Intervista a Fabio Rigon, Vice Presidente Commercial Operations EMEA di FPT Industrial
Non un’unica strada in vista dell’ambizioso traguardo delle emissioni zero ma un percorso diversificato per arrivare a poter proporre ai costruttori di macchine e attrezzature agricole una scelta completa di soluzioni di propulsione miste, adatte a veicoli di qualsiasi dimensione e in grado di coniugare efficienza e sostenibilità.
APPROCCIO ORIENTATO ALLA MODULARITÀ E A MOLTEPLICI SOLUZIONI DI ALIMENTAZIONE
È così che FPT Industrial intende la transizione energetica, all’insegna di modularità, multi-power, multi-applicazione e multi-fuel, che si traducono, come abbiamo potuto vedere recentemente anche all’Eima, in un’offerta composita nella quale rientrano motori Stage V e PowerPack, sistemi di propulsione ibridi e a biometano, nonché nuovi pacchi batteria specifici e tecnologicamente avanzati per l’off-road.
«La transizione dal diesel a fonti di energia alternative non avverrà allo stesso tempo per tutte le applicazioni – ci spiega Fabio Rigon (nella foto sopra), Vice Presidente Commercial Operations di FPT Industrial EMEA –. Attualmente, ad esempio, stiamo assistendo a una transizione molto forte verso l’elettrico per quel che riguarda il settore delle Passenger Car, ma è un dato di fatto che per i trattori il processo sarà più lento perché alcune loro caratteristiche specifiche ne impediscono, almeno nell’immediato, l’elettrificazione al 100% e pertanto la transizione dovrà essere dilazionata nel tempo. Ecco perché un motorista come FPT Industrial deve portare avanti più strategie in parallelo al diesel, prevedendo anche l’inserimento al suo interno di nuove tecnologie».
F28 HYBRID: GRANDI POTENZIALITÀ PER L’IBRIDO NEL SEGMENTO DI BASSA POTENZA
Si è arrivati così allo sviluppo dell’F28 Hybrid per applicazioni agricole, un efficiente sistema di propulsione ibrida che sfrutta un motore diesel accoppiato a un volano elettrico, associando prestazioni elevate a un basso consumo di carburante in un pacchetto compatto. «Crediamo molto nell’ibrido sul segmento di bassa potenza – fa presente Rigon – perché ci permette di raggiungere attraverso degli ausili elettrici le stesse performance che avremmo ottenuto con motori di potenza più elevata». È quindi naturale guardare all’F28 Hybrid come al probabile capostipite di una assai più nutrita gamma di soluzioni ibride basate su unità termiche tradizionali o a gas.
In questo caso il motore termico è costituito da un propulsore a quattro cilindri in linea che sviluppa una potenza massima di 75 CV, mentre il motore elettrico operante a 48 Volt aggiunge altri 27 CV di potenza continua e 40 CV di picco. Grazie al suo layout integrato, l’F28 Hybrid è ideale come soluzione plug-and-play in sostituzione delle versioni diesel più grandi, oltre ad ottimizzare l’impiego degli attrezzi agricoli elettrici, garantendo una maggior efficienza grazie alla compattezza del motore a all’ottimizzazione dei punti di accoppiamento.
F28 STAGE V, L’INNOVAZIONE NEI SISTEMI DI POST TRATTAMENTO CON UNA COMPATTEZZA SENZA RIVALI
Poiché il diesel almeno per diversi anni non scomparirà ma manterrà il ruolo di “backbone” in materia di propulsioni, FPT Industrial sta compiendo un grosso lavoro anche per quel che riguarda la messa a punto di sistemi di post trattamento all’avanguardia in abbinamento all’endotermico, in vista anche dei nuovi emissionamenti Euro 7 e Stage VI per l’off-road.
Ma fermandoci al presente e alle soluzioni Stage V, è senz’altro motivo di grande soddisfazione per FPT Industrial l’accoglienza riservata dagli OEM all’F28 Stage V, scelto per i loro trattori non solo dai marchi di CNH Industrial ma anche da Carraro Tractors, da Valtra e dalla turca Hattat. «Si tratta di un propulsore estremamente compatto, che sta nell’envelope di un motore da 2,8 litri ma offre le prestazioni di un tipico 3,4 litri – sottolinea Rigon –. Siamo stati in grado di costruirlo con queste caratteristiche mettendo a frutto la grandissima esperienza maturata nel settore auto che ci ha permesso di ridurre al minimo l’inter-board, ovvero lo spazio tra i cilindri, arrivando ad ottenere una soluzione completamente pre-assemblata, che integra modulo di raffreddamento, filtro dell’aria e sistema di post-trattamento (ATS) più compatto della categoria».
