Dopo aver subito nel 2022 una flessione corrispondente a oltre 4.000 unità, il mercato trattoristico tedesco ha manifestato nel corso del 2023 una sostanziale stabilità che, stando alle cifre rese note dalla Vdma (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau), la principale associazione dei costruttori tedeschi nel campo dell’industria meccanica, l’ha portato a chiudere l’anno con 30.336 trattori immatricolati, a fronte dei 30.360 del 2022 (-0,1%), che si riducono a 24.011 unità considerando solo le macchine sopra i 51 cavalli.
PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO AL SECONDO POSTO IN EUROPA, ALEL SPALLE DELLA FRANCIA
Esaminando il trend degli ultimi cinque anni, siamo ancora lontani dai 34.472 trattori immatricolati nel 2021, anno del boom, ma i dati di vendita si confermano comunque superiori a quelli del 2018 chiuso con 27.670 unità.
Ne consegue però che, viste le ottime performance del mercato francese, forte di 41.554 trattori immatricolati secondo i dati forniti da Axema – seppure riconducibili non tanto a una espansione della domanda, quanto all’evasione degli ordini rimasti in arretrato nel 2022 – per il terzo anno consecutivo la Germania deve accontentarsi del secondo posto in Europa alle spalle della Francia in termini di unità immatricolate.
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INCREMENTO SIGNIFICATIVO PER LA FASCIA DI POTENZA SOPRA I 150 CAVALLI
Tornando alle vendite nel 2023 la ripartizione per fasce di potenza evidenzia la flessione più consistente per il segmento da 51 a 100 cavalli, che ha perso il 7,9%, seguito da quello sotto i 50 cavalli, in calo del 4,0%. Più contenuta la perdita a carico della fascia da 101 a 150 cavalli (-2,4%) mentre il segmento sopra i 150 cavalli ha guadagnato il 7,7 per cento raggiungendo quota 12.702 unità, di cui 2.023 (+51,5%%) sopra i 300 cavalli.
FENDT SORPASSA JOHN DEERE IN TESTA ALLA TOP TEN DEI BRAND
Per quanto riguarda il posizionamento dei marchi, assistiamo a un cambiamento al vertice della classifica con Fendt che si riprende lo scettro sottrattole nel 2021 da John Deere (e mantenuto da quest’ultima nel 2022), confermandosi al primo post della Top Ten con 6.140 trattori collocati complessivamente sul mercato, vale a dire 821 unità in più rispetto all’anno precedente.
La Casa di Marktoberdorf conquista così una quota di mercato del 20,2% (era il 17,6% nel 2022). Da tener presente però che se si considerano i dati ufficiali da 51 CV in su, i trattori Fendt, che partono da una potenza di 79 CV, hanno addirittura una quota di mercato del 25,6%. Ciò significa, evidenzia con soddisfazione il costruttore tedesco, che con questo criterio di valutazione un trattore su quattro immatricolato nel 2023 recava il marchio Fendt.
John Deere deve pertanto accontentarsi del secondo gradino del podio con 5.899 trattori immatricolati, vale a dire 526 trattori in meno rispetto al 2022, che comportano anche una riduzione della market share, scesa dal 21,2% al 19,5%.
VENDITE IN CRESCITA PER DEUTZ-FAHR, SALDA AL TERZO POSTO, PERDE DUE POSIZIONI CASE IH/STEYR
In terza posizione troviamo Deutz-Fahr, che, oltre a confermare per il terzo anno consecutivo la sua presenza sul gradino più basso del podio, è riuscita ad incrementare le vendite collocando sul mercato 2.483 trattori (erano 2.381 nel 2022) corrispondenti a una quota di mercato dell’8,2%.
Alle spalle del costruttore di Lauingen si insedia Claas, che sfila il quarto posto a Case IH/Steyr, scesa da 2.138 a 1.792 trattori immatricolati, mettendo a segno una buona performance con 2.092 trattori immatricolati (erano 1.983 nel 2022) e una quota di mercato del 6,9% (+0,4%).
