Lamborghini Premium: una nuova generazione di trattori. Così recitava la pubblicità che nel 1992 accompagnò il lancio della serie Premium: quattro modelli a 4 e 6 cilindri nati con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze degli agricoltori di quel decennio.
MOTORI LAMBORGHINI AD ALTE PRESTAZIONI
Lamborghini: non c’è toro più forte sulla terra. Con questo slogan venivano descritti i prodotti Lamborghini dei primi anni 90, fra cui si annovera anche la linea Premium composta dai modelli 850, 950, 1050 e 1060: quattro trattori con potenze rispettivamente di 85, 95, 103 e 105 cavalli, con motori Lamborghini 4 cilindri turbo serie 1000.4 da 4.000 centimetri cubi per i primi tre modelli e 6 cilindri aspirazione naturale serie 1000.6 da 6.000 centimetri cubi per il 1060 Premium.
Il sistema di raffreddamento era ovviamente ad acqua, elemento distintivo del Toro dagli anni 80, quando sui cofani comparirono le famose “bandiere blu” ad indicare questo sistema differente rispetto ai cugini Same con motori raffreddati ad aria.
Il risultato? Motori potenti, con cilindrate generose e consumi parsimoniosi e, soprattutto, un suono armonioso in grado di mettere in ombra la migliore orchestra sinfonica. Il 6 cilindri Lamborghini “ruggiva” potente nei campi e sulle strade, con la sua velocità di 40 chilometri orari che lo rendeva veloce e agile nei trasporti su strada. Un suono che ancora oggi si riconosce nitidamente e fa battere forte il cuore di tutti coloro che amano il Toro e quei motori grintosi che portavano la nobile firma Lamborghini.
TRASMISSIONI DINAMICHE E FLUIDE
I Premium erano disponibili con trasmissioni meccaniche 12+12 (850 Premium) o 20+20 (850, 950 e 1060 Premium) o con trasmissioni powershift Multispeed ad innesto elettroidraulico a pulsante con 45+45 rapporti (850 Premium) o 60+60 rapporti (850, 950, 1050 e 1060 Premium).
LAMBORGHINI DIRECTRONIC: MASSIMA AGILITÀ IN OGNI SITUAZIONE
Directronic era un sistema Lamborghini composto da una coppia di frizioni multidisco con comando elettroidraulico assistito da una centralina elettronica in grado di sostituire completamente la tradizionale frizione centrale a secco, permettendo inversioni fluide e senza interruzioni anche col trattore in movimento e sottocarico.
Per cambiare marcia bastava premere un pulsante senza dover pigiare il pedale della frizione. Directronic era comandabile attraverso la leva posta sotto il volante o tramite i comandi del bracciolo, completando così la dotazione elettronica dei Premium, campioni di prestazioni e agilità.
UN SISTEMA IDRAULICO POTENTE E ALL’AVANGUARDIA
Vasta la dotazione di serie per quanto riguarda la presa di forza posteriore, disponibile con le quattro velocità 540/1000/540eco/1000eco, sincronizzata con albero di uscita indipendente e disponibile opzionalmente anche all’anteriore con velocità di 1000 giri al minuto con innesto elettroidraulico a pulsante.
Tutti i Premium erano dotati di frenata integrale idrostatica sulle 4 ruote e guida idrostatica Load Sensing con volante reclinabile e telescopico. Considerevole anche il raggio di sterzata di 50 gradi su tutti i modelli, elevabile a 70 gradi per l’850 Premium a due ruote motrici. Il ponte anteriore vantava di serie l’innesto della trazione e il bloccaggio dei differenziali a comando elettroidraulico ed era possibile montare anche il sistema SBA, ovvero il disinnesto automatico della trazione anteriore e sbloccaggio automatico dei differenziali.
Sul sollevamento posteriore gli ingegneri Lamborghini diedero nuovamente prova di maestria, disponendo i Premium del controllo elettronico con radar di serie sue due modelli più grandi e opzionale sui due più piccoli, con una capacità massima di sollevamento di 4.700 chilogrammi per i 1050 e 1060 e 3.600 chilogrammi per gli 850 e 950.
