HomeCome eravamoGli speciali della serie 66 Gli speciali della serie 66 Come eravamo 16/04/2013 - meccagri Nel 1985 Fiatagri procede al rinnovo dei suoi trattori “speciali”, cioè ruotati specializzati per operare in ambiente ristretto come il vigneto, il frutteto e l’oliveto. Le realizzazioni precedenti, frutto anche dell’esperienza Agrifull, sebbene fossero considerate buone macchine, non erano organizzate in una gamma articolata e completa. La base di partenza per i nuovi speciali fu la serie 66, che prestava motori e trasmissioni con nuovi riduttori epicicloidali e assali specifici. Tre le versioni: vigneto, con larghezza massima attorno al metro, frutteto larghi da 1,2 a 1,4 metri, e L.P., Low Profile o profilo basso, ultima invenzione di Fiatagri. Gli LP erano larghi come un trattore convenzionale, ma bassi al cofano e ai parafanghi, per accedere sotto i vigneti a tendone, o infilarsi nei frutteti e uliveti. Le caratteristiche dei motori, delle trasmissioni e dei sollevatori degli speciali erano le stesse della serie 66: motori 3 e 4 cilindri aspirati serie 8000, cambio base 12+4 con 4 marce e 3 gamme in avanti, superriduttore o inversore a richiesta, sollevatore con rilevazione dello sforzo ai bracci inferiori con barra di flessione. Nel 1990 gli speciali 66 furono sostituiti dalla serie 76, e due anni dopo dalla 86, che resistette fino al 1997, quando arrivarono i TNF New Holland. Vigneti Modello Potenza CV N° cilindri Cilindrata centimetri cubi Peso kg Produzione Inizio Fine 45-66 V 45 3 2.710 1.530 1985 1990 55-66 V 55 3 2.710 1.530 1985 1990 Frutteti Modello Potenza CV N° cilindri Cilindrata centimetri cubi Peso kg Produzione Inizio Fine 55-66 F 55 3 2.710 1.665 1985 1990 60-66 F 60 3 2.931 2.135 1985 1990 70-66 F 70 4 3.613 2.255 1985 1990 80-66 F 80 4 3.908 2.350 1986 1990 Fonte: “Fiat Trattori dal 1919 a oggi”, Giorgio Nada Editore 2008 Fiatagri | speciali 66