JCB sul mercato è sinonimo di efficienza e robustezza nel mondo dei sollevatori telescopici. In questo segmento la sua offerta si è evoluta nel tempo, adattandosi alle varie esigenze degli operatori, dal settore edile a quello agricolo.
OLTRE I TELESCOPICI
Nel nostro Paese, però, il marchio inglese vanta anche una lunghissima e consolidata esperienza nella divisione Agri, dedicata agli impieghi agricoli, con un’offerta altrettanto completa e stratificata.
Giuseppe Secchi, specialista di prodotto marketing della filiale italiana del brand, racconta la varietà e i punti di forza del listino JCB dedicato agli impieghi agricoli: una gamma completa di prodotti versatili, disponibili anche con allestimenti personalizzati.
LA GAMMA FASTRAC, IL MEZZO AGRICOLO PIÙ VELOCE SUL MERCATO
Fiore all’occhiello della gamma JCB per il settore Agri è il Fastrac, il mezzo agricolo più veloce sul mercato, destinato a un utilizzo che va ben oltre quello del “semplice” trattore stradale.
«L’ultima generazione del Fastrac, la serie 4000 e, da più tempo la serie 8000 (di cui le ultime versioni sono sbarcate sul mercato cinque anni fa), sono trattori ideati per il trasporto su strada, ma altrettanto efficaci e performanti anche in campo», spiega Secchi.
Il trattore ha un range di potenze comprese tra 175 cavalli (Fastrac 4160) e 330 cavalli (Fastrac 8000) ed è in grado di arrivare ad una velocità tra i 70 e gli 80 chilometri orari. Grazie alle sospensioni integrali anteriori e posteriori su tutte quattro le ruote, garantisce comfort e trazione senza eguali, con freni a disco esterni che offrono un’eccellente dissipazione del calore e prestazioni di gran lunga superiori rispetto ai sistemi a bagno d’olio presenti sui trattori convenzionali.
Completano il quadro l’esclusivo telaio totalmente saldato, progettato per garantire robustezza, stabilità e capacità di carico, il Cruise Control utilizzabile anche su strada, il sistema GPS per l’agricoltura di precisione nei campi.
Una menzione particolare, come in tutti i modelli JCB, va agli aspetti di sicurezza e performance. «Tutte le macchine dispongono di serie dell’ABS a tre canali di seconda generazione, frutto di un’esperienza ventennale che ha reso i trattori sempre più sicuri e performanti», commenta Secchi.
FASTRAC SUL CAMPO, ANCHE CON ALLESTIMENTI DEDICATI
Sono sempre più numerosi gli agricoltori che scelgono il Fastrac per le proprie attività, talvolta modificandolo con allestimenti dedicati. Di conseguenza, JCB ha potenziato la sua strategia commercialie in partnership con i suoi dealer italiani.
«La rete dei nostri concessionari ci ha consentito di mettere in mostra cinque modelli nei piazzali, che possono effettuare anche le prove presso i clienti, andando così a dimostrare tutte le potenzialità del Fastrac – ha commentato Secchi -. La serie 4000, per esempio, è un trattore da pieno campo che ara in maniera corretta come un trattore tradizionale (lavorando aratri, erpici, ecc.) ma è anche in grado di effettuare mansioni da trasporto in maniera veloce ed efficiente».
Non mancano le storie di successo e le case history vincenti: «Un nostro cliente, per esempio, usa il Fastrac sia per i lavori di erpicatura con ripper, ma anche per lavori di trasporto dentro la sua azienda, usando quindi il trattore a 360 gradi. Questo perché il comfort stradale è praticamente senza eguali per via delle quattro sospensioni, ma anche in campo le velocità di lavorazione e la trazione non sono da meno».
