HomeMacchineHattat Traktör: dalla Turchia con lo Stage V trampolino per l’Europa Hattat Traktör: dalla Turchia con lo Stage V trampolino per l’Europa Macchine , Trattori 28/03/2023 - Barbara Mengozzi Conferma le proprie mire espansionistiche sul mercato del Vecchio Continente Hattat Traktör, e lo fa con una partecipazione all’ultima edizione dell’Eima ricca delle sue ultime novità trattoristiche pensate in chiave europea, a partire dalle nuove motorizzazioni Stage V di FPT International. Una strategia che rappresenta un fondamentale tassello per gli ambiziosi obiettivi di crescita a livello globale nel mirino di Hattat Traktör, tra i più importanti produttori di trattori della Turchia e realtà dotata di una struttura decisamente rilevante sotto molteplici aspetti. IL MEGA SITO PRODUTTIVO DI HATTAT HOLDING UBICATO A CERKEZKOY, UNO DEI PIÙ GRANDI DELLA TURCHIA, CON 22 ETTARI DI SUPERFICIE COPERTA Affiliata di Hattat Holding – una delle maggiori società turche attiva dal 1973 nei settori dell’industria automobilistica e delle macchine edili, oltre che in quello energetico, immobiliare e minerario, con l’apporto di 3.500 dipendenti – Hattat Traktör vede la luce nel 1998 e le attività di ricerca e sviluppo per la produzione di trattori locali prendono il via nel 2002 nel moderno e super-attrezzato sito produttivo di Hattat Holding, uno dei più grandi della Turchia, insediato a Çerkezköy, Tekirdag, forte di una superficie coperta di 22 ettari e di 50 ettari di ulteriore area di produzione all’aperto (con spazio anche per un hotel, campi da tennis, centro benessere, eliporto, pista di prova per trattori e persino una moschea). 2007: VENGONO LANCIATI I PRIMI TRATTORI A MARCHIO HATTAT PER I MERCATI GLOBALI Vengono nel frattempo avviate dalla compagnia turca relazioni con molti big mondiali tra i costruttori di trattori, ma i traguardi ai quali guardava Hattat Traktör andavano ben oltre le partnership con altri produttori, tanto che il 2007 segna la data del lancio dei primi trattori a marchio Hattat per i mercati globali. UNA POTENZIALITÀ DI PRODUZIONE E ASSEMBLAGGIO DI 22.500 TRATTORI ALL’ANNO PER LO LO STABILIMENTO DI HATTAT TRAKTÖR Molto favorevole l’accoglienza riservata in tempi piuttosto brevi all’estero a questi trattori made in Turkey, ergonomici, compatti, connotati da una buona dose di tecnologia e bassi consumi, con potenze comprese tra 50 e 120 cavalli, nati appunto nel grande complesso produttivo di Çerkezköy che ospita lo stabilimento dove, con l’impiego di più di 350 dipendenti, di cui 55 ingegneri, vengono prodotti e assemblati, oltre che scrupolosamente testati, i trattori Hattat (reputato uno dei più moderni reparti di assemblaggio e verniciatura del Paese). Uno stabilimento in grado di produrre 60 trattori al giorno e attrezzato per assemblare fino a 22.500 trattori all’anno. Un notevole potenziale produttivo dunque per Hattat Traktör, che nel 2023 ha programmato la produzione di 8000 unità. TUTTI I COMPONENTI STRATEGICI DEI TRATTORI PRODOTTI INTERNAMENTE AL GRUPPO HATTAT Accanto a quello di Hattat Traktör nel sito produttivo di Çerkezköy sono presenti anche altri undici stabilimenti (inclusa una fonderia per blocchi motore, assali, frizioni, scatole della trasmissione e coppe dell’olio) di Hema Industries, consociata del gruppo Hattat specializzata nella realizzazione di componenti. Il che comporta il grande vantaggio per i trattori Hattat di adottare tutti componenti strategici – vedi