HomeMercatiIndia: quale futuro per l’avanzata del trattore? India: quale futuro per l’avanzata del trattore? Mercati 07/03/2024 - Barbara Mengozzi Il mercato indiano delle macchine e delle attrezzature per l’agricoltura, che nel 2023 ha superato la soglia dei 13,5 miliardi di euro, continuerà a crescere a ritmo sostenuto anche nei prossimi anni. Secondo un dettagliato studio realizzato dall’Agenzia ICE e diffuso in concomitanza con Eima Agrimach – la rassegna internazionale della meccanica agricola organizzata da FICCI e FederUnacoma che si è svolta a Bangalore dal 29 febbraio al 3 marzo scorsi , nel 2032 il settore dovrebbe raggiungere un valore complessivo più che raddoppiato rispetto all’attuale portandosi a quota 29 miliardi di dollari, con un tasso di incremento annuo di poco inferiore al 9%. Leggi anche >>> Eima Agrimach India 2024: tecnologie avanzate per soddisfare un mercato dal grande potenziale CARENZA DI MANODOPERA, SUSSIDI GOVERNATIVI E AUMENTO DELLA REDDITIVITÀ DEGLI AGRICOLTORI TRA I DRIVER DELL’ESPANSIONE DELLA MECCANIZZAZIONE Più fattori hanno fatto da driver all’espansione della meccanizzazione nel subcontinente indiano, a cominciare dalla carenza di manodopera innescata dalla migrazione su larga scala dalle zone rurali a quelle urbane e da una serie di programmi per l’occupazione rurale che, come sottolinea il Report di Agenzia ICE, ha ridotto in modo significativo l’afflusso di lavoratori migranti stagionali dal Bihar e dall’UP (Uttar Pradesh) verso stati come Haryana e Punjab durante la stagione cruciale della semina e dei trapianti rendendo il ricorso alle macchine un passaggio obbligato. A fare da volano alla meccanizzazione sono stati anche gli incentivi governativi (nel Report è presente un elenco dettagliato) sotto forma di sussidi, bassi dazi sull’importazione di macchinari agricoli e programmi di finanziamento facilitato da parte del Governo indiano, il tutto abbinato alla facile disponibilità di credito offerta agli agricoltori grazie alla creazione di numerose banche e istituti di microfinanza in tutta l’India rurale. Un ulteriore aspetto da tener presente è il progressivo aumento negli ultimi anni dei livelli di reddito delle famiglie rurali che ha consentito di incrementare significativamente la spesa per la meccanizzazione agricola. Da non trascurare, infine il fenomeno dell’emersione dell’agricoltura a contratto che, stando alle previsioni, consentendo agli agricoltori di ottenere i benefici della tecnologia, della formazione e dei finanziamenti con il sostegno del contraente, darà un forte impulso al mercato delle attrezzature agricole in India. NEL 2023 VENDUTI IN INDIA 944 MILA TRATTORI (+12%) Focalizzandoci sui trattori, da sei anni a questa parte il mercato indiano è il primo al mondo per unità immatricolate e da tre le vendite unitarie nei dodici mesi superano costantemente la cifra di 900 mila unità. Dal 2021 ad oggi, inoltre, il Paese copre da solo il 40% del totale delle trattrici vendute nel mondo, un quantitativo enorme che va ricondotto anche al fatto che i trattori rappresentano per la popolazione indiana un mezzo polivalente, impiegato non solo in campo ma anche in trasporti di ogni tipo. Dati alla mano, nel 2023 (va considerato però che in India l’anno fiscale inizia il 1° aprile e termina il 31 marzo) le vendite di trattori sul mercato domestico prendendo hanno raggiunto la cifra record di 944 mila unità, in crescita del 12% rispetto al 2022 (fonte: Tractor Junction) un incremento attribuito dai media di settore sia all’aumento dei prezzi minimi di sostegno (MSP), che ha rinvigorito i redditi