Solide radici austriache, professionalità, esperienza ed impegno associati ad una forte spinta in direzione dell’innovazione e ad uno spiccato orientamento verso le istanze espresse dagli utilizzatori. Una felice combinazione che contraddistingue la casa costruttrice Reform, insediata nel comune di Wels, nel centro d’Alta Austria, e che le ha consentito non solo di vantare oltralpe un nutrito pubblico di estimatori ma anche di raggiungere lusinghieri traguardi in un ambito più largamente internazionale.
Da parecchi decenni affermata specialista della meccanizzazione per l’agricoltura di montagna, l’azienda, guidata nel tempo da tre generazioni della famiglia Bauer, nasce nel 1910 inizialmente rivolta alla produzione di seminatrici, caldaie, forni domestici e poi pompe e cisterne per liquami, pulitrici per cereali, spandiconcime, coltivatori e scavapatate.
Dopo una pausa legata agli eventi della seconda guerra mondiale, l’attività riparte dalla precedente produzione di semina e scavapatate per arrivare, alla fine degli anni Quaranta, ai primi approcci con la meccanizzazione per le aree montane, settore che da quel momento conosce una costante evoluzione con la messa a punto di macchine e attrezzature sempre più tecnologicamente avanzate e confortate dall’apprezzamento del mercato.
UN GRUPPO AZIENDALE CHE OCCUPA 500 DIPENDENTI E HA REALIZZATO NEL 2019/20 UN FATTURATO DI OLTRE 80 MILIONI DI EURO
Di qui la continua crescita a 360 gradi della realtà austriaca, attualmente vitale gruppo aziendale comprendente, oltre a Reform-Werke in Austria (nella foto sopra), Agromont AG a Hünenberg, in Svizzera, e Kiefer GmbH a Dorfen, in Germania, che occupa nel complesso 500 dipendenti e vanta un fatturato, in costante crescita negli ultimi anni, che ha superato nel 2020 gli 80 milioni di euro.
Segno, questo, del brillante andamento delle vendite nazionali ed estere e di una sempre più incisiva presenza sul mercato che Reform punta ad ampliare e rafforzare ulteriormente attraverso lo sviluppo dell’attuale portafoglio di prodotti – porta-attrezzi, transporter e monoasse in testa – regolarmente integrato con l’ingresso di nuovi veicoli speciali per il lavoro montano (ma destinati in buona parte anche all’uso comunale).
La gamma a marchio Reform vanta dunque macchine espressamente concepite per le operazioni di fienagione e di movimentazione da svolgere in aziende agro-zootecniche di alta quota e comunque contraddistinte da un vasto campo di destinazioni d’uso. Macchine diverse ma accomunate da qualità costruttiva e motorizzazioni di alto livello, oltre che da una serie di prerogative, quali baricentro ribassato, ottima ripartizione dei carichi, grande aderenza delle ruote al suolo, che le rendono affidabili e perfettamente adatte, appunto, al lavoro in sicurezza anche sui pendii più ardui.
IL VERSATILE PORTA-ATTREZZI METRAC H 75 DI ULTIMA GENERAZIONE, VINCITORE DEL TITOLO DI TRACTOR OF THE YEAR 2022 NELLA CATEGORIA BEST OF SPECIALIZED
Prerogative che balzano in primo piano, naturalmente, anche sull’ultimo nato in casa Reform, il versatile porta-attrezzi da montagna e collina di nuova generazione Metrac H 75, insignito, nella variante di equipaggiamento PRO, del riconoscimento di Tractor of the year 2022 nella categoria Best of Specialized ed inserito tra le tre nomination per il titolo di Farm Machine 2022 nella categoria Trattori specializzati.
Connotato ancora una volta dal basso baricentro, come pure dalla trasmissione idrostatica e dalla possibilità di gestire due attrezzi contemporaneamente, il Metrac H 75, in grado di operare al meglio anche sulle pendenze più accentuate, ha riscosso notevole successo in occasione di Eima 2021, incrementando anche presso il pubblico italiano la popolarità dell’azienda austriaca finora relativamente poco conosciuta nel nostro Paese.
