Un ritorno in grande stile, dopo uno stop di tre anni dovuto alla pandemia e poi a problemi di ordine organizzativo, quello della Fiera di Tarquinia, che andrà in scena dal 29 aprile al 1° maggio prossimi a Tarquinia Lido.
E un ritorno che segna anche una svolta rispetto al passato per questo evento fieristico di grande tradizione, profondamente legato alla città viterbese e alla sua storia, ma che nella sua edizione 2023 scaturisce da un preciso progetto tutto nuovo (destinato ad essere ampliato e perfezionato negli anni a venire), che vede il Comune nel ruolo di centro dell’organizzazione, anche amministrativa.
Una manifestazione che si propone quindi, nel solco di una lunga e fortunata tradizione, in una veste completamente nuova e particolarmente ricca di spunti di rinnovamento.
CAMBIANO MARCHIO E FORMAT
Nuovo, innanzitutto, il marchio MoMeMA (Mostra mercato macchine agricole) e nuovo il format della tre giorni tarquiniese di quest’anno che, mantenendo la sua identità ma abbracciando sempre più settori – affiancando pertanto a quello delle macchine agricole altri ambiti quali ad esempio il giardinaggio – rivolge lo sguardo ai principi dell’agricoltura sostenibile e ai valori di tutela del patrimonio territoriale e ambientale.
Prestando forte attenzione anche nei confronti delle nuove tecniche agricole mirate al miglioramento della produttività senza mai perdere d’occhio le sfide legate ai cambiamenti climatici in atto.
OBIETTIVO 2023: OLTRE 60.000 PRESENZE
Obiettivo di questa prima edizione in nuovo stile della mostra mercato di Tarquinia: replicare, e magari superare, le 60mila presenze di visitatori già registrate durante le edizioni pre-Covid dell’appuntamento fieristico.
IL SINDACO DI TARQUINIA: CONTENUTI E PROPOSTE NUOVE ED ATTUALI
Nel corso della conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’evento fieristico – sostenuto dalla partecipazione di numerosi attori istituzionali, tra cui in primo luogo il Masaf, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e l’Arsial, Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio – così si è espresso Alessandro Giulivi, sindaco di Tarquinia: «sono orgoglioso ed entusiasta di riportare e rivestire con contenuti e proposte nuove ed attuali una manifestazione tanto vitale per il nostro territorio tarquiniese, il cui tessuto economico e sociale trova uno snodo essenziale nel settore produttivo agricolo».
E la volontà dell’amministrazione comunale, ha aggiunto, «è oggi quella di dare impulso, attraverso il rilancio di questo importante appuntamento fieristico ormai consolidato da decenni, ad un evento in grado di offrire un contribuito cruciale nella promozione delle realtà agricole e commerciali locali».
GIANNI DI NARDO: UN NUOVO PROGETTO E UNA NUOVA VESTE PER LA FIERA, PENSATA IN CONTINUITÀ CON LA TRADIZIONE
Il compito di illustrare il progetto-guida del rinnovato appuntamento fieristico è spettato a Gianni Di Nardo, segretario generale di Federacma, la Federazione nazionale dei commercianti di macchine agricole, consulente del Comune di Tarquinia per l’edizione 2023 della Mostra Mercato di Macchine Agricole.
«Tutto è partito da un’idea, nata anche attraverso il dialogo con l’amministrazione comunale – ha spiegato Di Nardo quella cioè che ci sembrava troppo poco limitarci a far ripartire la Mostra Mercato di Macchine Agricole di Tarquinia semplicemente presentandola sulla scena pubblica tal quale rispetto al passato. Abbiamo invece preferito ridisegnare la manifestazione, conferendole una nuova veste, prendendo le mosse dallo spazio d’interesse che la rassegna si era già conquistata negli anni puntando ad ampliarne la prospettiva, e assegnandole al contempo un’identità ancor più specifica e marcata, radicata nelle peculiarità della città e del territorio».
MACCHINE AGRICOLE MA NON SOLO
Quello che si voleva dunque realizzare, è stato ulteriormente precisato, era un’iniziativa che avesse come cuore e centro la “mostra mercato” di macchine agricole, ma che rappresentasse anche un momento di festa e fermento per tutto il territorio, capace di valorizzare gli elementi culturali della città e di far crescere il turismo, a partire da un evento legato al commercio e alla contemporaneità, qual è la storica kermesse di popolo e commercianti che per anni hanno partecipato numerosissimi.
