Kohler-Lombardini: una sfida vinta con i motori KDI

Componenti 20/02/2014 -
Kohler-Lombardini: una sfida vinta con i motori KDI

Spiccata innovazione e massicci investimenti in tecnologie motoristiche di punta rivolti a sempre nuovi segmenti di mercato: questi i fattori chiave delle fasi più recenti del percorso intrapreso da Kohler-Lombardini. L’esempio probante si chiama KDI (Kohler Direct Injection), la nuova generazione di motori diesel che rappresenta l’ultima tappa nell’evoluzione del gruppo italo-americano, determinato ad espandere il proprio business oltre la tradizionale fascia di potenza fino ai 50 cavalli, con l’obiettivo di spingersi alla meta dei 100 cavalli.

 

LA RINUNCIA AL DPF E ALTRI DISPOSITIVI DI “AFTER-TREATMENT”

 Lombardini_sede

Una nuova famiglia di propulsori, progettata e realizzata tra le mura dello stabilimento di Reggio Emilia, che vanta soluzioni tecnologiche all’avanguardia per una combustione pulita ed emissioni limitate senza l’utilizzo di alcun dispositivo di after-treatment antiparticolato, garantendo al contempo performances in termini di efficienza e risparmio in consumi e costi di gestione assolutamente rimarchevoli per motori così compatti e come tali ben proporzionati alle dimensioni ridotte dei vani motori tipici dei veicoli impiegati in agricoltura e nelle costruzioni.

Ha avuto un po’ il sapore di una sfida – viene sottolineato in casa Kohler-Lombardini – la scelta di mettere a punto diesel capaci, senza avvalersi di filtro antiparticolato (Dpf) o altri sistemi di post-trattamento dei gas di scarico, di soddisfare i nuovi standard Stage IIIB-Tier IV Final in materia di emissioni, entrati in vigore dal 1°gennaio 2013 nel mondo delle macchine industriali con potenze tra i 37 e i 56 cavalli (tra 19 e 56 cavalli negli Stati Uniti).

 

IL VALORE AGGIUNTO DEI NUOVI KDI

Produzione

Ma il non facile traguardo è stato tagliato grazie al progetto sfociato nell’allestimento dell’innovativo motore KDI, forte di un avanzato sistema di iniezione common rail ad alta pressione (2000 bar), concepito ad hoc per una estrema resistenza in condizioni severe di utilizzo, corredato da sistema di parziale ricircolo dei gas di scarico (Egr) con doppia refrigerazione intermedia. E dalla combinazione di alta pressione di iniezione e particolare conformazione della camera di combustione derivano livelli di emissioni ben al di sotto dei parametri stabiliti da Epa e Unione europea, perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto.

Tutto questo significa, per i costruttori, avere l’opportunità non solo di adottare sulle macchine un motore robusto e di dimensioni contenute, ma anche di non dover gestire il processo di rigenerazione del Dpf. Per i consumatori finali, poi, gli ottimi valori di potenza e di erogazione di coppia a basso numero di giri che contraddistinguono la nuova serie KDI si traducono nella possibilità di sostituire le loro attuali motorizzazioni con propulsori di cilindrata inferiore, dai minori consumi e con prolungati intervalli di manutenzione.

 

DOPPIA CONFIGURAZIONE: INIEZIONE MECCANICA E COMMON RAIL

KDI1903M

KDI 1903M a iniezione meccanica

L’altra decisione strategica assunta da Kohler-Lombardini in fase di sviluppo della nuova gamma di motori è stata quella di guardare al più ampio spettro di applicazioni possibile. Ecco perché sono disponibili due configurazioni, grazie alla versione base con iniezione meccanica mediante pompa rotativa per rientrare nei limiti fissati dallo Stage IIIA, destinata a mercati non regolamentati o meno esigenti, che affianca quella altamente sofisticata common rail.

