L’agromeccanica archivia un 2023 in rosso con cali delle vendite più o meno consistenti in quasi tutto il globo ma si tratta di una fase congiunturale superata la quale il mercato tornerà a crescere. È uno scenario improntato nel complesso all’ottimismo quello delineato da Mariateresa Maschio (nella foto sotto), presidente di FederUnacoma, in apertura della conferenza stampa di presentazione di Eima International 2024, trasmessa in streaming internazionale dalla Fiera di Bologna lo scorso 18 gennaio.
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CRISI GEOPOLITICA, INFLAZIONE E RIALZO DEI TASSI D’INTERESSE RESPONSABILI DEL CALO PRESSOCHÉ GENERALIZZATO DELLE VENDITE NEL 2023
«I fattori che maggiormente incidono sul mercato delle macchine agricole – ha spiegato il presidente della Federazione dei costruttori di macchine per l’agricoltura, alla quale fanno capo circa 1.500 imprese in Italia che realizzano insieme l’80% della produzione nazionale dei comparti rappresentati, con un export pari al 65% – sono quelli relativi all’incertezza economica, determinata in buona parte dalla guerra fra Russia e Ucraina e dalle conseguenti black list e sanzioni commerciali, e ora aggravata dal nuovo conflitto in Medioriente».
«Ma un peso determinante – ha aggiunto – lo sta avendo l’inflazione, che ha comportato soprattutto in Europa un sensibile aumento dei costi di produzione e quindi del prezzo finale dei macchinari, e in particolar modo l’aumento dei tassi d’interesse, praticato in primo luogo dalle banche centrali europea e statunitense».
IN FLESSIONE LA MAGGIORANZA DEI MERCATI NEI PRIMI UNDICI MESI DELLO SCORSO ANNO
Fatto sta che nei primi 11 mesi del 2023 le immatricolazioni di trattori hanno registrato una caduta dell’8,4% negli Stati Uniti, del 10,4% in Canada e del 21% in Cina mentre, restando in ambito asiatico, si sono mossi controcorrente il mercato indiano, che ha evidenziato una sostanziale tenuta, e quello turco, in crescita del 24%.
L’Europa ha manifestato una flessione del 4,9% come dato complessivo ma con differenze anche accentuate tra Paese e Paese, in Francia si è avuto infatti un incremento del 3% e del 2% nel Regno Unito, a fronte di un crollo del mercato spagnolo, diminuito del 15% e di una tenuta di quello tedesco (0%).
CALO DEL 12,9 PER CENTO DELLE IMMATRICOLAZIONI DI TRATTORI IN ITALIA NEL 2023
Per quanto riguarda l’Italia, le statistiche sulle immatricolazioni di macchine agricole elaborate da FederUnacoma sui dati forniti dal Ministero dei Trasporti evidenziano contrazioni del 12,9% per le trattrici, dell’8,1% per i rimorchi agricoli e del 3,4% per i telescopici, mentre le mietitrebbie sono salite del 10,2%.
DAL 2015 AL 2022 VOLUMI ELEVATI DELLE VENDITE IN TUTTI I PRINCIPALI MERCATI, CON CIRCA 2,5 MILIONI DI TRATTORI COMPLESSIVAMENTE CENSITI
Il calo delle vendite a livello pressoché globale registrato lo scorso anno si inserisce però, come ha messo in evidenza Mariateresa Maschio, all’interno di un trend positivo nel medio e lungo periodo.
Se si confrontano i livelli del 2015 e quelli del 2022 si notano vistosi incrementi in quasi tutti i mercati. Gli Stati Uniti sono passati dalle 205 mila trattrici del 2015 alle 271 mila del 2022, l’India è passata da 484 mila trattrici a 912 mila, l’Europa occidentale da 171 mila a 196 mila, il Giappone è passato da 20 mila e 34 mila trattrici, il Canada da 24 mila a 31 mila, la Russia da 22 mila a 35 mila, e tutti i principali mercati si sono attestati su livelli elevati, con la Cina prossima alle 400 mila unità, e la Turchia oltre le 60 mila.
Negli otto anni considerati, il numero di trattrici complessivamente censite è passato da poco più di 1,9 milioni a quasi 2,5 milioni. Nel 2022 il commercio mondiale delle trattrici ha raggiunto un valore pari a 29 miliardi di euro – è stato detto in conferenza – con un aumento di quasi il 35% rispetto all’anno precedente (dovuto anche all’incremento dei prezzi), al culmine di un trend che, secondo le elaborazioni ExportPlanning, ha visto dal 2009 al 2022 un aumento dei flussi commerciali pari al 4,7% annuo.
Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, il commercio mondiale ha raggiunto nel 2022 un valore di oltre 70 miliardi di euro (+25%) con un tasso di crescita, sempre nel periodo 2009-2022, del 5,6% medio annuo.
FIDUCIA NEL FUTURO SOSTENUTA DALLE FAVOREVOLI PREVISIONI PER IL SETTORE
Tenendo presente, dunque, la crescita della domanda di macchine agricole che si è mantenuta costante dal 2015 al 2022, si può attribuire la frenata del 2023 a una particolare congiuntura, come già avvenuto in passato, confidando nel fatto che, superata questa fase, il mercato tornerà a crescere.
Le previsioni a medio e lungo periodo sono positive e lo confermano i dati di provenienza OECD-FAO che indicano aumenti delle produzioni agricole da qui al 2032 di circa il 24% nelle aree dell’India e dell’Africa subsahariana, del 14% nell’Asia-Pacifico (escluse Cina e India), del 17% nel Vicino Oriente e Nord Africa, del 12% in America Latina e Caraibi, del 10% in Cina e del 7% in Europa e Asia Centrale.
LA DOMANDA POTENZIALE RESTA ALTA, CON FLUSSI COMMERCIALI PREVISTI IN CRESCITA NEI PROSSIMI TRE ANNI
«Credo che nel medio e lungo periodo il nostro rimarrà un settore fortemente in crescita – ha concluso Mariateresa Maschio – e confermano il trend positivo le previsioni ExportPlanning per il prossimo futuro, con incrementi medi annui relativamente al commercio delle macchine agricole pari al 6,3% fino al 2027 per le trattrici e pari al 5,9% per le altre tipologie di macchine».
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Fonte tabelle: FederUnacoma