«In qualità di segretario di Federacma – ha proseguito Di Nardo – posso affermare con certezza, perché si tratta di un tema spesso affrontato anche in molte delle nostre riunioni, che numerose fiere locali del nostro settore sono in seria difficoltà, in qualche caso interrotte o in altri penalizzate da una partecipazione di visitatori sempre minore. Qualcuna, invece, continua ad avere successo, o addirittura a crescere, anno dopo anno, e il motivo risiede nella loro capacità di rinnovarsi così da mantenere nel tempo il proprio appeal sul pubblico».
Nel caso della nuova fiera di Tarquinia, si è ribadito, l’intento è stato quello di andare al di là della semplice presentazione merceologica, dando vita ad un autentico e articolato progetto che tenesse conto della prospettiva e delle possibili necessità dei visitatori, pensato per creare in loro favore stimoli e opportunità e per agevolarli nella visita (anche con mappe, cartellonistica e informazioni facilmente reperibili).
SUDDIVISIONE DELLO SPAZIO ESPOSITIVO IN SPECIFICHE AREE TEMATICHE PER OGNI SETTORE MERCEOLOGICO
Un progetto che trova i suoi principali tratti distintivi ed elementi di novità nella suddivisione dello spazio espositivo in specifiche aree tematiche dedicate (compresa quella riservata all’accoglienza divulgativa, dove troverà collocazione anche l’Info Point di Tarquinia), che andranno dall’area per l’agricoltura e mezzi agricoli – in cui sono previsti anche un’esposizione di macchine agricole d’epoca e uno spazio che fungerà da centro d’attrazione e ospiterà tre volte al giorno la “giostra dei trattori – all’area ferramenta, edilizia e antiquariato-vintage, includendo spazi destinati al giardinaggio e al Plein Air.
L’AREA MACCHINE AGRICOLE: SPAZI IDENTICI PER GLI ESPOSITORI E POSSIBILITÀ DI PORTARE IN FIERA UNA SOLA MACCHINA DI PUNTA
Per quanto riguarda in particolare il settore dedicato alle macchine agricole, commenta il segretario di Federacma, «abbiamo ritenuto inutile e dispendioso per i commercianti di mezzi per l’agricoltura riempire i piazzali della fiera di Tarquinia portando con sé un gran numero di macchine, come accadeva in passato».
La fiera di Tarquinia Lido 2023 offrirà infatti ai dealer non più un piazzale sul quale presentare i prodotti, ma piuttosto uno spazio di rappresentanza, in cui mettere in mostra la propria azienda e poter incontrare vecchi o potenziali nuovi clienti ai quali dare poi appuntamento nelle proprie rispettive sedi. Tutti i commercianti di macchine agricole avranno pertanto a disposizione uno spazio identico, dove esporre la propria macchina “di punta”, una sola macchina a propria scelta” (l’area dedicata alle macchine agricole, viene annunciato, vedrà anche alcune zone destinate ai costruttori locali, alle macchine industriali, per le costruzioni e del movimento Terra).
AREA DEDICATA ALLE MACCHINE DA GIARDINO E AREA PLEIN AIR
Spazi identici anche nelle aree macchine da giardino e Plein Air a disposizione dei rivenditori per presentare macchine nuove e soprattutto robot e macchine a batteria, che oggi costituiscono la vera rivoluzione per la transizione ecologica nel giardinaggio hobbistico e professionale. Presenti poi nello spazio Plein Air piscine, attrezzature e arredi da giardino, piante e fiori, oltre ad una nuova zona dedicata alla nautica, con barche e gommoni per piccolo diporto e attrezzature per piccola pesca e sport acquatici.
AREA FOOD AND BEVERAGE
«Una particolare cura è stata poi riservata all’aspetto gastronomico e conviviale – ha ricordato Di Nardo – realizzando su una superficie molto estesa un’area food tutta dedicata alla produzione tipica locale. E sono in programma, oltre ad un calendario di interessanti convegni, anche show-cooking tenuti da importanti chef».
Tutte le iniziative e le proposte legate alla valorizzazione dell’agricoltura tarquiniese, infine, si concentreranno al centro della fiera, in un’area istituzionale, all’interno della quale sarà possibile trovare, tra gli altri: il Villaggio agricoltura, l’Università della Tuscia, il Biodistretto ortofrutticolo e un’anteprima di “DiVino Etrusco.
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Le immagini fieristiche (copyright non indicato) si riferiscono alle passate edizioni della Fiera di Tarquinia. Fonte altre immagini: Skylab Studios.