KUHN  pronta a gestire i grandi cambiamenti in atto in agricoltura

Produrre di più con meno. È questa, in estrema sintesi, la strategia individuata da Kuhn per riuscire a fronteggiare con successo le grandi sfide prospettate dai profondi cambiamenti in atto nel settore agricolo, riuscendo ad anticipare evoluzioni e mutamenti, e le loro conseguenze in termini di situazioni socio-economiche e ambientali, con dinamiche e obiettivi ben delineati. Una “vision” che il costruttore di Saverne ha condiviso con i rappresentanti della stampa di settore in occasione dell’International Press Meeting tenutosi in Francia, presso il proprio quartier generale lo scorso luglio.

 

LE SFIDE DEL TERZO MILLENNIO: AUMENTO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE, DIMINUZIONE DELLE SUPERFICI COLTIVABILI, CAMBIAMENTI CLIMATICI

Si parla dunque di sfide ardue e pressanti, quelle con cui l’agricoltura si trova a fare i conti nel Terzo Millennio, che tracciano uno scenario attentamente illustrato in quell’occasione dal presidente di Kuhn Thierry Krier (nella foto sopra). A disegnarlo sono fattori principalmente rappresentati dall’aumento della popolazione mondiale, dal rialzo dei costi e dai cambiamenti climatici, recanti condizioni meteorologiche sempre più estreme che costringono gli agricoltori a cercare nuove strade per portare avanti la loro attività.

Il dato che emerge per i prossimi anni è quello che prevede entro il 2050 un incremento della popolazione mondiale nell’ordine del 25 per cento, così da raggiungere i 9,7 miliardi di abitanti, per cui la produzione di cibo dovrà aumentare di circa il 50 per cento per sfamare l’intera popolazione.

Ma non si tratta di un calcolo così semplice da realizzare tout-court, sussistendo molteplici limiti a questo aumento di produzione su maggiori superfici.  Allo stesso tempo, infatti, in tutti gli Stati diminuiranno i terreni coltivabili, visto anche il continuo abbandono delle aree agricole in favore di quelle urbanizzate, diminuirà il numero degli agricoltori, che saranno sempre più anziani, e l’agricoltura richiederà maggiori quantitativi di acqua, trovandosi alle prese con quei cambiamenti climatici che già oggi stanno modificando progressivamente la produttività di diverse aree del globo.

 

UN’OFFERTA COMPLETA, FORMATA DA 1.500 MODELLI PER UN TOTALE DI 60.000 UNITÀ VENDUTE NEL 2022: LA RISPOSTA DI KUHN ALL’ESIGENZA DI INCREMENTARE LE RESE PRODUTTIVE

La strada da percorrere per uscire da questa impasse è una: affidare nel 2050 almeno un 90 per cento della crescita della produzione agricola ad un incremento delle rese produttive delle coltivazioni, puntando a far rendere al massimo ogni prodotto riducendo input, consumi e sprechi, con il ricorso a strumenti operativi idonei, appunto, ad “ottenere di più con meno”.

E Kuhn, forte del suo consistente know-how e della sua spiccata carica innovativa (testimoniata dagli oltre 2.000 brevetti depositati dal gruppo francese), non si è tirata certo indietro nell’affrontare le pesanti sfide poste all’agricoltura dai sempre più incisivi processi di cambiamento. Facendo valere in tal senso il peso detenuto dalla sua offerta di macchine e attrezzature estremamente vasta e articolata, formata da ben 1.500 modelli, che spazia dalla lavorazione del terreno alla semina, dalla fienagione alle pratiche zootecniche, fino alla manutenzione del verde e alle soluzioni di connessione, ISObus in testa, raggiungendo la quota di oltre 60mila unità vendute nel 2022 (con un altissimo livello di personalizzazione) e realizzando un fatturato complessivo di oltre 1,5 miliardi di euro.

