Cicoria, gli specialisti delle presse quadre giganti “made in Italy”

Dalla Tailandia agli Stati Uniti e al Messico, dal Medio Oriente alla Corea del Sud e dal Sudafrica fino alla Cina e a Taiwan, passando attraverso tutta l’Europa e l’intero bacino del Mediterraneo, per un totale di oltre quaranta Paesi che da anni vedono i suoi prodotti efficacemente all’opera e li apprezzano per i loro tanti meriti. Non c’è dubbio che il claim “macchine per l’agricoltura nel mondo” scelto dall’azienda Cicoria, oggi qualificata specialista italiana delle presse per paglia a balle rettangolari, sia più che giustificato. E il secco 95% del proprio fatturato realizzato in quattro continenti ben testimonia il successo nel multiforme mercato agricolo globale vantato dalla brillante e accreditata ditta di Potenza, forte di una lunga tradizione e di una profonda esperienza nel settore che la hanno resa sinonimo di macchine dalle grandi prestazioni, robuste, affidabili, versatili e di facile uso, in grado di lavorare nelle più ostiche condizioni ambientali.

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QUASI NOVANT’ANNI DI STORIA

Macchine che rappresentano il culmine di un percorso di quasi novant’anni e di un incessante progresso tecnologico mirato alla soddisfazione delle molteplici esigenze manifestate dagli scenari internazionali nell’ambito della trebbiatura di cereali, riso, leguminose, soia, girasole, sorgo, semi minuti e in quello della pressatura dei foraggi e di tutti i residui colturali. Gli esordi risalgono infatti al 1927, quando un imprenditore illuminato come Gervasio Cicoria fondò l’azienda in quel di Palazzo San Gervasio, nel cuore di una vasta area a vocazione cerealicola, dove ancora adesso nei nuovi e ultramoderni stabilimenti viene svolta l’attività di progettazione e costruzione di trebbie e presse.

Tra le tappe principali del cammino produttivo aziendale, che molto ha contribuito all’evoluzione della meccanizzazione della fase della raccolta, l’originale “lanciapaglia” messo a punto e brevettato agli inizi degli anni Quaranta, il nuovo modello di “grancrivello” inventato nel 1953 e, due anni dopo, la moderna “trebbiatrice monocarro”. E, se negli anni Ottanta vede la luce un innovativo sistema di trebbiatura che consente la realizzazione di trebbie e mietitrebbie polivalenti a flusso assiale, è il 1968 a segnare l’avvio della fabbricazione delle raccogli-imballatrici per paglia e foraggio con un crescente processo di specializzazione grazie al quale Cicoria può vantare una ampia gamma di macchine dotate di soluzioni tecniche speciali, solide e altamente redditizie.

 

PRESSE QUADRE CONVENZIONALI, UN MODELLO PER OGNI ESIGENZA

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A partire dalla numerosa famiglia di presse quadre convenzionali proposte da Cicoria: otto modelli, uno per ogni necessità, concepiti per i vari impieghi in campi piccoli e grandi da parte degli agricoltori e dei professionisti della pressatura. Una serie di imballatrici costantemente sviluppate sul fronte delle loro peculiari dotazioni in tecnologia, come la più estesa corsa del pistone (75 cm, per 90 colpi al minuto) riprogettata in vista di balle più compatte e pesanti con tutti i tipi di raccolto o l’ampliata apertura di alimentazione per incrementare i volumi di prodotto all’interno della camera di compressione e, di conseguenza, la produttività della macchina. Senza dimenticare il collaudato sistema di legatura, sempre preciso e di comprovata affidabilità.

Ed è quanto mai nutrito il pacchetto di tecnologie innovative offerto dai nuovi modelli di presse per balle giganti firmate Cicoria – le potenti big balers HD – frutto di una creatività tutta italiana e destinate alle grandi aziende agricole e ai contoterzisti. Obiettivo: un più elevato livello di prestazioni e di redditività nel settore della raccolta di paglia, foraggio, stocchi di mais, sorgo, ed altri residui, coniugato ad un miglioramento dell’efficienza energetica, riducendo l’assorbimento di potenza ed i crescenti costi di esercizio delle operazioni di pressatura.

