Non uno ma ben tre compratori per l’azienda austriaca Vogel & Noot che lo scorso agosto si era vista costretta a presentare istanza di fallimento.
AD AMAZONE IL BUSINESS DEGLI ARATRI
Il 19 settembre la tedesca Amazone ha annunciato di aver acquistato lo stabilimento di aratri di Vogel & Noot ubicato a Mosonmagyaróvár nel nord-ovest dell’Ungheria, nei pressi del confine con l’Austria.
Un’acquisizione comprendente anche i diritti sull’intera gamma di aratri della casa costruttrice austriaca, che permetterà ad Amazone di ampliare e completare la propria linea di prodotti e di aggiungere un quinto sito produttivo ai quattro già in suo possesso in Germania, Francia e Russia.
LA BELGA BEYNE ACQUISISCE LO STABILIMENTO DI WARTBERG
A sua volta l’azienda belga Beyne, specializzata nella produzione di polverizzatori, ha dichiarato di essere entrata in possesso della fabbrica, con annessi edifici e terreni, situata a Wartberg (quartier generaledi Volgel & Noot), in Austria, che fino ad oggi ha prodotto pezzi di ricambio sia per Vogel & Noot sia per altri costruttori di macchine agricole servendosi del brand Premium Parts, leader in questo settore grazie alla robustezza e funzionalità dei materiali impiegati e al favorevole rapporto qualità-prezzo.
L’intento dichiarato di Beyne è quello di proseguire la produzione e la vendita dei pezzi di ricambio attraverso entrambi i canali.
NEL PACCHETTO ANCHE L’IMPORTATORE ROMENO AGROROM
Nel pacchetto rientra anche l’acquisizione dell’importatore Agrorom, con sede a Arad, in Romania, lo stesso che si è occupato fin qui della distribuzione in Romania dei polverizzatori prodotti in Belgio da Beyne che punta così a rafforzare la propria presenza nell’Est Europa.
PRÄZI-FLACHSTAHL TERZO COMPONENTE DEL CONSORZIO
Il terzo componente del consorzio di aziende che si è aggiudicato Vogel & Noot è Präzi-Flachstahl, una ditta tedesca specializzata nella produzione in outsourcing di componenti meccanici, in particolare per le imprese di meccanizzazione agricola.
Si attendono ancora dettagli sul fututo dello stabilimento di Törökszentmiklós, anche queasto in Ungheria che fino ad oggi ha prodotto coltivatori, erpici a dischi, ripuntatori ed altre attrezzature agricole.
© riproduzione riservata