È una brillante fase di crescita, quella vissuta da Faresin Industries nell’ultimo triennio, e si articola un po’ su tutti i fronti dell’attività dello specialista vicentino di fama mondiale nella costruzione di carri miscelatori e movimentatori telescopici.
EVOLUZIONE A TUTTO TONDO
Tenendo innanzitutto alta, come sempre da quarant’anni, la bandiera dell’innovazione, dal quartier generale di Breganze continuano ad arrivare i segni di una forte evoluzione sul piano progettuale e costruttivo: evoluzione culminata nel lancio, ad Agritechnica 2017, della nuova rivoluzionaria gamma di carri miscelatori identificata dalla sigla PF (Precision Feeding), che ha fissato nuovi standard nella precisione di preparazione dell’unifeed, e delle nuove famiglie di sollevatori telescopici.
Ma la crescita è avvenuta anche in termini strutturali, grazie ad un programma di rinnovamento e di investimenti che hanno guardato nella direzione della fabbrica 4.0, privilegiando da ultimo sia un focus sulla formazione dei quadri di produzione sia l’ottimizzazione dei processi produttivi, oggi sempre più digitalizzati e automatizzati per consentire un ulteriore sviluppo dei prodotti aziendali in chiave precision farming.
Abbinando al tutto un rafforzamento della rete commerciale mirato a garantire una risposta sempre più pronta ed efficace alle esigenze della clientela a livello globale.
Così tonificata e forte dei risultati acquisiti, Faresin Industries, senza mai abbandonare la propria distintiva visione imprenditoriale fondata sull’approccio “family business”, mantiene lo sguardo proiettato ai futuri sviluppi del settore agricolo-zootecnico, mettendo la sua carica innovativa al servizio di macchine robuste, affidabili, produttive e caratterizzate soprattutto dall’ingresso di contenuti tecnologici particolarmente evoluti, in grado di fare la differenza sul terreno della redditività e della sostenibilità ambientale.
DAL MOTORE ENDOTERMICO A QUELLO ELETTRICO
Emblematica su quest’ultimo fronte la partecipazione a Fieragricola 2020 di Faresin Industries, che affronta l’importante appuntamento fieristico ribadendo in primo luogo il proprio impegno ad accelerare la transizione dal motore endotermico a quello elettrico, già tradotta in realtà con l’introduzione, a livello pionieristico, del primo sollevatore telescopico completamente elettrico, 100 per cento made in Faresin: il modello 6.26 full electric, destinato a non rimanere solo, dal momento che dopo anni di ricerche il centro R&D della società vicentina sta sviluppando il resto della gamma per ampliare l’offerta di questa tipologia di macchina.
A Verona Faresin fornirà ai visitatori della manifestazione la possibilità di testare e apprezzare le prestazioni di questo tecnologico telescopico full electric direttamente negli spazi esterni di prova, toccandone con mano i principali vantaggi rappresentati, oltre che dalle zero emissioni, dalla particolare silenziosità di una simile soluzione, adatta a trovare impiego in molti ambiti: dalle attività in aree urbane e ambienti urbani chiusi, a quelle in serre, strutture zootecniche e colture certificate (tipo biologiche e piante officinali) fino alle operazioni nel settore minerario e in contesti ospedalieri.
Sul versante dell’autonomia di lavoro, le prestazioni già testate, viene sottolineato, confermano una durata di utilizzo di otto ore, con risultati operativi comparabili con quelli offerti dai modelli dotati di motori endotermici.
NUOVI MOTORI YANMAR E DEUTZ STAGE V: POTENZA ELEVATA E CONSUMI RIDOTTI
Restando in tema di sollevatori telescopici ad uso agricolo del gruppo vicentino, le novità loro destinate da casa Faresin in evidenza all’edizione 2020 di Fieragricola riguardano, prima di tutto, le motorizzazioni.
Nuovi, infatti, i motori Yanmar e Deutz con potenze che vanno da 51,7 a 55,4 chilowatt, omologati in Stage V della normativa sulle emissioni: propulsori che, applicati sui telescopici aziendali (sono compatibili con la gamma small e compact), assicurano una ottimale potenza abbinata a ridotti consumi di carburante, ma anche uno sfruttamento migliore del livello di coppia massimizzando efficienza e durata nel tempo.
Con l’aggiunta di una elevata stabilità operativa e di una veloce accessibilità in caso di manutenzione.
Tra le prerogative tecniche dei nuovi motori spicca infatti la loro disposizione longitudinale, come pure la tecnologia di post-trattamento dei gas di scarico basata sul ricorso al sistema DOC abbinato ad un filtro DPF, senza l’ausilio dell’AdBlue (DEF).
