Al Sima di Parigi, lo scorso febbraio, il nuovo Kubota M7001 ha dato spettacolo sollevando dodici Kubota B1220 contemporaneamente (nella foto di apertura).
Una inusuale dimostrazione delle elevate prestazioni dell’attuale punta di diamante della gamma trattoristica del brand arancione ma anche, in chiave di lettura metaforica, una anticipazione del ruolo di protagonista che il costruttore giapponese intende ricoprire sul mercato.
IL TRAGUARDO FISSATO PER IL 2019
Mire ambiziose di crescita ufficializzate dallo stesso Nobuyuki Ishii (a destra nella foto sotto con Masatoshi Kimata, presidente e amministratore delegato di Kubota Corporation), nominato presidente di Kubota Europe lo scorso dicembre, che in sede di conferenza stampa al Salone parigino ha reso pubblico l’obiettivo, fissato per il 2019, di far salire il fatturato della divisione “Macchine per l’agricoltura e le costruzioni” di Kubota Corporation da 6 miliardi e 150 milioni di euro (risultato del 2014) a 9,5 miliardi di euro.
Di pari passo il fatturato globale della Corporation dovrebbe raggiungere nel medio termine i 14,4 miliardi, a fronte dei 10,8 miliardi realizzati nel 2013, con un incremento del 33 per cento.
IN FRANCIA TRE QUARTI DEL FATTURATO EUROPA
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In Europa il marchio di Osaka ha messo a segno nel 2014 un fatturato di 173,2 milioni di euro, a fronte dei 166,6 milioni di euro del 2013, realizzato per tre quarti buoni (130 milioni di euro) in Francia.
L’Italia, dal canto suo, con 21,7 milioni di euro, ha contribuito per il 13 per cento. E per il 2015, a dispetto della contrazione generale in atto, ci si aspetta un incremento del 18 per cento, fino a raggiungere i 204 milioni di euro complessivi.
QUOTE DI MERCATO IN CRESCITA NEL VECCHIO CONTINENTE
Performance ancora più brillanti per in termini di quote di mercato, vista la flessione che ha caratterizzato lo scorso anno la maggior parte dei mercati del Vecchio Continente.
In Francia, dove le vendite di trattori hanno subito nel 2014 una flessione che sfiora il 25 per cento, Kubota è riuscita a far crescere il proprio market share nel segmento di potenza da 60 a 140 cavalli dal 6,1 al 10,4 per cento e a conquistare la settima posizione della classifica generale dei costruttori di trattori (nel 2013 occupava il nono posto), davanti a Valtra e a Deutz-Fahr.
Quote di mercato in aumento anche in Spagna (dal 7.3% del 2013 all’8.5% dello scorso anno), nel Regno Unito (dal 4,6% al 5,4%) e in Italia (dal 3.6% al 3.9%).
L’INGRESSO SUL MERCATO DELLA SERIE M7001
Farà sicuramente da volano all’ulteriore crescita del brand il tanto atteso ingresso sul mercato della serie M7001 (vedi link), nella fascia di potenza tra 130 e 170 cavalli, che ha permesso a Kubota di compiere un significativo salto di qualità, e non soltanto sotto l’aspetto estetico (basti pensare all’offerta della trasmissione cvt).
L’entrata in produzione dello stabilimento di Bierne (vicino a Dunkerque), nel Nord della Francia, da dove usciranno i nuovi trattori, è prevista per la fine di questo mese e le prime consegne avverranno alla fine di giugno ma solo metà delle 1.500 macchine pianificate rimarrà in Europa.
La produzione complessiva dovrebbe salire a 2.500 unità nel 2016 a 3.000 nel 2017.
“ORANGE IMPLEMENTS” IN FRANCIA E GERMANIA
Al Sima Kubota si è presentata anche nelle vesti di full-liner offrendo un assaggio della nuova gamma di attrezzature agricole Kverneland colorata in arancione.
In Francia, infatti, così come in Germania, la strategia degli “orange implements” per generare un extra business è già operativa, mentre per l’Italia occorrerà aspettare con ogni probabilità il prossimo anno.
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