Da poderoso cingolato concepito, a metà degli anni Novanta, per far fronte con il massimo rendimento alle più impegnative operazioni di aratura di terreni molto compatti a moderna macchina multifunzionale adatta a molteplici lavorazioni di traino pesante sia nell’ambito agricolo – non solo aratura ma anche semina combinata con erpice, fresatura, estirpatura e comunque laddove sia richiesta potenza abbinata a stabilità e trazione – sia in quello boschivo.
UNA VASTA GAMMA DI MACCHINE OPERATRICI
Complice una serie di costanti upgrade tecnico-funzionali, è questo l’iter evolutivo percorso nei suoi vent’anni di vita dal gagliardo trattore Warrior realizzato da Scaip (Società costruzione attrezzature industriali pipeline), affermata azienda nata nel 1958 ad opera dell’intraprendente Franco Grassi, insediata nel comune di San Pancrazio, in provincia di Parma, e specializzata nella messa a punto di una vasta gamma di macchine operatrici – che spazia dalle posatubi per oleodotti e gasdotti e dai carri autocomandati per trasporti speciali fino ai cingolati heavy duty per impieghi in agricoltura e nei settori forestale e del movimento terra – esportate in tutto il mondo.
CINQUE MODELLI DA 143 A 333 CAVALLI
Robustezza, generose dimensioni che fanno però rima con semplicità di impiego e crescente versatilità sono le doti ribadite a sempre più alti livelli dall’ultima generazione dei cingolati Warrior, ora sintomaticamente appellata New Warrior e lanciata da Scaip in occasione di Eima 2016. E i muscolosi “guerrieri” dei campi si incarnano, nella fattispecie, in cinque modelli, STX-150, STX-180, STX-220, STX-250 e STX-350, in grado di mettere a disposizione potenze massime, rispettivamente, di 143, 175, 220, 250 e 333 cavalli.
MOTORI VOLVO A 4 CILINDRI E DEUTZ A 6 CILINDRI
Ad erogarli, sotto i cofani rivisitati nell’estetica rispetto ai Warrior della serie precedente, provvedono motorizzazioni a quattro cilindri (sui due modelli meno potenti) o a sei cilindri (sugli altri tre): si tratta per i quattro cilindri di unità Volvo TAD57 da 5 litri di cilindrata, idonee ad esprimere le potenze massime a 2.100 giri al minuto, mentre i sei cilindri sono rappresentati da propulsori Deutz TCD a iniezione elettronica DCR, turbointercooler, da 6,1 litri di cilindrata che, sul top di gamma, salgono a 7,8.
OMOLOGATI STAGE IV/TIER 4 FINAL
Comune a tutti i motori, poi, la conformità agli standard di emissionamento Stage IV/Tier 4 Final mediante sistema Scr.
ELEVATA FORZA TRAINANTE E BASSO COMPATTAMENTO
Potenti e caratterizzati da una rimarchevole forza trainante (non a caso si parla di capacità massime che per l’STX-350 equivalgono a 38 quintali di aratro portato reversibile, o a 45 quintali di aratro trainato), i New Warrior si rivelano al tempo stesso non privi dei dovuti riguardi per il terreno.
DISTRIBUZIONE DEL PESO OTTIMIZZATA
Derivano infatti da una progettazione che – come spiega Ettore Ferrari, international sales e marketing manager di Scaip – ha privilegiato precise linee guida, a partire dalla ottimale distribuzione del peso della macchina, il cui basso baricentro risulta notevolmente avanzato rispetto ad un cingolato classico (in modo da ottenere un buon bilanciamento soprattutto durante l’impiego con onerosi attrezzi posteriori).
Impostazione progettuale che ha reso possibile, fatta salva la spiccata attitudine al tiro di questi cingolati, la costruzione di mezzi dai pesi comunque piuttosto moderati, restando in un ordine di masse a vuoto che oscilla tra gli 80 quintali dell’STX-150 e i 139 quintali dell’STX-350.
AMPIA AREA DI CONTATTO CON IL SUOLO
Da rimarcare inoltre l’importante scelta tecnica operata in casa Scaip, che ha voluto attribuire ai New Warrior una considerevole base di appoggio – superiore ai 2,5 metri quadri – grazie all’adozione di cingoli con ampia area di contatto con il suolo (composti da 43 soglie smussate alle estremità, per limitare lo slittamento, ciascuna da 508 millimetri di larghezza, sui primi tre modelli, e da 560 millimetri sui due maggiori).
IL TRATTORE GALLEGGIA SUL TERRENO
L’obiettivo, raggiunto, era quello di consentire al trattore di galleggiare sul terreno senza compattarlo, permettendogli così di drenare correttamente l’acqua. Ed in effetti per merito di questa cingolatura larga i valori di pressione specifica al suolo vantati dai New Warrior si attestano a livelli decisamente contenuti, allineati agli standard più elevati offerti sul mercato: si parte dagli appena 0,33 chilogrammi al centimetro quadrato garantiti dal modello d’attacco per arrivare agli 0,47 chilogrammi al centimetro quadrato dell’ammiraglia.