CABINA COMFORT PLUS, PER OTTIMIZZARE LA COMODITÀ DI GUIDA
Ulteriore new entry, già disponibile in opzione sull’intera gamma di telescopici Middle Range firmata Faresin – ma a breve anche sulle gamme di movimentatori telescopici Heavy Duty e Big – è rappresentata dalla nuova cabina Comfort Plus, deputata ad elevare ulteriormente il livello di comfort di guida, di ergonomia, di precisione di manovra e di controllo dei comandi di questi sollevatori.
Lo spazio interno a disposizione del conducente è stato incrementato e al contempo è stato aumentato l’angolo di visibilità sull’esterno, oltre a migliorare e rendere più immediata la lettura dei parametri della macchina.
Totalmente nuovo, in particolare, il bracciolo integrato nel sedile recante il joystick e i controlli del braccio del telescopico. Da segnalare inoltre l’inserimento di una tastiera Can Bus nella plancia di comando anteriore e l’inedito display da 7 pollici.
Di nuova concezione anche l’intelligente modalità di distribuzione dei principali comandi di gestione delle funzionalità essenziali del sollevatore, raggruppati in un pannello collocato alla destra del volante, facilmente leggibile e fruibile, in favore di un più intuitivo utilizzo e di una conoscenza in tempo reale dello stato delle informazioni relative alla macchina, a beneficio di una più sicura gestione del mezzo.
INNOVATIVO BRACCIOLO DI COMANDO INTEGRATO AL SEDILE
Un nuovo bracciolo di comando, esposto a Verona, è stato previsto da Faresin Industries per garantire un comfort superiore anche agli operatori al lavoro sui suoi carri miscelatori.
Si tratta di un autentico centro di controllo dotato di una strumentazione semplice e intuitiva che permette al conducente di attivare facilmente e detenere un maggior controllo delle funzioni sulla plancia di comando, posizionata su una console laterale con porta-oggetti e presa elettrica a 12 Volt.
Tra le altre caratteristiche tecniche, la sospensione del sedile attraverso due assi di regolazione per altezza e profondità e la presenza di tre potenziometri che consentono di regolare la velocità del tappeto di carico e scarico.
VASCA DI MISCELAZIONE LONG LIFE
Mettendo poi a frutto la sua pluridecennale esperienza produttiva, il brand vicentino ha sviluppato per i carri miscelatori – oggi sempre più soggetti all’usura legata al crescente livello di impiego giornaliero – una efficace soluzione mirata ad aumentare notevolmente la durata nel tempo delle parti della vasca di miscelazione maggiormente esposte all’usura, vale a dire le spirali e le pareti laterali.
Questa soluzione heavy duty, in mostra a Fieragricola, è la vasca di miscelazione a lunga durata Long Life, realizzata con acciai speciali e spessori incrementati, disponibile in opzione per tutti i carri miscelatori trainati Faresin delle serie PF1, PF2 Plus, PF3 Plus (e PF1 e PF2 semoventi) e compatibile con coclee standard o di spessore di 20 millimetri,
Composta da una fascia in acciaio inox AISI 304 con spessore di 6 millimetri e una larghezza di circa 120 millimetri, sagomata in modo da seguire il bordo esterno della spirale, Long Life, per contrastare ancora di più l’usura nei punti più critici, dispone di un ulteriore ispessimento di 1,5 millimetri, sempre in acciaio inox AISI 304, che riveste interamente il perimetro del fondo della vasca sino ad una altezza di 50 centimetri.
A conferire ancora maggiore durata provvedono poi le soluzioni che si affiancano alla dotazione opzionale Long Life: vedi, realizzati anch’essi nello stesso acciaio speciale, i set di lame Power Blade, posizionato nella parte inferiore della coclea, che assicura un taglio perfetto ed un flusso sempre corretto dei prodotti all’interno della vasca di miscelazione, e Unloading Blade, preposto al mantenimento della pulizia del fondo della vasca e all’uniforme scarico dell’unifeed.
Unitamente ad una significativa riduzione dei costi di manutenzione, le vasche Long Life, secondo le stime dei progettisti di Faresin Industries, dovrebbero garantire, a parità di utilizzo, una durata maggiorata di oltre il 40 per cento rispetto a quella offerta dalle vasche di miscelazione standard.
Faresin Industries sta infatti investendo in misura ingente in strumenti altamente hi tech, ormai indispensabili per rispondere alle più moderne necessità degli operatori della zootecnia, fissando nuovi standard nella precisione di preparazione dell’unifeed in vista dell’aumento dei parametri qualitativi e delle rese, dell’uniformità delle caratteristiche organolettiche e della tracciabilità e certificazione.
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