazione delle spese.
L’INNOVAZIONE È IL VOLANO
Come si è accennato, vi è una categoria di macchine che da anni non soffre, anzi: sono quelle a batteria, affiancate dai robot rasaerba. Per dirla con i numeri, basti pensare che nel 2016 in Europa il mercato delle macchine a batteria è cresciuto, rispetto all’anno precedente, del 30,6 per cento e nel 2017 del 26,8 per cento.
Ottime performance anche per i robot, che nel 2016 hanno registrato un ottimo +38 per cento e nel 2017 un ulteriore +36,5 per cento.
E comunque anche nel mercato italiano i risultati di queste tipologie di macchine continuano ad essere favorevoli. Il trend positivo dei mezzi a batteria è evidente: +2,7 nel 2015, +7,7 per cento nel 2016, +10,3, per cento nel 2017 e +26 per cento nel primo trimestre 2018, nonostante la contrazione del settore di cui si è detto.
Per quanto riguarda i robot, l’Italia cresce, nel 2017, al ritmo di +18,5 per cento (in Europa +36,5). Va specificato, però, che oggi i robot sono ancora una nicchia: a livello europeo coprono una fetta di mercato pari al 3 per cento, in Italia l’1,6 per cento. La crescita a doppia cifra, dunque, sarebbe fisiologica e si giustifica con la necessità di innovazione.
«Se non c’è innovazione si può contare solo sulla sostituzione di prodotto – ha commentato il presidente di Comagarden –. Ma in questo modo, l’industria si spegne». «La digitalizzazione delle macchine e la batteria sono fondamentali per la crescita del settore – ha aggiunto –. Si tratta tuttavia di tecnologie mutuate da altri comparti perché il garden non ha la massa critica per fare ricerca e sviluppo spinti».
DISTRIBUZIONE: AI DEALER L’80 PER CENTO DELLE VENDITE
Quanto al luogo in cui avvengono le vendite, se è vero che l’online cresce a ritmi forsennati (+ 73,9 per cento), è altrettanto vero che si tratta di una ristretta fetta del totale: equivale infatti al 4,7 per cento delle vendite totali.
Perde, invece, rispetto all’anno precedente, la grande distribuzione – meno 14 per cento – che si aggiudica il 15 per cento del mercato. A fare la parte del leone restano quindi i dealer, con l’80 per cento delle vendite.
Inoltre, va detto, l’online, crescendo, non starebbe erodendo la loro quota, ma quella della grande distribuzione. Situazione che, estremizzata, si ritrova in altri paesi, Francia in particolare, dove sarebbe in atto una vera e propria battaglia fra il brick e il click.
OBIETTIVO EIMA GREEN
Comagarden ha confermato la partecipazione del mondo garden alla prossima edizione di Eima (Bologna, 7-11 novembre 2018), all’interno del Salone tematico di Eima Green. Agli storici padiglioni 33 e 34, quest’anno si affianca il padiglione 36 bis, per un totale di 13.600 metri quadrati. Il tutto, ça va sans dire, già completamente sold out. Sono 270 le industrie costruttrici di macchine ed attrezzature specifiche per il giardinaggio e la cura del verde che si sono aggiudicate una parte di aerea espositiva.
In questo contesto, Novello ha fatto sapere che, al fine di azzerare il fenomeno della contraffazione, verrà rafforzata la vigilanza attraverso un organismo tecnico, che darà supporto anche legale. «Da una fiera di qualità come Eima devono essere bandite le macchine contraffatte», ha commentato il presidente.
LA DELICATA QUESTIONE DEI RESIDUI VEGETALI
Tema centrale del dibattito che si terrà nell’ambito di Eima Green è quello dei residui vegetali. Come ha fatto notare Franco Novello, nel garden è assente una normativa dedicata a questo tema, nonostante ne siano prodotti, ogni anno, 2 milioni di tonnellate. E pertanto, in assenza di legge, il residuo viene trattato come un rifiuto, dunque viene smaltito. Se invece gli fosse riconosciuta, come merita, la dignità di fonte rinnovabile, potrebbe essere gestito e riutilizzato, facendo così da volano al settore.
«A oggi – ha concluso amaramente il presidente – i residui rappresentano solo un problema e pertanto non è da escludersi che tra un tappeto erboso in giardino ed una distesa di piastrelle, gli hobbisti decidano per le seconde».
© Emanuela Stìfano
vedi anche:
Macchine per il verde: vendite stabili nel 2017