 

INGENTI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE: 400 MILIONI DI EURO PER AMMODERNAMENTO DELLE STRUTTURE ED ALTRI 400 DESTINATI A RICERCA E SVILUPPO

Basti dire poi che negli ultimi dieci anni Kuhn ha investito 400 milioni di euro nell’ampliamento e ammodernamento dei propri stabilimenti e altri 400 milioni sono stati stanziati nell’ambito del reparto Ricerca e Sviluppo. Obiettivo: confermarsi leader di settore anche nei prossimi decenni, proponendo sul mercato soluzioni all’avanguardia in grado, appunto, di rispondere al meglio alle sfide lanciate dal mondo contemporaneo.

 

 

ATTENZIONE CONCENTRATA SULLE MACCHINE DALL’ELEVATA CAPACITÀ OPERATIVA, RIVOLTE ALLE AZIENDE AGRICOLE DI GRANDI DIMENSIONI

Una gamma, quella firmata Kuhn, in cui emerge con chiarezza la tendenza – sempre più accentuata negli ultimi tempi – manifestata dalla casa di Saverne verso la progettazione e la realizzazione di macchine più grandi dotate di un’elevata produttività, destinate a dare riscontro alle crescenti esigenze in termini di efficienza e redditività espresse da parte delle aziende agricole di notevoli dimensioni e dei grandi contoterzisti.

Frutto, questo, della marcata attenzione rivolta da Kuhn al target delle grandi aziende XL e XXL (restando comunque a fianco delle realtà piccole e medio piccole con prodotti dedicati): grandi aziende che ad oggi rappresentano un terzo del fatturato complessivo del gruppo francese, con previsioni di raggiungere a breve una quota del 40 per cento.

E si tratta di un target di utilizzatori decisamente esigente in termini di affidabilità, di semplicità di utilizzo e di prestazioni delle macchine, alle quali vengono richieste capacità operative di tutto rispetto, al servizio di una produzione praticata su sempre più estese dimensioni, dove diventano sempre più ristrette le finestre temporali disponibili per le operazioni e dove risulta essenziale poter disporre di una meccanizzazione specifica ad elevato rendimento.

 

ATTREZZATURE PER LA FIENAGIONE AI VERTICI PER CAPACITÀ OPERATIVA
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Falciacondizionatrice FC 13460 RA con raggruppatore d’andana

Una tipologia di realtà agricole alle quali Kuhn destina soluzioni all’altezza della situazione, che si traducono in macchine “a grande larghezza” di lavoro. Soffermandoci sul settore della fienagione, si pensi ad esempio, in veste di campionessa di capacità operativa, alla recente falciacondizionatrice FC 13460 RA (dotata di raggruppatore d’andana a tappeto), in grado di offrire in combinata la più grande larghezza di taglio della gamma di falciatrici del gruppo francese, potendo vantare una larghezza di lavoro variabile in continuità da 12,40 a 13,40 metri.

Il suo tappeto a nastro, inoltre, permette di formare, in un unico passaggio, un’andana larga da 1,80 fino a 3 metri, fornendo all’agricoltore la chance di sfruttare tutto il potenziale della successiva raccolta operata con le trincia.

E, sempre nell’ambito della produzione foraggera su grandi superfici, da segnalare, all’interno dell’innovativa gamma di andanatori a tappeto di casa Kuhn Merge Maxx – oggi completata con varie versioni,  tra cui il nuovo nato, il Merge Maxx frontale 404 – il grande modello Merge Maxx 1090, ideale per creare grosse andane per i mezzi di raccolta più potenti, che raggiunge gli 11 metri di larghezza di lavoro in posizione “andana centrale”.

Altrettanto degno di nota l’esclusivo spandivoltafieno GF 13003: un modello davvero unico sul mercato, in quanto rappresenta il primo spandivoltafieno in versione portata dotato di una larghezza di lavoro di ben 13 metri, dimensione di norma presente nelle versioni trainate, incarnando così un perfetto compromesso tra la compattezza di un’attrezzatura portata a tre punti e una larghezza operativa quanto mai ampia, 13 metri appunto con 12 rotori.

