Il 2013 è stato per Fendt un anno da ricordare: le vendite hanno raggiunto i 17.837 trattori facendo registrare un balzo in avanti del 20% (3.249 unità) rispetto all’anno precedente, reso possibile dalla stabilità del mercato e dai nuovi ed efficienti impianti di produzione.
NEL 2014 PREVISTA UNA LEGGERA FLESSIONE
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Cifre record che non sarà possibile replicare nel 2014. Come ha fatto presente Peter-Josef Paffen (nella foto d’apertura e in quella sotto con Martin Richenhagen, presidente e Ceo di Agco), vice president e brand director di Fendt Eame, nel corso della Agco/Fendt Press Conference 2014, considerando la recessione di mercato, per l’anno in corso è prevista infatti una leggera flessione nelle vendite di trattori.
Ma sarà solo una “breve pausa”, poiché il management del brand tedesco, sulla base delle stime sempre assai positive per quel che riguarda il futuro dell’agricoltura, prevede a medio termine una vendita annua di 20.000 trattori. Si tratta quindi di stabilizzare l’elevata quota di mercato raggiunta in Europa per poi aumentarla nei prossimi anni.
IL POTENZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI
Una politica di mantenimento, in sostanza, che procede lungo direttrici ben definite. La prima riguarda la crescita degli investimenti, a cominciare da quelli in ricerca e sviluppo (nella foto sopra) che dovrebbero raggiungere quest’anno i 67 milioni di euro (5 milioni di euro in più rispetto al 2013), con ulteriori incrementi nei prossimi anni.
Basti dire che a Marktoberdorf oggi sono oltre 400 gli ingegneri che lavorano nel centro di ricerca e sviluppo per trattori e trince.
Sempre nell’anno corrente sono previsti 74 milioni di euro per investimenti in tutti i reparti e le sedi aziendali. Verrà realizzato, tra l’altro, un nuovo centro di training tecnico per ottimizzare la preparazione della rete di vendita.
LA STRATEGIA DI PRODOTTO
Sul fronte della strategia di prodotto, l’obiettivo di Fendt, come ha illustrato Paffen (nella foto sopra), è quello di disporre di un’offerta completa di macchine principali di classe premium per contoterzisti e aziende agricole professionali. Un programma che, per quanto riguarda i trattori, troverà prossimamente con il lancio del nuovo 1000 Vario (vedi link) un ulteriore tassello grazie al quale il range di potenza disponibile si allargherà da 70 a 500 cavalli.
Grande attenzione anche alle potenze più basse «nell’ottica di poter disporre di modelli di base un po’ più economici ma comunque in grado di permettere alla clientela di entrare nel segmento professionale». Né va trascurato l’ottimo supporto fornito da altri prodotti del Gruppo che vengono offerti come integrazione per tutte le tipologie di macchine agricole.
LA STRATEGIA DI VENDITA
«Con misure mirate di marketing e vendite continueremo con coerenza ad alimentare la nostra ambizione di crescita», ha dichiarato Paffen. L’obiettivo è quello di poter disporre di partner di vendita professionali e finanziariamente forti, in grado di conquistare ulteriori clienti per Fendt grazie alla loro convincente competenza tecnologica.
Una rete distributiva forte in grado di permettere al brand tedesco di incrementare la propria quota di esportazione che, per i trattori, è stata del 62% nel 2013, ovvero ovvero due punti percentuali più alta dell’anno precedente. «Siamo nella giusta direzione – ha chiarito Paffen – perché in futuro avremo bisogno di maggiori quantitativi e quote di mercato sui mercati d’esportazione. Sono loro la chiave del nostro obiettivo a medio termine di 20.000 trattori».
Nessun mistero, dunque, sulle mire espansionistiche di Fendt nel Nord America. «Nello sviluppo dei prodotti ci orientiamo completamente ai requisiti dei mercati nordamericani – ha spiegato Paffen –. Un esempio è il 1000 Vario (nella foto sopra): un trattore che soddisfa senza compromessi le esigenze del mercato mondiale, di quello nazionale tedesco e dell’Europa occidentale e orientale. Il primo vero e proprio trattore internazionale del settore».
Altrettanto importante per i piani di crescita del brand tedesco il mercato dell’Europa orientale destinato a riprendersi non appena la situazione politica si placherà e stabilizzerà. Anche la regione Apac (Asia/Pacifico) presenta ulteriori opportunità, così come il mercato cinese che si sta lentamente evolvendo anche verso prodotti high-tech.
E, infine, l’Africa, dove Fendt ha inviato quest’anno 32 trattori (in Algeria) mentre in Sud Africa compaiono i primi trattori del marchio premium di casa Agco nell’ambito di fiere e dimostrazioni.
LEADER IN GERMANIA
Su un mercato dei trattori in leggera recessione in Germania, nel 2013 Fendt è riuscita a riconquistare il primo posto con 6.261 nuove immatricolazioni e una quota del 21,1% per i modelli a partire da 51 cavalli. «Dopo un inizio molto promettente, il mercato in Germania sì è sensibilmente smorzato in aprile e maggio 2014 e ora registra cumulativamente una leggera tendenza negativa. Tuttavia, contrariamente al trend generale, anche nel 2014 abbiamo aumentato quantitativi e quote di mercato. La lotta per le prime posizioni torna ad essere avvincente», ha fatto presente Paffen.
Nel segmento dei trattori superiori a 200 cavalli Fendt è indiscusso leader di mercato con una quota del 42,6% (da gennaio a maggio 2014).
OBIETTIVO 1.000 TRATTORI PER L’ITALIA
Il quadro delineato da Paffen vede un mercato Italia in calo e privo prospettive di crescita, a causa anche della mancanza di programmi statali che prevedano incentivi alle vendite. Ciò nonostante Fendt è riuscita ad incrementare leggermente la propria quota di mercato anche al successo riscosso dagli specializzati 200 Vario.
Un prodotto “su misura” per le esigenze della viticoltura e frutticoltura, entrambe molto diffuse nel nostro Paese, che insieme alla nuova strategia di Agco di offrire in Italia anche le mietitrebbia e le presse per balle Fendt, a partire da settembre, dovrebbe spingere il brand tedesco verso la quota di 1.000 trattori.
Barbara Mengozzi