 

IN ATTESA DELLA VERSIONE TURBO

KDI1903TCR

KDI 1903 a iniezione elettronica

La famiglia KDI si articola quindi su unità a tre cilindri da 1,9 litri di cilindrata a iniezione elettronica (1903TCR) e meccanica (1903M) e unità a quattro cilindri da 2,5 litri, designate con le sigle 2504TCR (nella foto di apertura) e 2504M – con l’aggiunta di una versione ad iniezione meccanica turbo (KDI 2504TM) che sarà sul mercato entro giugno 2015 – coprendo un range di potenza compreso tra i 40 e i 75 cavalli. E a breve la serie si arricchirà di un nuovo più prestante modello con cilindrata di 3,4 litri che permetterà il raggiungimento dei fatidici 100 cavalli di potenza.

 

SOLUZIONI TECNICHE ALL’AVANGUARDIA

 

Tra le prerogative comuni a tutti i motori KDI common rail spicca la distribuzione a quattro valvole per cilindro (due di aspirazione e due di scarico) con alloggiamento perfettamente verticale dell’iniettore, centrato rispetto alla camera di combustione: soluzione che riesce ad ottimizzare il riempimento, l’atomizzazione del carburante e la sua miscelazione con l’ossigeno all’interno della camera di combustione. Per migliorare la risposta dei propulsori ai bassi regimi, inoltre, è prevista, in abbinamento al turbo-compressore, una valvola waste-gate a controllo elettronico. Da segnalare, infine, l’avanzata centralina del motore (Ecu), che governa i principali parametri di funzionamento, in grado di interfacciarsi con la rete di scambio dati Can-Bus presente sul veicolo.

 

GLI ACCORDI CON I COSTRUTTORI

 

Kohler_Ferrari

Nel frattempo il gruppo Kohler-Lombardini ha siglato vari accordi strategici con aziende leader mondiali nei diversi settori industriali che hanno voluto equipaggiare linee delle loro macchine con i nuovi propulsori KDI. In ambito agricolo i primi risultati tangibili erano in mostra ad Agritechnica 2013. Ad Hannover, infatti, il gruppo Bcs ha sfoggiato due trattori – l’Eos a marchio Pasquali e il Cobram 60 di Ferrari (nella foto sopra) – dotati del motore KDI 2504M.

 

JCB_KOHLER

Quanto a Jcb, dopo aver presentato due mesi prima all’RWM show di Birmingham il rinnovato telescopico Teletruk 35D 4×4, la prima macchina aziendale mossa dal nuovo diesel “Jcb by Kohler”, ha tenuto a battesimo lo scorso novembre sul palcoscenico della manifestazione tedesca i suoi nuovi modelli di pale gommate compatte (la 409 e la telescopica TM220) provvisti del motore KDI 2504TCR, montato anche sul sollevatore telescopico 525-60 della casa inglese.

 

FarmtracHeritage_Kohler

Il costruttore polacco Farmtrac, invece, ha scelto il KDI 2504TCR per un trattore “top class” come l’Heritage, mentre il tedesco Sauerburger ha lanciato i suoi nuovi sollevatori telescopici (FX-Scopic 5620) che sempre nel diesel 2504TCR realizzato da Kohler trovano un assoluto punto di forza.

SAUERBURGER

I “MAGNIFICI” QUATTRO

Modello KDI 1903M KDI 1903TCR KDI 2504M KDI 2504TCR
Cilindri  3  3  4  4
Corsa (mm)  102  102  102  102
Alesaggio (mm)  88  88  88  88
 Cilindrata(cc)  1.861  1.861  2.482  2.482
 Sistema di iniezione Pompa rotativa meccanica Common rail (2.000 bar) Pompa rotativa meccanica Common rail (2.000 bar)
 Potenza (cv/giri min) 42/2.600  56/2.600  55/2.800  74/2.600
 Coppia massima (Nm/giri min) 133/1.500  225/1.500  170/1.500  300/1.500
Emissioni Stage IIIA/Tier 4 Interim Stage IIIB/Tier 4 Final Stage IIIA/Tier 4 Interim Stage IIIB/Tier 4 Final

 

 

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