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Spandivoltafieno GF 13003

Larghezza operativa, equivalente ad una capacità di lavoro di 15 ettari per ora, che offre una concreta risposta alle esigenze di velocizzare le operazioni in campo, a fronte delle suddette finestre temporali sempre più abbreviate, avvertite anche dalle aziende agricole che optano per uno spandivoltafieno portato, e pertanto per una maggiore manovrabilità della macchina.

Da citare, poi, sempre rivolta alle aziende di grandi dimensioni ma relativa al settore della lavorazione e preparazione del terreno, la presenza sulle macchine targate Kuhn di soluzioni ISObus che permettono, ad esempio, di integrare nelle fasi di lavorazione componenti di semina, riducendo i consumi di gasolio, i tempi di lavorazione e il calpestamento del terreno, a tutto vantaggio di una superiore efficienza del lavoro e di un maggior rispetto ambientale.

 

AGRICOLTURA DI PRECISIONE E PRESENZA SU TUTTE LE FAMIGLIE DI PRODOTTO DI SISTEMI ISOBUS
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Irroratrice trainata Lexis 3800

Si arriva così ad una delle risposte ai profondi cambiamenti in atto nel settore agricolo ritenute da Kuhn più efficaci, vale a dire le macchine idonee all’agricoltura di precisione: una meccanizzazione molto moderna e smart, in cui la valorizzazione dei dati raccolti dal campo e dalle produzioni risulta, attraverso il loro concreto utilizzo mediante l’elaborazione e la gestione di mappe di prescrizione, fondamentale ai fini dell’impiego dell’attrezzatura nel modo più facile e corretto.

È da qui che ha preso corpo l’odierna presenza su tutte le famiglie di prodotto della casa di Saverne di sistemi ISObus che offrono, tra l’altro, la possibilità di usufruire di una grande semplicità nei settaggi delle varie macchine e, in generale, nella loro gestione.

Va citata in tal senso la nuovissima irroratrice Lexis 3800, in grado di soddisfare i requisiti richiesti dai protocolli dell’Agricoltura 4.0 e dotata di ISObus, che può operare leggendo dati provenienti da una mappa di prescrizione, ed è pertanto in grado di effettuare una distribuzione del prodotto chimico estremamente mirata in un appezzamento perfettamente mappato.

Coltivatore a dischi per la lavorazione delle stoppie Optimer XL 6000

Una menzione speciale spetta inoltre alle soluzioni oggi disponibili sui coltivatori Optimer e Cultimer di Kuhn, adatti grazie alle applicazioni ISObus a gestire cover crops, inserite come coltura intercalare, e quindi in linea, anche nell’ambito della lavorazione del terreno, con i dettami della nuova PAC, che prescrive, appunto, l’assenza di monosuccessioni.

 

SOLUZIONI SU MISURA PER LE TECNICHE CONSERVATIVE DI LAVORAZIONE DEL TERRENO ALLO SCOPO DI RIDURRE I COSTI E OTTIMIZZARE LE RESE SALVAGUARDANDO IL SUOLO

Seminatrice meccanica integrata Sitera 330 con compatibilità ISObus

Il che ci porta direttamente a parlare della grande attenzione dedicata da Kuhn alle tecniche colturali più rispettose del suolo, in termini di drastica limitazione dei fenomeni di compattamento e di erosione. Entriamo quindi nella sfera delle tecniche dell’agricoltura conservativa, che vedono il gruppo francese, forte di una sempre più solida specializzazione, da lungo tempo coinvolto con impegno e convinzione, non lesinando investimenti anche nell’ottica di fornire agli agricoltori un supporto nell’individuazione delle attrezzature per la preparazione del terreno con tecniche di minima lavorazione assolutamente adeguate in vista dei cruciali obiettivi di riduzione dei costi colturali e di ottimizzazione delle rese produttive, il tutto associato alla salvaguardia del suolo.