agricoli sia alle favorevoli condizioni climatiche, soprattutto per quel che riguarda l’andamento delle precipitazioni, senza dimenticare l’arrivo sul mercato di una serie di trattori di alta potenza che ha trovato favorevole accoglienza seppure da parte di un’utenza di nicchia. A MAHINDRA & MAHINDRA LA LEADERSHIP, CON OLTRE IL 40% DEL MERCATO DOMESTICO Di questo exploit hanno beneficato pressoché tutti i principali produttori attivi in India, con in testa a tutti Mahindra & Mahindra che ha rafforzato la propria leadership di mercato sfiorando le 390 mila unità vendute (337.052 nel FY 22) e aggiudicandosi un marker share del 41,21 (+1,19%.) Alle sue spalle Tafe Group, con 169.750 unità e una quota di mercato del 17,97%, seguita da Sonalika Tractors con 116.000 unità e il 14,78% di market share, Escorts Kubota (Famtrac, Powertrac e Digitrac). Chiude il quintetto di punta John Deere. EXPORT IN LEGGERA CONTRAZIONE Se si aggiungono ai trattori collocati sul mercato nazionale quelli commercializzati all’estero, nel 2023, secondo i dati forniti da Tractor and Mechanization Association (TMA), l’associazione che raggruppa i costruttori indiani di trattori, l’India ha venduto complessivamente 1.011.697 trattori, in leggero calo rispetto all’anno precedente (1.043.911 unità vendute nel 2022). Una flessione di cui è responsabile l’export e che viene attribuita ai disordini politici in atto in Iran, Ucraina, Israele e Russia. LE CONSEGUENZE DELLA PROLUNGATA SICCITÀ SI STANNO FACENDO SENTIRE Previsioni meno brillanti vengono formulate per il 2024 ormai prossimo alla conclusione. L’inversione di tendenza rispetto al trend fino a quel momento sostenuto del mercato ha iniziato a manifestarsi negli ultimi quattro mesi del 2023, in quello che solitamente rappresenta invece un periodo di punta durante il quale gli agricoltori raccolgono le colture kharif – vale a dire quelle che vengono coltivate nel periodo dei monsoni, tra giugno e agosto, come il riso, il mais e la soia – e si preparano a seminare per la stagione successiva. Nel mese di ottobre 2023 le vendite di trattori in India sono scese del 5%, attestandosi a 117.714 unità contro le 123.526 dello stesso mese dell’anno precedente e, dopo la boccata di ossigeno di novembre, durante il quale è stato registrato un aumento del 6,81%, a dicembre il mercato ha subito un’ulteriore contrazione, questa volte a due cifre (-19,24%) scendendo a 44.735 unità (55.390 nel 2022). Il trend negativo è proseguito nei primi mesi del 2024 con la flessione del 14,94% registrata a gennaio e quella dell’11% relativa al mese di febbraio. FLESSIONE DELLE VENDITE DI TRATTORI DEL 4% NEI PRIMI NOVE MESI DELL’ANNO FINANZIARIO 2024 The Economic Times, il quotidiano indiano di argomento economico-finanziario a più alta tiratura, riferisce che durante i primi nove mesi dell’anno finanziario in corso (FY24), le vendite di trattori in India hanno registrato un calo complessivo del 4% rispetto allo stesso periodo anno precedente, con flessioni ancora più accentuate negli stati cruciali delle regioni occidentali e meridionali del Paese (-36% nel Telangana, -33% nel Maharashtra, -21% nel Karnataka e -4% nel Madhya Pradesh, il secondo mercato di trattori in termini di volume dopo l’Uttar Pradesh. Un crollo del mercato, dopo il boom del 2023, che viene attribuito a condizioni meteorologiche irregolari e precipitazioni insufficienti, che hanno influito negativamente sulle produzioni e, di conseguenza, sui redditi agricoli, determinando il rinvio o l’annullamento dei piani di acquisto di trattori da parte degli agricoltori dai quali provengono circa