tra gli altri, le trasmissioni, le parti idrauliche, gli ingranaggi, gli assali, il differenziale, le cabine – completamente prodotti a Çerkezköy internamente al gruppo Hattat. EXPORT IN OLTRE 85 PAESI IN QUATTRO CONTINENTI, CON REALI PROSPETTIVE DI ULTERIORE ESPANSIONE A LIVELLO GLOBALE Realtà già dotata di importante valenza internazionale, Hattat Traktör esporta in oltre 85 paesi in quattro continenti e l’obiettivo di raggiungere un ruolo di player di primo piano a livello globale (quello a lungo termine punta a vedere la casa costruttrice turca figurare tra i primi dieci produttori al mondo di trattori) è considerato realistico dai responsabili della compagnia. A supportare le ambizioni, infatti, contribuisce una serie di carte vincenti, dall’enorme potenzialità produttiva a una gamma di modelli diversificata per le esigenze delle diverse aree mondiali, da una rete distributiva estera sempre più forte e strutturata a servizi post-vendita decisamente efficienti. Leggi anche >>> Turchia: export da record per le macchine agricole, e l’Eima lo conferma LO STAGE V PER L’EUROPA: IN MOSTRA AD EIMA 2022 TRE NUOVE SERIE DI TRATTORI ALIMENTATI DA QUATTRO CILINDRI FPT CON TECNOLOGIA COMMON RAIL CONFORMI ALLE NORMATIVE EUROPEE DI EMISSIONAMENTO Principali mercati di riferimento per i trattori di ultima generazione del costruttore turco, poi, il Nordamerica e soprattutto, come detto, l’Europa, dove i trattori a marchio Hattat Stage V possono ben aspirare, a detta dei vertici di Hattat Traktör, a conquistarsi sempre più consistenti fette di mercato. Di qui la presentazione in anteprima in occasione di Eima 2022 dei primi modelli della casa turca alimentati da motori FPT Stage V a quattro cilindri con tecnologia Common Rail: propulsori brillanti e al contempo efficienti e parsimoniosi nei consumi di carburante (il risparmio nei consumi, nota il costruttore, va calcolato nell’ordine del 20 per cento rispetto ai trattori di precedente generazione). In mostra dunque a Bologna presso lo stand di Hattat Traktör, aggiornati nei contenuti ed anche nella cifra stilistica moderna e piacevole, i compatti trattori della serie C3000, con potenze da 58 a 75 cavalli, gli specializzati vigneto e frutteto della serie B3000, da 58 a 102 cavalli, e gli utility della serie T4000, eroganti potenze comprese tra i 68 e i 122 cavalli (in produzione dall’inizio di quest’anno, le loro consegne sono previste durante il 2023 in Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Slovenia, Austria, Polonia, Ungheria e anche in Italia, dove è in allestimento la rete di vendita). I COMPATTI DELLA SERIE C3000, DA 58 A 75 CAVALLI A muovere i compatti della gamma C3000 – C3055, C3065 e C3085 (nella foto sopra), proposti con Roll bar posteriore o con cabina – è un quattro cilindri FPT F28 da 2,8 litri, che opera in sinergia con una trasmissione sincronizzata che offre 12 rapporti in avanti ed altrettanti in retromarcia e consente una velocità massima di 37 chilometri orari. A due velocità (540-540E), poi, la presa di forza posteriore di tipo indipendente, mentre l’impianto idraulico fornisce 45 litri al minuto al servizio di sei distributori e del sollevatore posteriore dalla portata di 3.000 chilogrammi. GLI SPECIALIZZATI VIGNETO E FRUTTETO SERIE B3000, DA 58 A 102 CAVALLI Quanto agli specializzati serie B3000, B3055, B3065, B3085 (nella foto sopra), B3095 e B3105 (nella foto sotto), adottano lo stesso propulsore alloggiato sotto i