CINGOLI IN ACCIAIO
Altra scelta “strategica”, quella di utilizzare cingoli in acciaio, in grado di assicurare, rispetto a quelli in gomma, un migliore comportamento di traslazione sul terreno, soprattutto se fangoso, minimizzando ogni fenomeno di slittamento, a tutto vantaggio della produttività della macchina e dell’inferiore consumo di carburante.
MANUTENZIONE RIDOTTA AL MINIMO
Ma i vantaggi offerti dall’acciaio proseguono sul versante della manutenzione e della sostituzione: per ridurre i relativi costi, infatti, il New Warrior monta cingoli e catene a tenuta lubrificata Long-Life, che consentono al trattore di raggiungere anche le diecimila ore di lavoro senza sostituzione.
CARRI CINGOLATI OSCILLANTI
La continua aderenza al suolo, anche su terreni sconnessi o non livellati, è garantita dai carri cingolati oscillanti. Al cospetto di terreni molto impervi, poi, eventuali attriti vengono attenuati dalla particolare forma “a vasca” del telaio, progettato con l’ausilio dei più avanzati software 3D e realizzato in acciaio per impieghi strutturali ad alto snervamento che conferisce ottime caratteristiche di rigidità e robustezza.
Uniforme ripartizione del carico, stabilità e grande potenza installata, viene sottolineato, rende inoltre i più aggiornati trattori dell’azienda parmense capaci, come dimostrato da test specifici, di superare, senza attrezzi accoppiati, pendenze fino al 55 per cento (circa 30 gradi).
GESTIONE TRAZIONE – SFORZO CONTROLLATO
Facendo valere la sua consolidata esperienza in tema di gestione elettronica della macchina, Scaip ha equipaggiato i New Warrior del nuovo efficace sistema Full Speedtronic Evo, funzionante attraverso il protocollo CAN-Bus J1939, deputato al controllo sia del motore termico sia dell’idraulica dedicata alla trasmissione in vista di una sensibile diminuzione dei consumi (in calo del 19 per cento, precisa il costruttore, rispetto alla tecnologia precedente) e di una ottimale gestione della potenza.
Una volta impostata la velocità di avanzamento e lo sforzo di trazione (regolando la profondità di lavoro, ad esempio, in aratura), dunque, l’elettronica di controllo della trazione del New Warrior gestisce e adatta la potenza trasmessa ai cingoli senza necessità di continui interventi di correzione sul sollevatore idraulico.
A seguito di un rallentamento del trattore, infatti, Full Speedtronic Evo incrementa automaticamente la coppia trasmessa ai cingoli, superando così positivamente la fase di maggiore sforzo. Ma il sistema riduce drasticamente anche le correzioni che l’operatore dovrebbe effettuare sullo sterzo per mantenere una direzione rettilinea durante quelle operazioni, vedi l’aratura, che generano un carico disassato rispetto alla mezzeria del trattore. Lo sterzo, inoltre, è dotato di funzione di contro-rotazione in caso di manovre in spazi ristretti.
TRASMISSIONE IDROSTATICA
Ulteriore prerogativa clou in favore della manovrabilità dei prestanti “guerrieri” firmati Scaip, poi, è rappresentata dalla loro trasmissione idrostatica, contraddistinta da semplicità e leggerezza, dotata di impianto idraulico dedicato – formato da un circuito chiuso munito di due pompe a pistoni assiali a portata variabile, con diverse dimensioni a seconda dei modelli, ognuna delle quali alimenta un motore idraulico calettato su riduttore epicicloidale (uno per ogni carrello cingoli) – completamente separato dal circuito idraulico dei servizi, con pompa ad ingranaggi standard da 78 litri al minuto e possibilità di configurazione con distributore a quattro o sei sezioni. Sono pertanto presenti due serbatoi dell’olio indipendenti, al fine di evitare possibili reciproche contaminazioni.
La trasmissione idrostatica, abbinata al controllo elettronico, consente alla macchina di disporre di un numero “infinito” di marce per riuscire ad adeguarsi ad ogni tipo di terreno operando in condizioni ottimali di coppia e di potenza, in favore della suddetta riduzione dei consumi di carburante.
Il sistema di gestione della trasmissione inoltre, rispetto ai tradizionali gruppi powershift con convertitore di coppia solitamente utilizzati su questo tipo di mezzi, rende il trattore molto morbido, dolce e sensibile alla guida, con velocità di avanzamento fino a 12 chilometri orari.
SOLLEVATORE IDRAULICO CON INCERNIERAMENTO OSCILLANTE
Tutti i New Warrior vengono proposti con sollevatore posteriore con attacco a tre punti (di categoria 3 o 4 a seconda dei modelli) montato su una barra oscillante incernierata in prossimità del baricentro della macchina – il che facilita la guidabilità ed incrementa l’aderenza al suolo – e connotato, sui primi tre esemplari della serie, da una capacità di 8500 chilogrammi che, sui due di punta, raggiunge i 12.000 chilogrammi (il sollevatore posteriore, comunque, può non essere installato ed il mezzo può essere fornito con la sola barra di traino oscillante).
