L’Europa ancora al centro delle strategie del Gruppo cinese

Weichai Lovol Heavy Industry non è affatto intenzionata ad abbandonare i mercati europei, anzi è più che mai decisa a rilanciare per rafforzare la sua presenza nel Vecchio Continente. Una scelta che il leader cinese nella produzione di trattori, macchinari agricoli e per movimento terra, con sede nella provincia dello Shandong, una delle aree di maggior sviluppo tanto industriale quanto agricolo della Repubblica Popolare Cinese, vuole ribadire e che ha colto un po’ di sorpresa  gli stessi stakeholder e, più in generale, il mondo dell’agromeccanica.

Con il nuovo assetto societario, che vede Weichai Holding Group, colosso cinese della meccanica, nelle vesti di azionista di maggioranza, e dopo la cessione dell’italiana Goldoni, di cui Lovol deteneva la proprietà attraverso Arbos Group, alla società belga Keestrack e la successiva scomparsa dai palcoscenici fieristici europei del marchio Arbos erano stati infatti in molti a pensare a un disimpegno di Lovol Heavy Industry dalle attività europee per potenziare le attività nel continente asiatico e concentrarsi su altri mercati. Ma non è così.

 

UN PRESENZA DIRETTA SUI PRINCIPALI MERCATI DEL VECCHIO CONTINENTE

Tant’è vero che oggi la società produttrice, tra gli altri, dei trattori in livrea bianco-verde – che hanno abbandonato il brand Arbos ma non gli apprezzati contenuti di robustezza, affidabilità e versatilità –  anziché ritirarsi dall’Europa rinnova le proprie ambizioni commerciali attraverso un impegno diretto e non più attraverso società controllate costituite ad hoc.

Una testimonianza di questa precisa volontà ci viene fornita dalle campagne lanciate già nei mesi scorsi da Lovol per il reclutamento di concessionari con l’obiettivo di costituire una efficiente rete commerciale e di assistenza tecnica alla quale affidare la propria diversificata gamma di prodotti e riconquistare appieno la fiducia della clientela europea.

C’è da dire, del resto, che le macchine del gruppo cinese possiedono, almeno sulla carta, tutti i requisiti per  meritarsi l’attenzione di una larga fetta della platea agricola del Vecchio Continente che vede oggi di buon occhio macchine non eccessivamente sofisticate e caratterizzate da una presenza parsimoniosa dell’elettronica a bemeficio di un costo contenuto.

 

IL PRIMO TRATTORE INTELLIGENTE CVT  FABBRICATO IN CINA

Questo non significa però he le macchine targate Lovol Heavy Industry non siano al passo con l’evoluzione tecnologica. Tutt’altro. Basta dare un’occhiata ai prodotti di ultima generazione che la Società cinese ha presentato lo scorso ottobre  all’edizione 2021 della China International Agricultural Machinery Exhibition (Ciame), la più grande manifestazione cinese riservata al comparto delle macchine per l’agricoltura,  all’insegna dello slogan “Scienza e tecnologia per creare il futuro e traghettare il settore verso una nuova era”.

Porta non a caso la firma di Lovol quello che Chen Zhi, presidente di China Association of Agricultural Machinery Manufacturers (CAAMM), associazione alla quale fanno capo i costruttori di macchine agricole del Paese del Dragone, ha definito «il primo trattore intelligente CVT fabbricato in Cina, che assume pertanto un significato di ampia portata in quanto spezza il monopolio dei costruttori stranieri in questo ambito e pone all’avanguardia i prodotti nazionali proiettando l’intera industria costruttrice in una nuova era».

In piena sintonia, quindi, con il “Sogno Cinese” del presidente Xi Jinping, vale a dire il programma governativo di sviluppo industriale che, supportato dalla “Belt and Road” – il piano strategico lanciato otto anni fa per creare collegamenti commerciali con il resto del mondo –  punta a far diventare la Cina leader tecnologico su tutti i mercati mondiali entro il 2049, anno in cui si celebrerà il centenario dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese.

 

UNA BRILLANTE ESCALATION PER ARRIVARE AL VALORE DI OLTRE UN MILIARDO DI EURO

Una conferma del ruolo vitale che la multinazionale acquartierata a Weifang, quasi a metà strada tra Pechino e Shangai, ha saputo svolgere nel panorama  industriale del Paese è data dal fatto che nel 2020  il marchio Lovol (il nome sta per “love of land) ha raggiunto un valore di 74,358 miliardi di RMB (oltre un miliardo euro), classificandosi al 74esimo posto tra i 500 marchi cinesi di maggior valore.

Forte di una consolidata rete commerciale con più di 3.000 rivenditori che le permette di esportare i propri prodotti in oltre 120 paesi nei 5 continenti, WeiChai Lovol Heavy Industry  si è classificata al primo posto nell’export di trattori per 16 anni consecutivi e per 20 anni consecutivi in quello di mietitrebbie. Attualmente detiene quote di mercato del 30 per cento a livello di trattori e del 70 per cento nel segmento delle mietitrebbie. Una posizione frutto di consistenti e costanti investimenti in ricerca e sviluppo – settore al quale è destinato un team di 2.100 persone –  che negli ultimi anni si sono sempre attestati intorno al 5 per cento annuo del fatturato e che dal 2021 non risentono più di un limite massimo così da non mettere paletti  all’innovazione scientifica e tecnologica.

 

SOLUZIONI DI MECCANIZZAZIONE GLOBALE

Nella propria brochure aziendale WeiChai Lovol Heavy Industry, impegnata oltre che nell’agromeccanica, nei settori delle, delle macchine edili, dei veicoli leggeri (principalmente a tre ruote), della finanza e della tecnologia di rete,  si autodefinisce la più grande impresa cinese di macchine agricole con le linee di prodotti più complete, che abbracciano l’intero ciclo colturale, dalla lavorazione del terreno alla raccolta, impegnata a fornire agli utenti soluzioni di meccanizzazione globale in grado di far progredire l’agricoltura mettendo insieme tecnologie innovative, alta qualità, eccellenza nel servizio e Smart Agriculture.

 

TRATTORI DA 25 A 220 CAVALLI E DUE DIFERENTI LIVREE

La gamma per l’agricoltura, comprendente accanto a trattori e mietitrebbie, una serie di attrezzature quali seminatrici, atomizzatori, presse per balle quadrate, rotoimballatrici, essiccatori e sistemi di guida automatica  è decisamente ampia e variegata. I trattori, in particolare, partono dai modelli  da 25 cavalli della serie E fino ad arrivare al top di gamma in livrea blu, il Lovol R2204 (nella foto sotto) con motore diesel esacilindrico che eroga una potenza di 220 cavalli.

Top di gamma in livrea in livrea bianco-verde è invece nei cataloghi aziendali il P5140 che è azionato da un motore WeichaiWP6 da 140 cavalli emissionato Stage IIIA, mentre gli altri tre modelli della serie – P5110, P5115 e P5130 da 110, 115 e 130 cavalli rispettivamente, montano il motore Doosan D34 emissionato in Stage V.

 

© Barbara Mengozzi