Tutti i modelli erano dotati di fabbrica di un sistema di smorzamento delle oscillazioni dell’attrezzo portato e di una pompa da 41 litri al minuto con distributori idraulici ausiliari a 6 vie. Opzionale il sollevamento anteriore integrato nel carro con portata di 2.000 chilogrammi. Da segnalare la perfetta ripartizione dei pesi, fiore all’occhiello dei Lamborghini da generazioni che mostra tutti i suoi vantaggi nei lavori pesanti come l’aratura.
IL LUSSO È DI CASA NELLE CABINE LAMBORGHINI
In cabina, i Lamborghini Premium davano sfoggio di qualità, comfort e intelligenza nella disposizione dei comandi, grazie anche alla logica “a colori” che Lamborghini fu tra i primi ad adottare negli anni 80 per distinguere meglio le funzioni delle varie leve e pulsanti. I Premium erano disponibili in versione VDT con arco di protezione o con cabina originale insonorizzata dotata di riscaldamento, aria condizionata, tergilunotto posteriore, 4 fari di lavoro e la possibilità di avere la poltroncina a sospensione automatica e il performance monitor come computer di bordo.
Per gli agricoltori più all’avanguardia era disponibile il “Manipolatore”, ovvero il bracciolo multifunzione integrato nella poltroncina che permetteva di comandare con un dito il sollevamento, il numero di giri motore, la velocità di avanzamento e la trasmissione Multispeed. Per garantire la massima visibilità, era possibile montare il tubo di scarico sul lato sinistro della cabina, in modo da avere la visuale libera a 360 gradi.
DESIGN GIUGIARO PER “IL PIÙ BELLO DEL REAME”
Il design era frutto della matita di Giorgetto Giugiaro, come si può leggere dalla targhetta posta ai lati del cofano: un design raccolto e aggressivo, elegante e giovane. I Premium adottavano il family feeling dei fratelli maggiori Formula e Racing e la fascia blu sui lati del cofano richiamava il sistema di raffreddamento ad acqua, andandosi a sposare perfettamente con la tinta “bianco panna” – che tra la fine degli anni 90 e i primi 2000 diventerà color argento – della carrozzeria.
Un trattore così bello non poteva di certo temere il deterioramento delle componenti, motivo per cui gli ingegneri Lamborghini utilizzarono materiali come il telene dei fianchetti per garantire una maggiore durata.
Per un Marchio d’eccellenza come Lamborghini i dettagli erano importanti e lo si poteva notare dal logo del Toro, posto frontalmente sul cofano in mezzo ai fari anteriori e sulle maniglie esterne delle porte con la classica colorazione bianca con ombreggiature nere, mentre al centro del volante trovava posto un toro in colorazione azzurra e nei coprimozzo delle ruote anteriori di nuovo un toro bianco in rilievo su sfondo azzurro.
Dettagli questi ultimi che verranno ripresi dopo circa vent’anni nei Nitro (e nei Lamborghini R4 110 Italia del 2011), dove troveranno posto al centro delle ruote dei tori color argento su sfondo bianco, un tocco di classe che ancora oggi contraddistingue i Lamborghini delle serie Strike e Spark R. Altro elemento di congiunzione fra passato e presente è la scritta Lamborghini posta nel lato posteriore della cabina, dove nei Premium come nei nuovi Strike e Spark R trova spazio per donare eleganza anche in un punto dove raramente si presta attenzione all’estetica.
Concludendo, per un nuovo modo di vivere l’agricoltura era nata una nuova generazione di trattori. Lamborghini Premium: la grinta Lamborghini nella sua forma più bella. (fonte citazione: video promozionale Lamborghini Premium)
LA SCHEDA TECNICA
© Francesco Ponti
Fonte immagini e dati: Archivio storico SDF e materiale informativo Lamborghini Trattori.