Il top della meccanizzazione tra i filari per bollicine di eccellenza

News 14/04/2014 -
Il top della meccanizzazione tra i filari per bollicine di eccellenza

Qualità totale, carica innovativa, eccellenza del made in Italy: coefficienti che fanno la differenza e sono in grado di decretare il sicuro prestigio di realtà aziendali dedite a percorsi produttivi diversi, come quelli che portano alla realizzazione di trattori e di spumanti, ma legate da una sorta di affinità elettive derivanti dalla condivisione degli stessi valori.

 

UNA CONSOLIDATA PARTNERSHIP

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Normale, dunque, il fatto che in quel di Verona, durante l’ultima edizione di Fieragricola, l’area riservata a McCormick non fosse soltanto destinata a fare sfoggio dei trattori serie X7 e della nuova serie X6, recente frutto della avanzata tecnologia che da sempre caratterizza il global brand del gruppo Argo Tractors, ma ospitasse anche un corner firmato Ferrari, la gloriosa casa spumantistica trentina madre delle bollicine “mito” in Italia degli ultimi decenni, dove i visitatori hanno potuto gustare un calice del brioso e appagante metodo classico Trentodoc.

Una simpatica iniziativa per ribadire il consolidato rapporto di collaborazione che unisce i due marchi, concretizzato innanzitutto nella nutrita flotta di 14 mezzi McCormick che vengono impiegati da anni nella gestione dei vigneti Ferrari, a conferma di come l’altissimo livello dei rossi di casa Argo Tractors anche nel segmento degli specializzati abbia saputo soddisfare le sofisticate esigenze qualitative di un big del panorama enologico nazionale.

 

DUE FAMIGLIE ITALIANE

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Alberto Morra (a sinistra), CdA Argo Tractors, e Marcello Lunelli, vicepresidente Cantine Ferrari

Del resto, in comune queste due brillanti realtà hanno davvero tanto, a partire dalla loro fisionomia di aziende familiari, mantenuta con convinzione all’insegna di un profondo legame con il territorio del Belpaese. Oggi infatti è la famiglia Morra, di origini piemontesi, a tenere le redini dell’importante polo trattoristico di Fabbrico cui fa capo l’illustre marchio McCormick, forte di una storia iniziata nel 1847 a Chicago con l’apertura del primo stabilimento operata da Cyrus Hall McCormick  per produrre il modello di mietitrice meccanica da lui stesso inventato nel 1831.

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Era così avviata una lunga avventura imprenditoriale sfociata nella attuale ampia e diversificata gamma di trattori McCormick, sintesi ottimale di elevati contenuti tecnologici, efficienza ed estetica ricca di appeal, studiata per rispondere con puntualità alle varie specificità del territorio nazionale.

 

FERRARI, L’IMPERO DELLE BOLLICINE

CANTINA

Al timone della celebre maison sinonimo del miglior brindisi tricolore troviamo invece la famiglia Lunelli, impegnata nella continua ricerca dei massimi traguardi vitivinicoli fin dal 1952, quando Bruno Lunelli, valente imprenditore trentino innamorato della sua terra e dei suoi vini, acquistò con enormi sacrifici la cantina fondata mezzo secolo prima da Giulio Ferrari, allora una piccola realtà produttiva da meno di diecimila bottiglie annuali ma con un grande marchio, intuendone l’eccellente potenziale.

E l’irresistibile ascesa del Ferrari gli ha dato ragione: adesso dalla cantina dei nipoti di Bruno Lunelli escono ogni anno milioni di bottiglie di spumante di alta qualità, portando nel mondo le bollicine Trentodoc a simbolo dello stile di vita italiano, e la gamma annovera anche grandi rossi ottenuti dalle vigne delle Tenute Lunelli in Toscana e in Umbria.

Ma le scommesse dei Lunelli non conoscono sosta, vedi, tra quelle più recenti, la creazione in edizione limitata della nuova etichetta Giulio Ferrari Collezione, elegante e longevo cru che conferma la naturale vocazione del Trentino all produzione di metodo classico di vaglia.

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E vedi, da ultimo, l’acquisizione da parte del Gruppo Lunelli del 50% di Bisol, storica cantina di Valdobbiadene da sempre griffe di punta del Prosecco Superiore, così da rafforzare la propria leadership nel pianeta delle bollicine.

 

LO STRETTO LEGAME CON IL TERRITORIO

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Due grandi famiglie italiane, dunque, alla guida di due gruppi flessibili e inclini all’innovazione, che hanno voluto tener fede alla loro vocazione territoriale facendo di questa scelta, oltre che un fattore di orgoglio, una precisa strategia produttiva e commerciale per distinguersi sul mercato e sfruttando appieno a tal fine le potenzialità della tecnologia in vista della massima qualità del prodotto.

Ed essendo ormai un dogma il fatto che la qualità di un vino nasce tra i filari, grazie alla attenta coltivazione delle uve, le pregiate bollicine Ferrari non potevano trovare alleati più validi dei trattori McCormick, al top delle prestazioni e dell’affidabilita, per ricevere già nel vigneto le cure migliori supportate da una ottimale meccanizzazione.

 

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