Oleoblitz, lo storico brand italiano di lubrificanti rinnova offerta e immagine

Per ripercorrere la storia di Oleoblitz, storico marchio italiano che produce lubrificanti, bisogna tornare indietro di 150 anni. Era infatti il 1882 quando la Oleoblitz viene fondata a Milano per produrre prodotti per uso industriale. Poi, dal 1910, anno di fondazione del reparto automobilistico, il marchio si lega con il leggendario brand Isotta Fraschini e a leggende del calibro di Tazio Nuvolari e Giuseppe Campari.

 

Sessant’anni dopo, la cessione alla compagnia petrolifera Fuchs coincide con il boom economico del settore automotive: Oleoblitz diventa una realtà all’avanguardia nel settore della produzione, del packaging e della formazione di una rete di agenti capillare e strutturata.

 

NEL 2007 L’INGRESSO NEL GRUPPO PETRONAS LUBRICANTS ITALY

Nel 1987 l’azienda viene acquistata dal gruppo FL Selenia, che lascia alla Fuchs la gestione del settore dei prodotti industriali, ma vent’anni dopo – è il 2007 – l’azienda entra a far parte del gruppo Petronas Lubricants Italy: «Grazie al know how maturato – esordisce Fulvio Savio, Marketing Manager Italy – oggi Oleoblitz sviluppa prodotti in grado di rispettare i più alti standard qualitativi, con i quali può rispondere alle esigenze delle diverse funzioni del veicolo, dal motore alle trasmissioni, dall’antigelo alla protezione».

 

LA NUOVA GAMMA: PER TUTTE LE MARCHE, PER TUTTI I MODELLI

Ed è proprio questa la filosofia della nuova gamma di lubrificanti Oleoblitz disponibili in Italia, Spagna e in un numero selezionato di mercati dal primo marzo scorso. Si tratta di prodotti adatti a tutte le marche e a tutti i modelli di macchine agricole, auto e veicoli commerciali.

«Ogni prodotto della nuova linea realizzata in Italia – specifica Fulvio Savio – che sia un olio motore, un fluido trasmissione, un liquido freni o un protettivo radiatore, è stato migliorato per garantire una maggiore protezione alle parti meccaniche, anche nelle condizioni ambientali più difficili».

La gamma è stata rinnovata anche nel packaging e offre quindi un olio adatto per ogni tipologia di veicolo: «I nuovi lubrificanti Oleoblitz – aggiunge – sono progettati proprio per offrire protezione a un sempre più ampio parco veicoli, grazie alle specifiche tecniche di ogni singolo prodotto».

Ad esempio, i nuovi prodotti Oleoblitz si prendono cura di trasmissioni, sistemi idraulici e freni a bagno d’olio di trattori e macchine agricole, mentre i mezzi pesanti trovano nei nuovi prodotti la sicurezza delle migliori prestazioni, sia su motori moderni ad alto rendimento e a basse emissioni, sia su motori diesel, turbocompressi o aspirati, di vecchia generazione, su strada e fuoristrada.

Quanto alle auto, Oleoblitz è in grado di massimizzare le prestazioni dei motori a benzina turbocompressi a iniezione diretta e dei motori diesel, nonché dei motori di nuova generazione alimentati con biocarburanti e dotati di sistema di post-trattamento dei gas di scarico e di dispositivi di controllo delle emissioni.

 

IL NUOVO SITO WEB: A CIASCUNO IL SUO LUBRIFICANTE

Oltre al rinnovo di gamma, Oleoblitz ha recentemente lanciato anche un nuovo sito web (www.oleoblitz.com/it/) ottimizzato per i dispositivi smartphone.  L’obiettivo del nuovo progetto è allineato con la filosofia della nuova gamma: condividere l’esperienza di Oleoblitz con i conducenti di tutte i veicoli, in tutte le situazioni.

E, infatti, tratto distintivo del nuovo sito è la funzione che permette di trovare il lubrificante più indicato per ogni veicolo e utilizzo: Oleoblitz mette a disposizione degli utenti i suoi quasi 150 anni di esperienza, con lo scopo di suggerire la soluzione più innovativa e più adatta per proprietari, autisti e gestori di flotte che desiderano la migliore cura per il proprio veicolo, qualsiasi esso sia. «Indipendentemente dal tipo e dall’età del veicolo – conclude Fulvio Savio – tutti gli utenti potranno trovare il lubrificante perfetto per le proprie esigenze, assicurando la miglior cura ai propri motori e percorrendo in tutta sicurezza ogni viaggio».

 

© Emanuela Stìfano

 

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