Faresin Industries: soluzioni integrate per la zootecnia

Macchine 15/02/2017 -
Faresin Industries: soluzioni integrate per la zootecnia

«Il meglio deve ancora venire». Con questo slogan Faresin Industries ha recentemente lanciato un nuovo piano industriale che guiderà, nei prossimi cinque anni, il cammino dell’azienda. Un piano che va in due direzioni: da un lato lo sviluppo di nuovi prodotti che rispondano in modo sempre più puntuale alle necessità degli operatori, dall’altro il miglioramento costante dei servizi post-vendita in termini di qualità, tempi di risposta e metodologia.

 

PRECISION FEED MIX: QUALITÀ E PRODUTTIVITÀ AL TOP

E all’ultima edizione di Eima è stato presentato il primo risultato concreto di questa nuovo approccio: si tratta del sistema Precision Feed Mix che, basandosi sui principi della tecnica di alimentazione Precision Feeding, promette ogni giorno la preparazione di una razione omogenea e precisa, che tradotto significa la miglior resa possibile in termini di qualità e redditività.

Il sistema, frutto della filosofia di cross-engineering Faresin, prevede l’utilizzo integrato di un carro miscelatore e di un sollevatore telescopico – o di un carro semovente che svolge ambedue le funzioni carico/miscelazione – associati all’uso del sistema PoliSpecnir ­– prodotto dalla controllata IT Photonics – che permette di monitorare in tempo reale l’intera filiera alimentare del bovino, dal momento più idoneo per la raccolta degli insilati, fino alla analisi delle feci.

È chiaro che il costante monitoraggio offre una serie di preziose informazioni circa la bontà della razione; nel caso in cui si dovessero rilevare criticità, sarà più semplice aggiustare il tiro.

 

CON POLISPECNIR UNA RAZIONE SEMPRE OMOGENEA E PRECISA

Entrando nello specifico, grazie a un sistema Gps, PoliSpecnir aiuta a determinare con precisione il momento più idoneo in termini di rendimento proteico per la raccolta dei prodotti, il che naturalmente favorisce il corretto apporto nutrizionale della razione per gli animali.

In altri termini, l’esame del prodotto appena raccolto fornisce un feedback significativo sulla qualità della materia prima e sul suo valore proteico. Non solo: con PoliSpecnir l’allevatore può effettuare un controllo quantitativo e qualitativo degli ingredienti prima della loro miscelazione e non solo: PoliSpecnir, applicato in prossimità di uno scarico, permette di analizzare costantemente la qualità della miscelazione.

 

UN MONITORAGGIO COSTANTE

Ma il monitoraggio non cessa nemmeno in fase di distribuzione: è infatti possibile verificare la qualità del lavoro della macchina, verificando che tutti gli animali stiano ricevendo la giusta razione.

Terminata la fase di alimentazione, si prosegue con il controllo delle feci, il che permette di verificare l’assimilazione ai fini del rendimento.

Al di là delle novità tecnologiche, il lancio di Precision Feed Mix porta con sé un’altra importante novità: segna infatti il passaggio dall’offerta della singola macchina, a quella di soluzioni integrate per la zootecnia.

 

 

POWER BLADE, UN’ALTRA NOVITÀ NEL COMPARTO CARRI MISCELATORI

Ma nello stand di Eima la nuova macchina integrata non era l’unica novità. Sempre in tema di carri miscelatori, vi sono alcune new entry che meritano di essere menzionate, a cominciare dalla nuova lama Power Blade in Durostat – installata su tutti i carri miscelatori a coclea verticale, escluso il Twinner – che, posizionata nella parte inferiore della coclea, promette di prolungare in modo sostanziale la durabilità della stessa e, al contempo, garantisce nel tempo un flusso sempre corretto dei prodotti all’interno della vasca di miscelazione.

 

PER UNA MAGGIORE DURATA DELLA COCLEA E UNA MISCELATA PERFETTA

È da sottolineare che la Power Blade può essere sì applicata su tutte le macchine con coclea verticale (tranne il Twinner, come si diceva), siano esse stazionarie, trainate e semoventi, ma non su macchine prodotte con coclea standard. In tal caso, occorre sostituirla.