i tre quarti della domanda complessiva di trattori. Inoltre, secondo la Central Water Commission, la diminuzione dei livelli dei serbatoi idrici, in calo del 18% rispetto all’anno precedente e del 5% al di sotto della media decennale, ha contribuito al sentimento di incertezza prevalente. UN RALLENTAMENTO CHE NON PREOCCUPA PIÙ DI TANTO Stando a quanto dichiarato in un’intervista al quotidiano finanziario Mint da Rajesh Jejurikar, Executive Director, Auto & Farm equipment Sectors at Mahindra & Mahindra, il Gruppo indiano prevede in chiusura dell’anno fiscale 24 un calo delle vendite di trattori del 5%, con un tonfo di circa il 10% nel quarto trimestre. Una situazione che non sembra però preoccupare più di tanto l’amministratore delegato del gruppo che ha commentato: «Dopo aver raggiunto negli ultimi tre anni i volumi migliori di sempre, il mercato dei trattori sta invertendo la tendenza ma non consideriamo il calo delle vendite come una manifestazione di disagio da parte del mondo rurale. Se si guarda al settore da una prospettiva a lungo termine, l’economia rurale è ancora in buona forma». Considerazioni analoghe vengono fatte in casa Escorts Kubota, che ha dichiarato di aspettarsi nel 2024 una contrazione del mercato dei trattori del 6-7% rispetto all’anno fiscale 23, quando appunto l’industria ha registrato i suoi migliori volumi di vendita di sempre. «Nel complesso l’anno finirà con circa 890.000-895.000 unità vendute. Si tratta di una base elevata, ma sarà comunque il secondo anno di vendite più alto per il settore», ha affermato Neeraj Mehra, responsabile delle vendite Farmtrac e Powertrac presso Escorts Kubota. UNO SCENARIO CHE CI RIPORTA AL 2019 D’altra parte, già qualche anno fa, per l’esattezza nel 2019, il subcontinente indiano aveva denunciato un calo delle vendite di trattori: fenomeno che era stato attribuito dagli analisti locali ad un assestamento fisiologico del mercato dopo la formidabile performance del 2018 e che non avrebbe pregiudicato in alcun modo (è così è stato) le brillanti potenzialità del mercato indiano negli anni a venire. Sta di fatto che ci troviamo in presenza di analogie tra la crisi agraria che a fine 2018 e durante la primavera 2019 aveva portato nelle piazze migliaia di agricoltori indiani, frustrati dalla progressiva diminuzione dei prezzi al consumo dei prodotti agricoli e dagli effetti negativi sui redditi rurali delle politiche anti-inflazione, e lo scenario attuale. Così come sta accadendo nei vari Stati europei Europa, teatro di accesi scontri tra i singoli Governi e gli agricoltori, anche in India è tornata ad esplodere la protesta dei rappresentanti del mondo rurale scesi nuovamente in piazza per ottenere dal Governo i cosiddetti prezzi minimi di sostegno, ossia le tariffe prestabilite alle quali il governo federale acquista i prodotti dagli agricoltori, e che servono a proteggere l’attività di questi ultimi dalle fluttuazioni del mercato. IN GIOCO LA RIELEZIONE DEL PRIMO MINISTRO MODI Proprio in questi giorni le proteste degli agricoltori stanno vivendo un’escalation con una marcia diretta verso la capitale New Delhi e poiché gli agricoltori indiani costituiscono un blocco elettorale molto influente, oltre a contribuire per circa il 15 per cento al PIL della nazione, c’è chi è pronto a scommettere sul fatto che il primo ministro indiano Narendra Modi, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali che si terranno tra aprile e maggio e che dovrebbero assegnargli un terzo mandato, farà di tutto per assecondare il più possibile le loro richieste. © Barbara Mengozzi macchine agricole | Trattori