Il Quasar 90 di Goldoni, uno dei trattori specialistici più apprezzati per compattezza, prestazioni e versatilità, si presenta al pubblico in una nuova veste caratterizzata dall’aggiunta del marchio Q+. Con questa versione 2013 il costruttore di Carpi ha introdotto alcune significative migliorie, mantenendo però invariato il punto di forza di questo mezzo che consiste nella capacità di combinare in un’unica macchina i pregi dei trattori specialistici, degli isodiametrici e dei cingolati, tanto da giustificare pienamente lo slogan “il trattore che si crede un cingolo”.
Una prerogativa resa possibile dalla struttura del telaio, dalla distribuzione dei pesi equamente ripartiti tra i due assali, dalle ruote di dimensioni “quasi” uguali, e dal baricentro basso che assicurano altresì una grande stabilità anche in forte pendenza (fino al 78 per cento).
Motore – Il motore è il VM D 754 TE3, un 4 cilindri in linea da 2.970 centimetri cubi di cilindrata a iniezione diretta con turbocompressore che sviluppa 83 cavalli di potenza massima a 2.600 giri ed offre una coppia massima di 26,7 chilogrammi a 1.400 giri con riserva del 18%. È emissionato Stage IIIA/Tier 3 con ricircolo dei gas di scarico di tipo interno.
Serbatoio carburante – Capacità massima di 60 litri.
Trasmissione – Doppia modalità per la trasmissione: 8 marce in avanti e 8 in retromarcia con inversore sincronizzato oppure 16 marce in avanti e 8 in retro grazie al dispositivo Dual Power che riduce del 20 per cento le velocità in avanti. In questo caso la retromarcia si imposta tramite una terza posizione sulla leva delle gamme. Bloccaggio differenziale posteriore a comando elettroidraulico, differenziale anteriore a sbloccaggio automatico di tipo “no spin”.
Sterzo – Di tipo idrostatico con valvola “load sensing”, angolo massimo di sterzata 55 gradi. L’assale anteriore “made in Goldoni” al 100% offre un raggio di sterzata di 2,9 metri.
Presa di forza – Posteriore indipendente a due velocità 540 e 750 e sincronizzata al cambio. Opzionale la 1.000 in sostituzione della 750. Su richiesta la Pto frontale a innesto elettromagnetico e il sollevatore anteriore da 1.400 chili, più tre distributori a due vie.
Impianto idraulico e sollevatore – l’impianto idraulico si avvale di una pompa ad ingranaggi da 43 litri al minuto che serve lo sterzo idrostatico, tre distributori posteriori e il sollevatore meccanico a posizione e sforzo controllati in grado di sollevare fino 2.400 chili.
Freni – Freni a dischi multipli in bagno d’olio e innesto smultaneo della trazione anteriore.
Cabina – La sicurezza e la comodità di guida sono garantite dalla piattaforma integrale montati su 4 ammortizzatori elastici per isolare il conducente dalle virazioni. Disponibili tre tipologie di cabine: GL6 standard con un altezza complessiva da terra di 2,14 metri (nella foto qui sotto), SGI low profile con altezza da terra di 1,84 metri (nella foto d’apertura) e super ribassata con altezza da terra di 1,74 metri, queste ultime due con vetro curvato anteriore e portiere tutto vetro a garanzia di un’ampia visibilità.
Design– Il design è stato parzialmente rivisto e sono state apportate delle modifiche ai fianchetti laterali.
Pesi e misure – Nella “versione bassa”(nella foto qui sotto) l’altezza al cofano di 270 millimetri (contro 350), unita ad un profilo filante e ribassato, rende il Quasar adatto a lavorare sotto i tendoni più bassi ed in coltivazioni, quali ad esempio quella del kiwi, dove è necessaria una posizione di guida molto vicina a terra.
