Lo scorso 27 marzo tra Fiom-Cgil, i rappresentanti dell’Rsu aziendale, di Confindustria e della Goldoni spa (dal 2015 parte di Arbos Group) – l’AD Andrea Bedosti, il direttore delle Risorse umane Luca Bellomia, il direttore industriale Luca Martinelli, il direttore di stabilimento Daniele Cavallini, la responsabile delle Risorse umane Alessandra Lugli e Paola Reguzzoni, amministrazione del personale – è stato firmato l’accordo per il rinnovo del Contratto integrativo aziendale, con il quale il gruppo Arbos onora l’impegno preso con i dipendenti sin dalla sottoscrizione del piano di risanamento aziendale per il salvataggio della casa costruttrice di Migliarina di Carpi.
UNA TRATTATIVA DURATA OLTRE UN ANNO
L’accordo è giunto al termine di una trattativa durata oltre un anno, nel corso della quale si è evidenziata la totale assenza di scioperi e altre forme di protesta, grazie anche alla grande responsabilità dimostrata dalle forze sindacali coinvolte, consapevoli della fase critica attraversata dall’azienda.
DA UN IMPORTANTE PASSATO A UN FUTURO DI GRANDE RILANCIO
Un risultato che rafforza l’immagine di un‘azienda fondata su un importante passato rivendicato con orgoglio dai tanti dipendenti che hanno vissuto la precedente gestione e che oggi proseguono la corsa, grazie alla determinazione e alla tenacia messe in campo dall’attuale management, determinato a centrare obiettivi di innovazione e rilancio in termini sia di prodotto sia di sistema azienda.
L’accordo per il rinnovo del Contratto integrativo Goldoni, definito sotto forma di ipotesi lo scorso 14 marzo con i rappresentanti Rsu dei dipendenti – Emanuele Sologni, Daniele Scaltriti e Riccardo Scappi – e delle Organizzazioni sindacali nelle persone di Cesare Pizzolla, segretario provinciale Fiom-Cgil, e Angelo dalle Ave, Fiom-Cgil Carpi, e approvato lo scorso 19 marzo all’unanimità dei lavoratori attivi alla Goldoni spa., è pertanto dallo scorso 27 marzo reso definitivo ed effettivo.
IL MIGLIOR ACCORDO POSSIBILE
«Abbiamo siglato il migliore accordo possibile alla luce della lunga storia sindacale Goldoni – ha commentato il direttore delle Risorse umane Luca Bellomia che ha condotto le trattative con tutto lo staff delle Risorse Umane, della direzione industriale e in coordinamento con l’AD e l’azionista cinese –. È stata molto apprezzata la disponibilità dimostrata dalle rappresentanze sindacali e confermata dalla totalità dei dipendenti: segno tangibile della volontà di superare alcune posizioni anacronistiche e di consentire all’azienda, grazie a una posizione unitaria, di muoversi senza forzature alla velocità richiesta dal mercato».
«Cambiare è faticoso ma possibile – ha proseguito Bellomia sottolineando l’importanza di un’azionista cinese che continua a credere e investire nel progetto –. Ci aspetta un futuro tutto da conquistare giorno per giorno».
AVANTI TUTTA!
Nel 2017 hanno preso il via insieme a un ambizioso piano di investimenti (circa 8 milioni di euro), le nuove assunzioni e le stabilizzazioni dei rapporti di lavoro a termine cui si aggiungono, allargando lo sguardo all’intero Gruppo, il completo rinnovamento della gamma prodotto: le attrezzature MaterMacc, l’intera gamma Goldoni e l’offerta da pieno campo Arbos che ha visto l’entrata in produzione della nuova serie 5000 e il recente lancio al Fima di Saragozza della Serie 7000, ammiraglia del Gruppo.
CONSISTENTI INVESTIMENTI PER IL RINNOVAMENTO DELLA GAMMA PRODOTTO E DELLE STRUTTURE
Ma non basta, agli investimenti in termini di prodotto si aggiungono quelli strutturali che hanno visto l’inaugurazione del nuovo Engineering Center Arbos ed il rinnovo dello stabilimento ripensato in logica Lean Factory.
Il nuovo stabilimento che si avvantaggia di due nuove linee di montaggio – trasmissioni e trattori – ma anche di un nuovo magazzino (nella foto sotto) ampliato e ridefinito nei processi logistici, è quindi in grado di supportare l’aumento della capacità produttiva e l’upgrade qualitativo che caratterizza la gamma prodotto del gruppo Arbos.