 

FRESA CON MULINO: TAGLIO NETTO E FIBRA CORTA

Altra première in casa Faresin è la fresa con mulino, installata sui semoventi come optional pensato per rispondere alla necessità di taglio netto della fibra lunga.

Fresa con mulino installata su carro miscelatore Leader Ecomode Double 2600.

 

Due i sensi di rotazione e due le serie di controlame, anteriore da sedici coltelli, posteriore da trentadue. Centoventotto i coltelli reversibili – il che significa un rullo del mulino con larghezza di 800 millimetri – ossia un insieme di accorgimenti che contribuiscono a ridurre i tempi di trinciatura, i consumi di carburante e che permettono di determinare la lunghezza della fibra su misura, fino a 2,5-3 centimetri. Non ultimo vantaggio, la riduzione dei tempi di carico.

 

NUOVO CARRO MISCELATORE TRAINATO MAGNUM PF

Faresin ha inoltre presentato il nuovo carro miscelatore trainato Magnum PF – il primo a montare la Power Blade – munito di cassone realizzato con diversi spessori a seconda delle zone e della loro funzionalità.

 

CASSONE CON DIVERSI SPESSORI

Si tratta, per l’esattezza, di acciaio S690 con spessore 8 millimetri utilizzato nella parte inferiore del cassone, in modo da conferire maggiore robustezza ed aumentare la durata della parte più soggetta a usura, e di acciaio S355 e spessore 6 millimetri impiegato nella parte superiore, al fine di diminuire il peso della macchina, con conseguente minore richiesta di potenza per il traino e, a cascata, minor consumo di carburante.

 

LE “NEW ENTRY” NEI SOLLEVATORI TELESCOPICI

Novità anche per i sollevatori telescopici, in modo particolare per quanto attiene l’ergonomia delle cabine. A Eima sono infatti stati presentati i nuovi modelli Small range – e in particolare il 6.26 (nella foto sopra) – e la nuova gamma Heavy Duty.

 

6.26, IL NUOVO MODELLO  SMALL RANGE

Per quanto riguarda “i piccoli”, la macchina è stata completamente riprogettata – ora è in grado di sollevare 2,6 tonnellate, contro le 2,5 della versione precedente – e anche il telaio è stato rivisitato: il passo è stato ridotto di 25 millimetri, mentre la lunghezza complessiva della macchina è stata diminuita di 300 millimetri.

Il che si traduce in un raggio di sterzata ridotto, che rende il modello ancora più adatto nella movimentazione in spazi ristretti. Novità anche per il motore: resta uno Yanmar, ma ora in versione 4 final da 70 cavalli di potenza.

Sostanziali i cambiamenti in cabina: con la nuova Queen Cab la visibilità è aumentata del 20 per cento rispetto alla versione precedente.

Così come per tutti i nuovi modelli, anche per il 6.26 è stata introdotta la modalità pala, che permette interessanti performance durante i lavori con la benna.

 

NUOVA GAMMA HEAVY DUTY

Per quanto attiene ai “grandi”, le novità sono soprattutto nell’impianto idraulico, ora in grado di garantire al contempo migliori prestazioni rispetto alle versioni precedenti (il tempo di ciclo di lavoro è ridotto) e riduzione dei consumi.

Un risultato possibile grazie all’implementazione del nuovo sistema idraulico per i servizi con circuito rigenerativo, che tramite una valvola sfrutta l’energia dell’olio idraulico in scarico – energia che altrimenti andrebbe persa – per velocizzare il movimento del braccio.

È nuovo anche il Boom Speed Control (BSC), ossia un sistema che, tramite un potenziometro, permette all’operatore di controllare la velocità dei movimenti del braccio: la corretta velocità nelle diverse fasi di lavoro e la massima precisione sono in questo modo garantite.

La gamma dei telescopici Faresin.

Infine, per quanto riguarda la trasmissione, ora l’operatore ha la totale gestione del lavoro, poiché può scegliere tra 4 modalità di guida – drive, eco, handling e creeper – che gli permettono di modulare la potenza a seconda dei diversi utilizzi.

 

© Emanuela Stìfano

 

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