Una partecipazione quella di KUHN a EIMA 2024 all’insegna della connessione, scandita dal claim “Connect to Evolution. Connect the Next Generation”, che guidava e accompagnava il visitatore nel suo percorso di conoscenza dei nuovi prodotti del brand, oltre a campeggiare in un gigantesco cartellone al centro dello stand.
SU UNA SUPERFICIE DI OLTRE 1.000 METRI QUADRI 17 MACCHINE IN MOSTRA, PER MIGLIORARE LA PRODUTTIVITÀ
Uno stand decisamente di grande impatto, grazie anche alle scenografiche luci blu posizionate sulla rotopressa VB 7190 e sull’Optimer XL 6000 per rendere quasi tangibile il circuito virtuale della connessione, con il quale il costruttore francese ha voluto lasciare il segno, mettendo in mostra su una superficie di oltre 1.000 metri quadrati (10% in più rispetto all’edizione 2022 di EIMA) 17 macchine, rappresentative di quasi tutte le famiglie di prodotto del brand, di cui 5 presentate in anteprima mondiale e due che si sono aggiudicate a EIMA 2024 il riconoscimento di Novità Tecniche su venti premiate da FederUnacoma.
«Al di là però degli innovativi contenuti tecnici delle singole macchine, quella racchiusa nel leitmotiv “Connect to Evolution” è una sfida che abbiamo voluto lanciare proponendo un’idea di connessione che va oltre i collegamenti ai quali siamo abituati fatti di monitor e cablaggi, una connessione più aperta e capace di tenere insieme tre elementi, macchine, persone e colture con un unico obiettivo che è quello di incrementare redditività, sostenibilità e qualità della produzione agricola», ha illustrato Giovanni Donatacci (a destra nella foto sopra con Rolf Schneider), Managing Director di KUHN Italia nel corso della conferenza stampa organizzata dal Gruppo durante la rassegna bolognese.
Leggi anche >>> KUHN: “Connect to Evolution”, l’interconnessione che ottimizza il lavoro degli agricoltori
BASSI PREZZI DELLE DERRATE AGRICOLE E ALTI TASSI DI INTERESSE RALLENTANO LA DOMANDA DI MACCHINARI AGRICOLI
Un incontro con i rappresentanti dei media che ha permesso anche di illustrare l’andamento del mercato, con un cenno alle differenti problematiche con le quali l’intero settore della meccanizzazione agricola ha dovuto fare i conti nell’anno in corso.
Sul trend a livello internazionale si è soffermato Rolf Schneider (nella foto sopra), International Sales manager di KUHN evidenziando come il Gruppo abbia manifestato nel complesso una buona tenuta, nonostante la congiuntura tutt’altro che favorevole e il calo generalizzato delle vendite di macchinari agricoli. «Gli agricoltori continuano a investire ma i prezzi dei prodotti agricoli sono di nuovo a livelli bassi, ad eccezione di latte e carne, e i tassi di interesse sono cresciuti – ha fatto presente –. Da parte nostra le performance sono state buone nei segmenti Crop production e Zootecnia. Tuttavia, gli stock dei nostri concessionari rimangono molto consistenti e dobbiamo fare il possibile affinché il modo che il nostro business proceda di pari passo con quello dei nostri clienti».
Il fatturato complessivo di KUHN Group nei primi nove mesi del 2024 si è fermato a quota 983 milioni di euro, in calo di circa il 17% rispetto al 2023. Una contrazione determinata da più fattori tra i quali Schneider ha elencato anche le condizioni meteorologiche avverse che hanno ridotto i raccolti in Europa e in Brasile. «Siamo comunque soddisfatti del lavoro fatto dalle nostre filiali in Italia, Spagna e Francia e stiamo continuando a lavorare per ottimizzare i costi».
Un atteggiamento di cauto ottimismo, dunque, da parte del management del Gruppo di Saverne e di fiducia in una ripresa futura, confermato dalla decisione di continuare a investire nella rete di vendita e nella Ricerca e Sviluppo, alla quale sono stati destinati 50 milioni di euro.
ANDAMENTO DEL MERCATO DIFFICILE DA ANALIZZARE E DA PREVEDERE
Delle stesse problematiche elencate da Schneider ha risentito la filiale italiana, alle prese con i bassi prezzi delle commodities agricole – tranne quelli del latte e di alcuni tipi di carni –. la stagnazione dei redditi agricoli, l’accesso al credito limitato e comunque costoso nonostante i ripetuti tagli dei tassi operati dalla BCE, l’incertezza e i rinvii relativi all’erogazione degli incentivi e, per finire, le condizioni meteorologiche sfavorevoli.
«Il trend del mercato nel 2024 – ha spiegato Donatacci – ha visto il succedersi di lunghi periodi di stallo alternati a brusche accelerazioni delle vendite, con una stagione primaverile resa dinamica da investimenti ad opera di aziende agricole medie, mentre le aziende XL stanno attendendo con probabilità un momento più favorevole per gli acquisti». Da qui l’enorme difficoltà da parte della filiale italiana di gestire sia lo stock della propria rete commerciale, a causa anche della mancanza di trasparenza dei prezzi da attribuire ad arrivi di macchine e attrezzature dall’estero con quotazioni di vecchi listini che hanno creato turbative sul mercato, sia le previsioni sugli ordini da trasmettere alle sei unità di produzione in Europa.
BUONE PERFORMANCE DI KUHN ITALIA MA LE SFIDE CONTINUANO
Pur operando in questo complicato contesto, KUHN Italia ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un fatturato in linea con quello di fine settembre 2023 e un portfolio ordini in crescita del 10% rispetto al 2023, di cui un 25-30% risulta già venduto al cliente finale, mentre lo stock presente sulla rete dei dealer è diminuito del 10%.
«Il 2024 – ha concluso Donatacci – è stato un anno per noi di decisioni e di sfide importanti con le quali, vista l’imprevedibilità che accompagna l’arrivo degli incentivi, dovremo continuare a vedercela anche nel 2025, almeno fino al termine di aprile, costretti a scegliere se avere disponibilità di macchine, che potrebbe però significare anche un aumento degli stock, oppure attendere una stabilizzazione ma con il rischio di non arrivare in tempo».
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: KUHN, Meccagri. Le immagini si riferiscono a EIMA 2024.