 

LE NUOVE BIG BALER HD 1270 – HD 1270 T: SEMPLICI, ROBUSTE, INNOVATIVE

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Tutto questo infatti è capace di garantire la rinomata big baler HD 1270, imballatrice di punta della ditta potentina, possente nella struttura (costruita in larga parte con acciai speciali di elevato spessore) e oggi contraddistinta da tecniche esclusive che la rendono unica sul mercato. Vedi, innanzitutto, il sistema di pressatura con pistone fulcrato LPS (Leverage Piston System): un innovativo meccanismo del pistone, posizionato su un fulcro e azionato da un sistema di leve a bilanciere, che permette di pressare alla massima densità con soli 80 cv di potenza alla presa di forza del trattore, mentre alla riduzione degli attriti, e dei connessi consumi energetici, provvede l’assenza di guide, rulli e cuscinetti nella camera di compressione dove la formidabile potenza di spinta (pari a 18 tonnellate) rende possibile ottenere a basso costo balle molto dense, ben formate, facili da sciogliere in stalla e da stoccare.

 

SOLUZIONI TECNICHE SEMPRE NUOVE

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Un ulteriore punto di forza è rappresentato dal sistema di alimentazione dall’alto TFS (Top Feeding System), costituito da due rotori sincronizzati che trasferiscono il prodotto dal grande raccoglitore verso l’alto e poi lo spingono verso il basso, consentendone una disposizione omogenea nella camera di compressione. Il canale di alimentazione di circa 3,3 metri (tre volte più lungo rispetto ai sistemi di alimentazione dal basso presenti sul mercato) assicura balle sempre uniformi in qualsiasi condizione di lavoro, prive di danni e più pulite.

Grazie al semplice ed efficace sistema di legatura controllata CBS (Controlled Binding System), infine, la corsa circolare del pistone e la fase degli aghi consentono l’annodatura solo quando il pistone, nel momento della massima compressione, blocca totalmente la spinta di ritorno del prodotto sugli spaghi e, quindi, sui legatori. In questo modo gli sforzi e i consumi del legatore sono contenuti ed è possibile operare a qualsiasi ora e anche nelle condizioni ambientali più difficili, in presenza di temperature molto elevate (oltre i 40°) e umidità minima del prodotto (inferiore al 3%).

Un autentico concentrato di innovazione, insomma, che ha meritato quest’anno alla big baler Cicoria HD1270 – adesso in compagnia del nuovo modello HD1270T maggiorato nelle dimensioni – il massimo riconoscimento assegnato dal Concorso Novità Tecniche in seno ad Agrilevante 2013.

 

HD870, COMPATTA E VELOCE

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Sistema di alimentazione dall’alto, pistone fulcrato e legatura controllata caratterizzano anche la nuova HD870, la big baler espressamente dedicata ai medi imprenditori agricoli, e pensata in particolare per i mercati dell’Europa dell’Est, dell’Asia e del Sudamerica, nata in casa Cicoria tre anni fa per affiancare la sorella maggiore HD1270, con cui condivide concetti ispiratori, robustezza, affidabilità e semplicità di manutenzione, presentandosi però più compatta.
Con il modello HD870 si producono balle di 80×70 cm (120×70 cm, invece, le dimensioni con la HD1270) ed è possibile utilizzare una bassa potenza del trattore (65 cv alla presa di forza), il che consente una maggiore velocità di raccolta rispetto alle rotoimballatrici, un efficiente utilizzo dello spazio di conservazione ed una superiore autonomia di lavoro.

 

AL SERVIZIO DELLA CLIENTELA

Una produzione ai vertici della qualità e della tecnologia, quella dell’azienda di Palazzo San Gervasio, che trova ora un importante valore aggiunto nell’aggiornato, ancor più completo e dinamico, programma di attività post-vendita realizzato da Cicoria. Un programma che ha ulteriormente migliorato non solo il livello di preparazione professionale e formazione per l’uso in sicurezza delle macchine secondo i criteri Enama ma anche la rapidità dell’assistenza tecnica sia in campo sia durante le operazioni di manutenzione, garantendo consulenze telematiche e supporto tecnico telefonico di urgente intervento.

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Tempi sempre più brevi, poi, per la fornitura di ricambi originali in ogni nazione anche grazie all’accesso facilitato, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, alla nuova piattaforma online www.cicoria.it/parts per individuare con precisione i ricambi occorrenti e compilare agevolmente la lista d’ordine.

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