cofani della serie compatta e presentano uguali caratteristiche a livello di trasmissione, presa di forza e impianto idraulico. I due modelli più potenti della gamma, inoltre, possono disporre di una presa di forza anteriore da 1.000 giri al minuto e di un numero massimo di otto distributori. GLI UTILITY DELLA SERIE T4000, SEI MODELLI CON POTENZE CHE VANNO DAI 68 FINO AI 122 CAVALLI DEL T4125 Due invece le motorizzazioni Stage V offerte sui sei modelli della nuova serie utility T4000 (sul mercato dal 2015 senza mai superare finora lo standard di emissionamento Stage III): l’unità FPT F28 sui T4075, T4085, T4095, T4105 (nella foto sopra fotografato lo scorso marzo alla fiera turca Konya Agriculture Fair) e il quattro cilindri FPT F36 da 3.395 centimetri cubi Common Rail sul T4115 e sul top di gamma T4125 da 122 cavalli (modello esposto all’Eima, nelle due foto sotto). NUOVO DESIGN DEL COFANO E NUOVA TRASMISSIONE 24+24 CON POWERSHUTTLE E DUE RAPPORTI POWERSHIFT PRESENTE SUI DUE MODELLI MAGGIORI A contraddistinguere l’ammiraglia della serie T4000, oltre al rinnovato stile con il nuovo design del cofano presente sull’intera gamma, la nuova trasmissione (condivisa con l’altro modello più potente, il T4115) da 24 rapporti in avanzamento e 24 in retro, con powershuttle e due rapporti powershift, che raggiunge una velocità massima di 40 chilometri orari (stessa velocità consentita dalle versioni di trasmissione da 12 AV + 12 RM e 24 AV + 24 RM che equipaggiano i modelli di minore potenza). Ulteriori prerogative del top di gamma sono poi rappresentate da un impianto idraulico con portata da 80 litri al minuto, da una presa di forza posteriore dotata di frizione indipendente con due velocità (540/540E), da una presa di forza anteriore opzionale e da una capacità di sollevamento posteriore pari a 5.500 chilogrammi. A completare il quadro, il bloccaggio del differenziale elettroidraulico, un impianto frenante ad alte prestazioni, una frizione elettronica ed una confortevole cabina climatizzata con display digitale. TRA I FUTURI PROGETTI, INCREMENTO DELLE POTENZE, DUE NUOVI CAMBI POWERSHIFT E UNA TRASMISSIONE CVT REALIZZATA INTERNAMENTE AL GRUPPO HATTAT Molto poi si prospetta per il domani grazie all’intensa attività portata avanti in seno al reparto Ricerca e Sviluppo della compagnia turca in vista del raggiungimento dei propri obiettivi strategici di crescita. A tal fine viene ritenuto determinante offrire ai mercati modelli a marchio Hattat con potenze superiori ai 122 cavalli e a questo proposito si sta lavorando alla messa a punto di una gamma di trattori rientranti in una fascia di potenza superiore ai 175 cavalli. Interessanti novità si preannunciano, in particolare, sul fronte trasmissioni:il dipartimento R&S di Hema Industries ha infatti recentemente sviluppato un cambio powershift a tre stadi (32 + 32) per un modello di trattore a sei cilindri da 150 cavalli e un powershift a quattro stadi (36 + 36) per un modello esacilindrico da 175 cavalli (entrambi i cambi, è stato riferito, hanno già superato tutti i test interni con successo e hanno ricevuto tutte le certificazioni necessarie). Sempre in ambito driveline, inoltre, tra i progetti in corso si segnala quello volto alla realizzazione interna ad Hema di una trasmissione CVT. E, spingendosi ancora oltre nel futuro, forse non è poi così lontano il giorno dell’arrivo del primo trattore Hattat a propulsione elettrica. © Barbara Mengozzi Hattat Traktör