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Coltivatore a dischi Optimer L 12500, con larghezza di lavoro di 12,5 metri che permette di lavorare in modalità CTF (agricoltura a traffico controllato)

Il risultato, all’insegna dei principi guida strategici di casa Kuhn sintetizzabili in competitività, innovazione e sostenibilità, è una gamma di attrezzature ben strutturata e declinata in un ampio ventaglio di strumenti al top della modernità, capaci di garantire puntuali e flessibili risposte alle esigenze di varie tipologie di intervento, che assegnano alla casa di Saverne un ruolo di primo piano e di fondamentale punto di riferimento per gli agricoltori nel segmento delle tecniche conservative di lavorazione del terreno.

Una gamma di soluzioni da minima lavorazione che ha conosciuto e continua a conoscere negli ultimi tempi un costante sviluppo: vedi, per citarne alcune, il polivalente coltivatore a denti Cultimer, l’erpice a dischi indipendenti della gamma Optimer o il coltivatore combinato a denti e a dischi Performer che, abbinato alla seminatrice Kuhn SH-600, dalla capacità di 600 litri e munita di un dosatore Venta, risulta il partner ideale per la semina delle cover crops e dei tappeti vegetali. Significativa anche l’ampia offerta di seminatrici con elemento di semina a dischi, quali i nuovi modelli Sitera e Venta, dotati di tecnologia ISObus e comunque in grado di contenere compattamento ed erosione del suolo.

 

L’AUTOMAZIONE PER LA GESTIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE, INAUGURATA DA AURA, CHE PROMETTE UNA SVOLTA RADICALE NELL’ASSETTO OPERATIVO E LOGISTICO DELLE AZIENDE ZOOTECNICHE
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Miscelatore automotore autonomo Aura

Altra strada da percorrere per far fronte ai grandi cambiamenti che attraversano il settore dell’agricoltura è quella, sempre in vista di un incremento della produttività, delle soluzioni automatizzate per la gestione delle aziende agricole. La prima risposta di Kuhn, destinata alle aziende zootecniche, è stata Aura, innovativo carro trinciamiscelatore semovente completamente autonomo, in grado di effettuare la preparazione e la distribuzione delle razioni in stalla senza alcun intervento dell’operatore, equipaggiato con un braccio desilatore che può raggiungere altezze di quattro metri.

Da sottolineare che la soluzione firmata Kuhn per l’automatizzazione dell’alimentazione della mandria, che tra un paio d’anni il gruppo francese prevede  di introdurre anche sul mercato italiano, può nel medio periodo offrire un contributo al superamento del problema legato ad una prossima sempre minore disponibilità di operatori professionalmente preparati impiegati nella stalla.

 

L’ASSOLUTA NOVITÀ: IL PORTA ATTREZZI AUTONOMO KARL, PRONTO PER ESSERE COMPLETAMENTE SVELATO AD AGRITECHNICA  
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Soluzione autonoma per le colture da campo Karl

Ma adesso da parte della casa di Saverne è in arrivo un’altra novità improntata all’automazione, stavolta dedicata alle operazioni in campo aperto, dalla lavorazione del terreno alla semina fino all’irrorazione.

Si chiama Karl ed è un versatile ed efficiente porta attrezzi autonomo, concepito per poter dialogare con attrezzature della più varia tipologia applicabili mediante ganci anteriori e posteriori. Pensato anche per essere in grado di svolgere diverse funzioni in un unico passaggio e dotato di due cingoli in gomma, oltre che di fari a Led dal moderno design, il nuovissimo Karl verrà svelato da Kuhn nei dettagli il prossimo novembre ad Hannover in occasione di Agritechnica 2023.

 

© Barbara Mengozzi

 

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