E in effetti risulta decisamente consistente l’upgrade operato da Reform sull’ultima versione di questo collaudato porta-attrezzi, già notevolmente apprezzato nei settori dell’agricoltura di montagna e comunale, in vista di superiori livelli di sicurezza, comfort, economicità, semplicità di utilizzo e tutela dell’ambiente.
EFFICIENTE E PARSIMONIOSO MOTORE PERKINS STAGE V DA 75 CAVALLI ALLOGGIATO ALL’ALTEZZA DEL BARICENTRO
Sul fronte motorizzazione ad alimentare il nuovo arrivato nella famiglia Metrac è un propulsore diesel common-rail Perkins da 2,8 litri di cilindrata, emissionato Stage V (con catalizzatore di ossidazione diesel DOC e filtro antiparticolato DPF), che eroga una potenza di 75 cavalli e 300 Newtonmetri di coppia abbinando efficienza a consumi contenuti.
Da segnalare, in primo luogo, l’ulteriore miglioramento dell’adattabilità ai pendii oggi vantato dal Metrac grazie all’alloggiamento di motore e cabina all’altezza del baricentro. L’oscillazione dell’assale anteriore fino a 15 gradi, inoltre, garantisce il massimo contatto con il suolo.
INTELLIGENTE STERZATURA INTEGRALE DI SERIE PER MASSIMA TRAZIONE E PROTEZIONE DEL TERRENO
E un adattamento ottimale a qualsiasi profilo di terreno è consentito dalla intelligente sterzatura integrale (di serie) con cinque tipi di sterzo: sterzatura anteriore, posteriore, integrale e a granchio, associate alla sterzatura integrale sfalsata, che possono essere agevolmente commutate premendo un pulsante. Sterzatura integrale che, combinata con le quattro ruote motrici ed il robusto telaio ottimizzato, si rivela in grado di assicurare la massima trazione e protezione del terreno.
TRASMISSIONE IDROSTATICA CON DUE RANGE DI VELOCITÀ E PRESENZA DELL’ECOMODE
Altro punto di forza del nuovo Metrac H 75 è rappresentato dalla sua trasmissione idrostatica, con due range di velocità e due riduzioni off-road, che assicura la massima trasmissione di potenza e un adeguamento continuo della velocità di marcia alle specifiche condizioni di lavoro.
Degna di nota anche la presenza dell’EcoMode che, una volta raggiunta la velocità desiderata nella modalità di trasporto, riduce automaticamente i giri motore permettendo un minor consumo di carburante. A completare il sistema provvede poi un freno ad accumulo elettroidraulico con funzione Autohold, idoneo a permettere un avviamento morbido e senza strappi sui pendii.
MODERNA IDRAULICA DI LAVORO IN FUNZIONE DEL CARICO
Studiato per offrire una agevole accessibilità dei principali componenti (sistema di raffreddamento, motore ed elettronica) a tutto vantaggio di una semplificata manutenzione, questo porta-attrezzi si avvale di una idraulica di lavoro in funzione del carico che rappresenta la base della collaudata tecnologia dei sollevatori.
L’antioscillazione idraulica assicura un superiore comfort di guida e una maggiore silenziosità. Il dispositivo di sollevamento a rotazione angolare con presa di forza anteriore (categoria 1) genera una capacità di sollevamento di 1.500 chilogrammi e la stessa portata caratterizza anche il sollevatore posteriore (categorie 1 e 2) con presa di forza posteriore e possibilità di dotazione di un sistema di cambio rapido. I tre punti di attacco a norma dei sollevatori consentono un semplice montaggio e smontaggio degli attrezzi di lavoro.
L’elevato rendimento della presa di forza elettroidraulica inseribile sotto carico, inoltre, assicura la massima potenza proprio quando è necessaria, mentre il comando di avviamento automatico garantisce un azionamento progressivo degli attrezzi di lavoro.
RIDISEGNATA E CONFORTEVOLE CABINA SCOLLEGATA MECCANICAMENTE DAGLI ALTRI COMPONENTI DEL VEICOLO E CORREDATA DI AVANZATE DOTAZIONI DIGITALI
Sostanzioso anche il restyling operato da Reform sulla cabina di guida del nuovo Metrac H 75, il cui abitacolo è stato completamente scollegato meccanicamente dagli altri componenti del veicolo, ottenendo così una notevole riduzione delle vibrazioni e della rumorosità (livello fonometrico: 78 decibel), a garanzia di un ambiente di lavoro confortevole.
