È stato Vincenzo Perrone, presidente Kohler Engines, ad aprire la presentazione internazionale di KSD Series (Kohler Small Displacement), la nuova piattaforma del costruttore che, come ha fatto notare lo stesso Perrone, può essere descritta con tre parole: semplice, avanzata, versatile.
«La forte convinzione che un prodotto debba necessariamente essere concepito con un approccio globale – ha argomentato il manager – ha permesso la progettazione di un motore adatto a tutte le aree geografiche, conforme a tutte le normative nel mondo, compatibile con tutti i tipi di macchine».
Quanto a quest’ultimo aspetto, i motori KSD possono essere installati sia su macchine esistenti, sia su quelle che devono ancora essere progettate: trattori, escavatori, pale, muletti, generatori di energia, compressori, dumper, rasaerba e unità di refrigerazione sono tutti candidati ideali per KSD. «La nuova piattaforma – ha sottolineato Perrone – è il risultato di un approccio totalmente orientato al mercato e al cliente».
Nella pratica, Kohler ha colto la varietà di normative in materia di emissioni a livello globale come una sfida e, seguendo la stessa logica di quanto già fatto in passato con la famiglia KDI, ha dato vita a nuovo motore sotto i 19 kW conforme a tutte le normative e a tutti i combustibili del mondo. Opzioni multi-fuel (diesel, benzina, propano), è stato anticipato durante il lancio, arricchiranno presto la gamma.
ALL’INSEGNA DELLA SEMPLICITÀ, DELLA MASSIMA VERSATILITÀ E DELLE ELEVATE PERFORMANCE
A spiegare i tre elementi che caratterizzano la serie KDS Nino De Giglio, direttore Marketing e Comunicazione: «Sono motori semplici, perché possono essere facilmente integrati con i sempre più complessi sistemi elettronici della macchine industriali, che sono in continua evoluzione – ha precisato –. Sono inoltre versatili, perché possono essere integrati senza modifiche o ri-progettazione delle macchine. E infine sono avanzati, perché permettono varie personalizzazioni per tutti i cicli di lavoro, oltre a offrire la possibilità di scambio dati con un ridotto numero di connessioni fisiche».
INTEGRAZIONE E PERSONALIZZAZIONE
La versatilità della serie KDS si esplica in più direzioni. Un’ampia scelta di opzioni – terza presa di moto, posizione variabile della ventola di raffreddamento, scelta del lato per il punto service, diverse coppe e filtri dell’olio per allungare gli intervalli di ricambio, motorino di avviamento per avviare il motore facilmente in presenza di condizioni climatiche estreme, scelta dell’alternatore – permette infatti a costruttori e distributori di realizzare la propria versione di motore.
Non solo: come ha spiegato De Giglio, la versatilità dei motori KSD va oltre le performance, poiché si tratta di motori che si integrano, in maniera facile, con le soluzioni telematiche esistenti.
«I KSD sono gestiti elettronicamente, ma sono semplici da utilizzare come i motori meccanici – ha riferito –. Il sistema di iniezione elettronica facilita il dosaggio del carburante e la gestione della risposta al carico, con conseguente risparmio in termini di tempo e aumento della produttività».
«L’integrazione tra il motore e la macchina è garantita – ha aggiunto Massimiliano Bonanni, General Manager Product Strategy -. Eccellente risposta al carico, possibilità della gestione elettronica dei comandi motore, regolazione della velocità, auto-stop, settaggio personalizzato dell’acceleratore e controllo della velocità della ventola sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano KSD».
UNA SOLUZIONE DROP-IN
I KSD non richiedono ri-progettazione delle macchine da parte del costruttore e pertanto sono una soluzione drop-in per applicazioni esistenti.
La posizione della ventola di raffreddamento adattabile, infatti, fa sì che non sia necessario riposizionare il radiatore così come il filtro dell’olio, l’asta di livello e il filtro del carburante possono essere posizionati sul lato preferito.
Quanto al controllo elettronico, nessun costo addizionale è previsto per il costruttore, poiché Kohler ha sviluppato una soluzione completa che offre lo stesso tipo di installazione dei motori meccanici attuali. Infine, il controllo elettronico permette l’integrazione di tutti gli attributi di macchine più grandi: comunicazione CAN BUS, controllo TSC1, messaggi di notifica di errore e diagnostica da remoto.
LA GAMMA KSD
La Serie KSD oggi conta tre modelli: KSD 1403NA (Naturally Aspirated), KSD 1403TC (Turbocharged) e KSD 1403TCA (Turbocharged con aftercooler).
Quanto alle performance, questi i parametri su cui ragionare:
- coppia a bassi regimi: 95 Nm a 1000 rpm
- picco di coppia a velocità ridotte: 120 Nm a 1400 rpm
- picco di potenza: 18.4 W a 1800 rpm
Nell’architettura del KSD si fa notare il sistema a iniezione indiretta che presenta però una gestione tipica dei motori a iniezione diretta. Ne conseguono alcuni vantaggi e cioè le performance elevate in qualsiasi condizione lavorativa e ambientale, a livello del mare come in alta quota, la notevole risposta al carico dato che il sistema limita al minino la riduzione della velocità, oltre al controllo isocrono (se richiesto), come per i motori common-rail di maggiore cilindrata; una coppia a bassi regimi che permette all’operatore di utilizzare la propria macchina a bassi giri per risparmiare carburante. Infine, il comfort dell’operatore è garantito: rumorosità e vibrazioni sono state ridotte al minimo avvalendosi di una minuziosa analisi NVH.
Grazie all’utilizzo della cinghia Poly-V e delle punterie idrauliche, il nuovo motore KSD ha 3 anni di garanzia e fino a 6.000 ore di copertura.
© Emanuela Stìfano