GAMMA TM: L’AGILITÀ DELLA PALA GOMMATA E LA CAPACITÀ DI SOLLEVAMENTO DI UN TELESCOPICO
Tra i prodotti del mondo Agri presenti nel portafoglio JCB merita poi una citazione la gamma TM di pale gommate telescopiche. Si tratta di macchine che, come ha precisato Secchi, «uniscono il meglio dei due mondi, ovvero l’agilità di una pala gommata (con telaio articolato) con la capacità di sollevamento di un movimentatore telescopico. Tanto da poterlo definire un movimentatore telescopico articolato».
In questa gamma di macchine le potenze oscillano tra i 48 kW della TM 180 e i 112 kW dell’ammiraglia TM 320S (fino a 150 cavalli), in grado di offrire grande versatilità con numerosi allestimenti e la massima manovrabilità in aree ristrette grazie a un’articolazione centrale oscillante di ±10° per un contatto a terra costante e alle quattro ruote motrici permanenti.
La gamma comprende tre modelli, di cui due già disponibili in Italia: «C’è una versione che riesce a portare fino a 25 quintali alla massima altezza con il mezzo sterzato, una macchina con portata fino a 32 quintali e un’altra con sbraccio fino a 41 ton. Quest’ultima, tuttavia, non è ancora importata in Italia a causa della struttura del mercato e della visione specifica delle aziende agricole nostrane. Una macchina di questo tipo permette, quando si allunga il braccio completamente in orizzontale, di scaricare un rimorchio dallo stesso lato».
Le caratteristiche della gamma TM la rendono adatta ad impieghi che vanno al di là del mondo agricolo: lo dimostra un comune dell’Alto Adige, a cui JCB ha recentemente fornito una pala per lavori in altezza con carichi sospesi.
«È una macchina ideale per le amministrazioni locali e per le imprese che gestiscono strade e autostrade in cerca di uno strumento polivalente, per le esigenze di movimentazione più disparate. Un aspetto in cui gioca un ruolo fondamentale anche la grande versatilità di allestimenti disponibili dai partner di JCB tra cui, per esempio, le piattaforme aeree per il sollevamento di persone (per interventi di manutenzione, ecc.)», commenta Secchi.
L’ESCAVATORE GOMMATO HIDRADIG, DAL MOLTEPLICI UTILIZZI
Nel portfolio JCB c’è poi Hydradig, l’escavatore gommato dal peso di 11 tonnellate, nato per il settore edile ma poi entrato in numerosi campi applicativi dai molteplici utilizzi. È in grado di raggiungere una velocità massima di 40 chilometri orari, con una trasmissione a regolazione continua e un motore JCB Ecomax da 81 kW.
Si tratta di un mezzo che, come spiega Secchi, porta un’innovazione nel segmento di riferimento, grazie a un motore termico che non è in torretta come di consuetudine, ma che è stato posto nel carro.
«Questa combinazione rende il baricentro della macchina particolarmente basso e porta l’altezza da terra al livello degli escavatori gommati tradizionali. Il quadro del mezzo è completato da una trasmissione idrostatica dedicata (quindi che non prende l’olio dalle pompe idrauliche come accade per le altre macchine di questo tipo) e da una pompa idraulica che serve solo ad alimentare il braccio e le altre attrezzature».
OLTRE L’EDILIZIA: DALLA PULIZIA DEI BOSCHI AGLI ALLEVAMENTI
L’escavatore Hydradig può essere usato per il settore forestale, in abbinamento a una trincia per fare la pulizia dei boschi e per la silvicoltura, ma anche nel comparto della manutenzione pubblica, per esempio per la pulizia dei fossati o degli argini dei fiumi con una benna falciante, anche grazie al punto di baricentro basso.
Gli esempi di utilizzo sono disparati: «Un nostro cliente lo utilizza con una pinza per balle di fieno che, abbinata a un semirimorchio dedicato e con gomme flotation, permette di raccogliere il fieno nel campo in maniera efficiente. Un altro, allevatore di vitelli, si è fatto costruire un agitatore per il braccio del macchinario con cui poi riesce a fare manutenzione delle stalle, nonché a pulire le vasche dei liquami e gli spazi in cui stazionano gli animali», conclude Secchi.
Fonte: JCBscarica pdf