SI PUNTA A 200 MILIONI DI EURO DI FATTURATO NEL 2020
Tra le pietre già posate a testimonianza dei numerosi risultati raggiunti dal dal Gruppo – con un obiettivo di fatturato pari a 200 milioni di euro nel 2020 – ricordiamo la nomination del trattore Q110 a finalista del Tractor of the Year 2017, l’assegnazione del Premio Novità Tecniche al dispositivo R.E.D., Recovery Energy Depressure in occasione di Eima 2016, l’assegnazione nel 2017 del Red Dot Award al trattore Arbos 5130 e quella del Premio Novità Tecniche FIMA 2018 all’innovativo distributore di semina Magicsem 3D.
I PUNTI CHIAVE DELL’ACCORDO
L’accordo innanzitutto conferma il Piano di investimenti previsto per impianti e logistica, macchine utensili, nuove linee di assemblaggio e nuovi prodotti (è in corso il completo rinnovamento della gamma prodotto), in continuità con gli obiettivi del Gruppo che ha dimostrato in diverse occasioni di far seguire alle parole i fatti.
UN UNICO DOCUMENTO DI FACILE CONSULTAZIONE
La contrattazione storica Goldoni è stata rivista ed aggiornata e risulta ora riassunta in un unico documento di facile consultazione. Oltre ai punti confermati relativi alla tutela e stabilizzazione dell’occupazione, le condizioni salariali, le normative per i turnisti e lo schema avanzato di relazioni industriali, si unificano con decorrenza aprile 2018 sotto la voce mensile Ria (Retribuzione integrativa aziendale) la sommatoria delle precedenti voci salariali fisse, del premio di produzione e del terzo elemento.
L’INTRODUZIONE DI UN PREMIO VARIABILE DI RISULTATO
L’accordo istituisce poi un Premio variabile di risultato per gli anni 2018 e 2019 per un importo massimo di 460 euro lordi collegato agli indicatori di redditività (Ebitda) e qualità/efficienza, convertibile in “welfare aziendale” per scelta del dipendente (che in questo caso beneficia di un premio incrementato al valore di 600 euro netti).
«L’introduzione di un nuovo premio variabile a titolo di incentivo al miglioramento, nonostante gli alti costi strutturali e i risultati economici non ancora all’altezza del potenziale, è una chiara scommessa positiva sulle nostre persone», ha commentato il direttore delle Risorse umane.
NOVITÀ RELATIVE ALL’ORARIO DI LAVORO
Sono poi state aggiornate le indennità per gli operatori addetti alle linee di montaggio, verniciatura e finitura ed introdotte importanti novità per quanto riguarda l’orario di lavoro: viene recepito con alcuni correttivi lo schema di orario multiperiodale regolamentato dal Ccnl metalmeccanico, rendendolo più vantaggioso per il personale interessato alla stagionalità della produzione attraverso un incremento delle maggiorazioni al 20 per cento per le ore di flessibilità effettuate da lunedì a venerdì e al 40 per cento per quelle effettuate il sabato.
Ogni quattro mesi è prevista una verifica congiunta sulla reale applicazione degli incrementi e riduzioni di orario previste (ferie, permessi, flessibilità e banca ore della quale si incentiva l’utilizzo rispetto allo straordinario).
MASSIMA ATTENZIONE AL BENESSERE DEI LAVORATORI
Viene inoltre istituito un Comitato paritetico finalizzato ad analizzare e proporre misure per migliorare il benessere dei lavoratori attraverso il sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alle analisi sui mancati infortuni, alla definizione di soluzioni finalizzate a facilitare la permanenza del personale con ridotta capacità lavorativa, dei Par solidali e altre misure volte a migliorare il benessere di lavoratori e lavoratrici.
Estesa poi la possibilità di accedere alle anticipazioni del Tfr lasciato in azienda.
La regolamentazione del capitolo Appalti è coerente con la scelta forte del management di non utilizzarli per speculare al ribasso sul costo del lavoro, attraverso discutibili cooperative o altre soluzioni contrattuali creative, ma come soluzioni per il miglioramento della efficienza e miglior servizio. Viene pertanto istituita una soglia minima di compenso per le attività accessorie alla produzione e la garanzia di rispetto integrale del Patto regionale per il lavoro, oltre ad una clausola di salvaguardia sociale.
Fonte: Goldoni