PRESA DI FORZA A INNESTO IDRAULICO
Studiata per sfruttare al meglio le attrezzature intercambiabili posteriori, poi, la presa di forza meccanica, da 1.000 giri al minuto (con motore a 2.000 giri al minuto), è ad alberino intercambiabile a sei scanalature, con frizione idraulica multidisco a comando elettrico.
CABINA RIBALTABILE, MONTATA SU AMMORTIZZATORI AD OLIO
Sobria nei moderni allestimenti ma altamente tecnologica e in grado di offrire ergonomia e comfort in tutte le condizioni di utilizzo, l’ampia cabina dei New Warrior, omologata Rops/Fops, poggia su ammortizzatori ad olio (che filtrano efficacemente le vibrazioni del cingolato) ed è ribaltabile lateralmente per agevolare le ispezioni del vano pompe e filtri idraulici.
Provvista di porta laterale e di vetro posteriore apribile, la cabina è accessibile tramite una scaletta fissa posta sul lato sinistro del trattore, con corrimano sopra il cingolo, annovera piano di calpestio in gomma ed è insonorizzata e climatizzata, oltre che dotata di autoradio, avvisatore acustico e sei fari alogeni di lavoro esterni.
VOLANTE DI TIPO AUTOMOBILISTICO E COMANDI ERGONOMICI
All’interno dell’abitacolo un comodo e attualissimo volante a cloche, di tipo automobilistico e regolabile, concentra i comandi primari relativi alla trasmissione – dal pulsante che seleziona i due ranges di marcia (da 0 a 7 e da 0 a 12 chilometri orari) ai sei tasti deputati alla variazione del regime motore – integrando anche il comando dell’inversore (tutti comandi sono azionabili con la mano sinistra, lasciando la destra libera per l’utilizzo del sollevatore e degli attrezzi collegati alla presa di forza).
Sul bracciolo destro del sedile pneumatico, poi, trovano spazio un monitor a cristalli liquidi da 7 pollici, che informa l’operatore in merito allo stato della macchina, e i comandi di gestione.
Ulteriori informazioni sul funzionamento del trattore vengono offerte dagli indicatori analogici (tra cui quelli dello stato batteria e della pressione e temperatura dell’olio idraulico e dell’olio motore) posizionati sul montante cabina intermedio.
AMPIA PERSONALIZZAZIONE
Ennesimo punto di forza vantato dai multifunzionali cingolati New Warrior, infine, è la loro possibile personalizzazione in base alle specifiche richieste degli agricoltori. Scaip è infatti molto attenta alla realizzazione di prodotti su misura, con soluzioni adeguate alle varie esigenze operative, consentendo, in fase di ordinazione del trattore, la scelta e la definizione di tutte le attrezzature e i tools abbinabili, oltre che quella della configurazione della macchina con semplice barra di traino oscillante e distributore idraulico più piccolo (a quattro sezioni contro le sei del distributore di serie).
Da citare, tra gli optionals disponibili, il pacco zavorre anteriori (da 200 chilogrammi), il distributore con numero di sezioni maggiorato e relativo adeguamento della pompa idraulica, gli attacchi Isobus e, in nome del massimo comfort per l’operatore, il frigo-bar da otto litri in cabina.
Le caratteristiche tecniche
Modello | STX 150 | STX 180 |
Motore | Volvo TAD57 | |
Numero di cilindri | 4 | |
Cilindrata (litri) | 5,0 | |
Potenza nominale a 2.100 giri/min (cv) | 143 | 175 |
Potenza massima a 2.100 giri/min (cv) | 143 | 175 |
Trasmissione | Idrostatica Full Speedtronic Evo | |
Portata impianto idraulico (litri/min) | Pompe trasmissione 2 x 155 Pompa servizi 78 |
|
Capacità sollevatore (kg) | 8.500 | |
Lunghezza complessiva (millimetri) | 4.420 | |
Lunghezza appoggio cingolo (millimetri) | 2.310 | |
Larghezza complessiva (millimetri) | 2.200 | |
Peso a vuoto (kg) | 7.800 | 8.100 |
Modello | STX 220 | STX 250 | STX 350 |
Motore | Deutz TCD 6.1 | ||
Numero di cilindri | 6 | ||
Cilindrata (litri) | 6,1 | ||
Potenza nominale a 2.100 giri/min (cv) | 220 | 250 | 333 |
Potenza massima a 2.100 giri/min (cv) | 220 | 250 | 333 |
Trasmissione | Idrostatica Full Speedtronic Evo | ||
Portata impianto idraulico (litri/min) | Pompe trasmissione 2 x 184 Pompa servizi 78 |
Pompe trasmissione 2 x 250 Pompa servizi 78 |
Pompe trasmissione 2 x 307 Pompa servizi 78 |
Capacità sollevatore (kg) | 8.500 | 12.000 | |
Lunghezza complessiva (millimetri) | 4.650 | 5.002 | |
Lunghezza appoggio cingolo (millimetri) | 2.540 | 2.600 | |
Larghezza complessiva (millimetri) | 2.300 | 2.500 | |
Peso a vuoto (kg) | 10.900 | 12.100 | 13.900 |
© Stefania Capponi