Da segnalare anche la presenza della portiera interamente in vetro e priva di montanti, che ha permesso di migliorare notevolmente l’accessibilità e la visibilità, e dell’efficiente impianto di riscaldamento e aria condizionata che consente la regolazione automatica della temperatura interna dal display.
All’interno della cabina spicca poi l’ergonomico bracciolo, saldamente collegato al sedile del conducente e dotato di joystick multifunzione, affiancato dal controller centrale “R-Com” e dal display informativo (LCD TFT da 4,3 pollici), posizionato al centro e comprendente tre indicatori analogici e 32 spie luminose.
Previsto anche un display supplementare, programmabile in funzione delle esigenze personali, che visualizza funzioni idrauliche, stati del veicolo, impostazioni del climatizzatore e messaggi di avviso.
IL TOP DI GAMMA METRAC H9 X, PORTA-ATTREZZI POTENTE, LEGGERO E MANEGGEVOLE, IN GRADO DI MUOVERSI AGILMENTE E IN PIENA SICUREZZA OPERATIVA SU OGNI TIPO DI PENDENZA, MOSSO DA MOTORE VM STAGE V DA 91 CAVALLI
Requisiti e prestazioni di assoluto rilievo contraddistinguono ovviamente anche il top di gamma della serie Metrac, il modello H9 X, potente trattore porta-attrezzi perfettamente a suo agio in ambiente alpino mosso da una unità VM turbo a quattro cilindri da 3 litri, collocata in posizione laterale ed emissionata Stage V mediante ricorso a filtro antiparticolato (DPF) e catalizzatore SCR con iniezione AdBlue, che sviluppa una potenza massima di 91 cavalli a 2300 giri al minuto e una coppia massima di 380 Newtonmetri.
Baricentro basso, leggerezza – con un peso a vuoto minimo di soli 2345 chilogrammi – quattro ruote sterzanti e attacco a tre punti anteriore e posteriore rappresentano alcune delle prerogative chiave del Metrac H9 X, in grado di muoversi con agilità su ogni tipo di pendenza, forte di spiccate doti di manovrabilità, piena sicurezza operativa e facilità di utilizzo in simili contesti conferite da una bilanciata distribuzione dei carichi, mentre il telaio con snodo centrale girevole incrementa aderenza e stabilità.
NUOVA TRASMISSIONE IDROSTATICA BOSCH REXROTH CON 4 GAMME DI VELOCITÀ CHE GARANTISCE NOTEVOLE POTENZA DI GUIDA SUI PENDII ED ELEVATA FORZA DI TRAZIONE
La nuova e potente trasmissione idrostatica Bosch Rexroth, che lavora con quattro gamme di velocità e consente il raggiungimento dei 40 chilometri orari, assicura inoltre la migliore potenza di guida sui pendii ed una elevata forza di trazione, favorita da una trasmissione del moto alle ruote che avviene tramite assali equipaggiati di riduttori planetari finali.
Da segnalare il radiatore idrostatico di grandi dimensioni e una commutazione controllata dalla temperatura, che garantiscono un costante raffreddamento ottimale dei componenti idrostatici. L’inversione automatizzata della direzione di rotazione della ventola, poi, impedisce che il radiatore si sporchi e ne permette la pulizia automatica.
La sua notevole capacità di sollevamento, associata agli ottimi carichi assale e alle diverse velocità della presa di forza, rende infine questo porta-attrezzi di punta del costruttore austriaco – dotato di pompa idraulica da 28,7 litri al minuto a 195 bar – particolarmente idoneo a far fronte agli impieghi più esigenti per 365 giorni all’anno sia nell’agricoltura ad alta quota sia in un vasto range di applicazioni.