SALI E SCENDI DEGLI ALTRI MARCHI
Risale dal sesto al quinto posto della Top Ten Kubota con 1.978 trattori immatricolati e una quota di mercato del 6,5% lasciandosi alle spalle, come anticipato, Case IH/Steyr. Mantiene il settimo posto New Holland, seppure in contrazione, con 1.578 unità (42 in meno rispetto al 2022). Segue Valtra, protagonista di una brillante escalation che l’ha portata da 1.119 a 1.378 unità e dal decimo all’ottavo posto. Scende pertanto di un posto, seppure in leggera crescita (59 unità in più rispetto al 2022), Massey Ferguson con 1.359 trattori immatricolati e chiude la Top Ten Solis, in discesa con 1.304 unità a fronte delle 1.383 del 2022.
INDUSTRIA COSTRUTTRICE A GONFIE VELE
Nonostante il mercato dei trattori non abbia dato segni di particolare vitalità lo scorso anno in Germania, l’industria tedesca di settore non può certo lamentarsi. L’ottima salute dell’industria nazionale produttrice di macchine per l’agricoltura è stata evidenziata da Tobias Erhard (nella foto sotto), Managing Director di Vdma Landtechnik, durante la preview di Agritechnica dello scorso anno. Erhard ha fatto presente come nel corso del primo semestre 2023 i costruttori tedeschi di trattori e macchine agricole e di trattori siano riusciti ad aumentare il loro fatturato con tassi di crescita a doppia cifra fino a sfiorare i 6 miliardi di euro complessivi, con la prospettiva di raggiungere a fine anno un valore 12 miliardi di euro (dato da confermare).
Le aziende erano arrivate in primavera ad avere un portafoglio ordini per i successivi sette mesi, uno dei massimi storici, e anche la crisi dei materiali che aveva messo in seria difficoltà il settore si stava progressivamente risolvendo. A fare da volano al boom delle vendite l’elevata liquidità che comporta la propensione ad investimenti e innovazioni da parte di agricoltori e contoterzisti.
LA GEOGRAFIA DELL’EXPORT STA CAMBIANDO VOLTO
Un trend che, com’è noto, è andato via via modificandosi nell’ultima parte del 2023 inducendo a una certa cautela nell’elaborazione delle previsioni per l’anno in corso. «Tuttavia non dobbiamo dimenticare quanto sia stata solida la situazione dei redditi degli agricoltori negli ultimi tempi – ha puntualizzato Ehrhard –. Sebbene siano probabili segnali di rallentamento rispetto al livello massimo dell’anno in corso, non è al momento prevedibile un vero e proprio trend negativo».
Di certo, come sottolineato da Vdma, a livello dei mercati internazionali si sta assistendo a una riorganizzazione della geografia delle esportazioni di macchine e trattori agricoli, da attribuire almeno in parte alle conseguenze del conflitto russo-ucraino in corso.
MASSIMA ATTENZIONE AI MERCATI SUDAMERICANI E ALL’EVOLVERSI DEI NEGOZIATI UE-MERCOSUR
«Le esportazioni di macchine agricole europee verso gli Stati Uniti, ma anche quelle destinate ai paesi dell’America del Sud e del Sud-Est asiatico hanno recentemente acquisito notevole importanza – ha affermato Ehrhard –. Ciò sta anche contribuendo ad attutire l’attuale movimento laterale dell’economia del settore in alcuni mercati tradizionali dell’Europa occidentale, almeno in alcune aree».
In particolare, sempre secondo il Managing Director di Vdma Landtechnik, il potenziale futuro dei Paesi del Sud America viene giudicato immenso. «Nonostante tutti gli attriti che ancora esistono – ha detto – dobbiamo lavorare per diventare molto più presenti nel sud del doppio continente». Si giustifica così la grande attenzione rivolta dall’associazione industriale ai negoziati in corso sull’accordo commerciale tra Unione europea e Paesi Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay).
© Barbara Mengozzi
Fonti: Fendt, Profi, top agrar, Vdma