N67 NATURAL GAS, PER UN’AGRICOLTURA A ZERO EMISSIONI NETTE DI CO2
Fedele, poi, all’approccio multi-fuel, FPT Industrial, che è stata pioniera nell’uso del biometano, si conferma oggi all’avanguardia nella tecnologia a gas naturale per le applicazioni off-road, con soluzioni personalizzate espressamente progettate per le macchine agricole. In primo piano tra queste il 6 cilindri N67 NG, cuore del New Holland T6 Methane Power da 180 cavalli e ora anche del nuovissimo prototipo T7 Methane Power LNG da 270 cavalli.
«In termini di potenza, coppia, durata e intervalli di manutenzione – sintetizza Rigon – l’N67 NG offre prestazioni analoghe a quelle della versione diesel, garantendo lo stesso livello di efficienza e guidabilità in campo e riducendo nel contempo l’impronta di carbonio delle operazioni agricole».
L’IDROGENO, UNA GRANDE PROMESSA MA DEVE ESSERE “VERDE”
Né poteva mancare da parte di FPT Industrial l’attenzione verso l’idrogeno, confermata dalla presentazione in anteprima all’IAA Transportation 2022 di Hannover, il principale salone mondiale dell’industria dei trasporti, dell’XC13, un innovativo motore single-base multi-carburante progettato in diverse versioni – dal diesel al gas naturale (compreso il biometano) fino all’idrogeno e ai combustibili rinnovabili – per consentire la massima standardizzazione dei componenti e una facile integrazione nel prodotto finale.
A breve distanza dal lancio all’IAA, FPT Industrial ha presentato a Vipiteno (BZ) la prima applicazione del nuovo concept di motore a combustione di idrogeno XC13 nell’ambito di una collaborazione con Prinoth, leader mondiale nella produzione di battipista e veicoli cingolati. LEITWOLF h2Motion, il primo battipista cingolato a idrogeno al mondo, è alimentato dall’FPT Industrial XC13 a sei cilindri da 13 litri nella versione a idrogeno, con potenza di 460 CV (338 kW) e coppia di 2.000 Nm. L’idrogeno è stoccato in cinque serbatoi montati sul retro del veicolo, per un’autonomia di funzionamento stimata superiore a tre ore.
«L’idrogeno risente di un grosso limite dato dal fatto che richiede grandi quantitativi di energia proveniente da combustibili fossili per portarlo allo stato gassoso – evidenzia Rigon –. Un impiego diffuso per l’alimentazione dei motori sarà possibile soltanto quando verrà prodotto da fonti rinnovabili e solo a quel punto si potrà fare il salto di qualità».
DALLA COLLABORAZIONE CON MICROVAST IL PACCO BATTERIA eBS 42
Completano la variegata offerta propulsiva di FPT Industrial le soluzioni elettrificate che, come è stato illustrato lo scorso ottobre a Torino, in occasione dell’inaugurazione del nuovo stabilimento ePowertrain del marchio, comprendono gli assali elettrici eAxle, i motori centrali integrati (Central Drive) e i pacchi batteria.
Se per quel che riguarda quest’ultimo prodotto le applicazioni agricole sono già realtà e l’ha dimostrato il prototipo di pacco batteria eBS 42, realizzato da FPT Industrial in collaborazione con Microvast, che, grazie all’ottima densità energetica e all’elevato livello di flessibilità offerto dalla sua configurazione multipack, può essere installato su vari tipi di macchine agricole, per soddisfare i vari profili di utilizzo e le diverse esigenze operative, un discorso diverso va fatto per gli assali elettrificati.
ATTREZZATURE AGRICOLE FULL ELECTRIC VERSO UN SEMPRE PIÙ LARGO IMPIEGO
«Gli assali elettrici che produciamo oggi sono tutti destinati a veicoli e un loro impiego in campo agricolo in questa fase lo vedo futuribile – puntualizza Rigon –. Per quel che concerne l’ambito agricolo, vedo, invece, molto più probabile l’utilizzo di implement elettrici, più efficienti e al tempo stesso più sostenibili di quelli idraulici. Ed è esattamente la direzioni verso la quale ci portano le soluzioni propulsive ibride».
CONNETTIVITÀ AVANZATA, FINO ALLA MANUTENZIONE PREDITTIVA
Per finire, un cenno a quello che rappresenta uno dei cavalli di battaglia di FPT Industrial, la connettività. «Oggi abbiamo circa 88mila mezzi connessi, di cui 45mila agricoli, e sempre più clienti sono interessati alla nostra telematica – conclude Rigon –. Un dongle Bluetooth connesso alla presa di diagnosi del motore consente alla FPT Industrial Control Room di monitorare a distanza il propulsore ovunque si trovi, 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno, evidenziando tempestivamente la presenza di eventuali problemi ma anche spingendosi oltre. Grazie infatti a sofisticati algoritmi predittivi, a breve sarà possibile venire a conoscenza di potenziali guasti ancor prima che questi si verifichino riducendo sensibilmente i costi degli interventi».
© Barbara Mengozzi
Nella foto di apertura lo stand di FPT Industrial a Eima 2022