IL VERSATILE PORTA-ATTREZZI MOUNTY 110 V PERFETTO PER LA TECNICA DI MONTAGNA E PER MANSIONI SPECIALI IN AMBITO DI SERVIZIO COMUNALE
Versatilità, potenza, capacità di dare il meglio di sé su salite e forti pendenze rappresentano le carte vincenti del Mounty, l’altro apprezzato trattore porta-attrezzi firmato Reform, particolarmente in auge per la sua moderna tecnologia, il comfort di guida e di utilizzo e la rimarchevole economicità, perfetto per la tecnica di montagna ma ideale anche, in ambito comunale, per l’impiego con attrezzi per mulch sulle scarpate o per il servizio invernale.
SOLIDO E COMPATTO TELAIO PORTANTE IN ACCIAIO CHE OFFRE TRE AREE DI MONTAGGIO COMPLETE
Trattore a doppia trazione e quattro ruote motrici, il modello Mounty 110 V è basato sulla stabile e compatta struttura del telaio portante in acciaio, che assicura elevata resistenza nonostante la compattezza ed una ideale distribuzione dei pesi.
Una struttura concepita per il montaggio delle più svariate attrezzature anteriori e posteriori, con l’opzione supplementare di montaggio di un caricatore frontale, così da potersi prestare ad ogni impiego: un solido sistema che consente un baricentro particolarmente basso e un rapporto peso/potenza ottimale.
PROPULSORE VM TURBO DIESEL DA 109 CAVALLI ABBINATO A TRASMISSIONE IDROSTATICA CON TRE RANGE DI VELOCITÀ
La concezione del telaio trova il suo coronamento nello sterzo idrostatico con quattro diversi tipi di guida, comodamente selezionabili anche durante la marcia, per una lavorazione rispettosa del terreno grazie alla trazione uniforme su tutte le quattro ruote. Sotto il cofano del Mounty 110 V, poi, agisce un prestante motore VM turbo diesel a quattro cilindri, dotato di intercooler e sistema di iniezione diretta common rail, da 109 cavalli di potenza.
In abbinamento al motore VM, la trasmissione idrostatica, con tre range di velocità definiti elettronicamente (0-5, 0-15 e 0-40 chilometri/ora), garantisce la massima trasmissione di potenza e un adattamento continuo della velocità di marcia alle condizioni di lavoro, aggiungendo ulteriore sicurezza sui pendii grazie all’accoppiamento dinamico permanente (i livelli di velocità possono essere preselezionati elettroidraulicamente).
A disposizione, inoltre, due modalità di marcia, manuale o di trasporto. E anche in questo caso la presenza dell’EcoMode assicura un ottimale consumo di carburante grazie alla riduzione automatica dei giri motore.
ELEVATA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO E IDRAULICA DI LAVORO POTENTE CON COMANDI CONFORTEVOLI
L’impiego del Reform Mounty 110 V con attrezzi portati pesanti è reso possibile e agevole dai suoi robusti sollevatori idraulici completi. Il sollevatore anteriore, di serie, ha una capacità pari a 1800 chilogrammi, e può essere a richiesta dotato di spostamento laterale (campo di regolazione complessivo del porta-attrezzi austriaco: 450 millimetri), mentre quello posteriore a tre punti, munito di cilindri a doppio effetto e bracci inferiori con gancio di recupero, arriva a sollevare 2500 chilogrammi. Per entrambi i sollevatori è disponibile l’antioscillazione idraulica.
Disponibili di serie anche lo scarico dell’attrezzo elettroidraulico (sul sollevatore frontale) e l’ammortizzazione (su entrambi) a maggior tutela dell’operatore e della macchina. La presa di forza posteriore (commutabile a 540 o 750 giri al minuto) viene attivata elettroidraulicamente tramite una frizione a lamelle e quella anteriore consente il regime di 1000 giri al minuto. L’avviamento e la gestione delle funzioni idrauliche più utilizzate e della commutazione tra le varie possibilità di guida avviene comodamente tramite una pratica leva multifunzionale.
Il potente gruppo idraulico del Mounty 110 V con attivazione elettromagnetica dispone di tutti i requisiti necessari per soddisfare le diverse esigenze delle attrezzature, sia frontali sia posteriori, e si avvale di una pompa a cilindrata costante da 32,5 litri al minuto ad una pressione di 195 bar che consente di azionare idraulicamente numerosi attrezzi.
I distributori, poi, possono essere comandati comodamente dalla leva multifunzionale in cabina o dalla console a destra vicino al conducente.
© Stefania Capponi