Dando ennesima prova della carica innovativa e della verve progettuale che le hanno meritato il rango di specialista di fama mondiale nella progettazione e costruzione di carri miscelatori e movimentatori telescopici, Faresin Industries ha schierato nel suo ricco stand allestito per Eima 2014 otto pezzi forti delle sue nuove gamme di macchine caratterizzate dall’introduzione di contenuti tecnologici evoluti e pensati in maniera specifica allo scopo di soddisfare le esigenze del comparto agricolo-zootecnico.
42 NUOVE CONFIGURAZIONE PER I TELESCOPICI
Basti dire che oggi ammontano a 42 le nuove configurazioni studiate dalla ditta vicentina per aggiornare ed implementare la propria famiglia di sollevatori telescopici.
Così ai sei modelli di dimensioni maggiori (con altezze comprese tra i 7 e gli 11 metri), declinabili in cinque configurazioni, si affiancano i tre modelli Compact, che trovano un punto forte nella nuova testa del braccio con attacco euro e ampio angolo di brandeggio a 155° e per i quali sono previsti quattro allestimenti differenti in termini di motorizzazione, trasmissione e pompa servizi.
LE INNOVATIVE TRASMISSIONI A VARIAZIONE CONTINUA VPS E VPS ELECTRONIC
Di notevole spicco, poi, i telescopici dotati della nuova trasmissione VPS-Variable Power System, soluzione a variazione continua di progettazione Bosch Rexroth da 0 a 40 chilometri orari con uno (VPS) o due gruppi (VPS electronic).
Alla rassegna bolognese Faresin ha scelto di esporre le versioni 9.30 VPS e 8.40 VPSe Top a dimostrazione delle ottime prerogative di questa linea formata da quindici modelli contraddistinti da portate comprese tra i 3.000 e i 4.000 chilogrammi, da un’altezza del braccio che va da 6 a 11 metri e da motori eroganti dai 122 ai 156 cavalli di potenza.
PRESTAZIONI OTTIMIZZATE E CONSUMI RIDOTTI
La nuova trasmissione a variazione continua VPS – in grado di garantire maggiore rapidità nello spostamento e fluidità nei movimenti coniugate ad una ottimizzazione dei consumi derivata dalla possibilità di gestire al meglio la potenza disponibile in base alla funzionalità necessaria in ogni fase di lavoro – viene proposta, come detto, anche nella variante VPSe a gestione elettronica della trazione che, interagendo con i motori Deutz Tier 4 interim ad iniezione elettronica e common rail, riesce a sfruttare sempre al massimo potenza e velocità incrementando l’efficienza delle prestazioni.
Manovre duttili e precise, inoltre, vengono assicurate dal sistema idraulico, con pompa a pistoni a cilindrata variabile e regolazione load sensing accoppiata alla trasmissione, che adatta automaticamente la portata dell’olio alla richiesta dei servizi azionati, a tutto vantaggio del risparmio di carburante e della minore usura dei componenti.
QUATTRO MODALITÀ DI CONDUZIONE
Accanto alle trasmissioni avanzate, i telescopici VPS e VPSe vantano comandi posizionati sul cruscotto in maniera logica e di immediata fruizione, tanto da consentire un facile passaggio dalla modalità di conduzione Drive (per i trasferimenti) a quella di lavoro Handling (per avere maggiore spinta sulla benna) oppure alla Creeper, particolarmente efficiente durante l’impiego di attrezzature che richiedono una specifica velocità di avanzamento indipendentemente dal regime dei giri del motore (come ad esempio la spazzatrice).
Selezionando la modalità Eco, disponibile nella versione VPSe, il consumo di carburante può effettivamente ridursi fino a un massimo del 20%, sottolineano in seno a Faresin Industries, mentre la valvola Ecofast applicata al braccio apporta importanti benefici che si traducono in alta velocità di discesa con motore al minimo, BumpLess Control per assorbire lo shock dell’arresto improvviso e funzione Slow Motion che rallenta automaticamente i movimenti in caso di preallarme-ribaltamento.
SICUREZZA ED ERGONOMIA
Ergonomica e sicura, la nuova cabina, dotata di efficace sistema di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione, offre un elevato livello di comfort e una visibilità potenziata del 20% grazie alle vetrate antiriflesso più ampie e ai fari lavoro a led anteriori e posteriori. Il display lcd multifunzione a colori e il joystick idraulico, infine, rendono più agevole e intuitivo l’intervento dell’operatore.
In mostra presso lo stand aziendale nel quartiere fieristico di Bologna anche altri due sollevatori telescopici di punta firmati Faresin Industries: il 7.45 nella configurazione GLS, provvisto di trasmissione idrostatica con cambio meccanico e impianto idraulico load sensing da 152 litri al minuto, e il “piccolo” e lesto 6.25, mosso da brillante propulsore Yanmar da 70 cavalli, capace di svolgere rapidamente e in piena sicurezza, anche in spazi limitati, tutte le operazioni di movimentazione in ambito agricolo o florovivaistico e di pulizia di stalle o pollai.
IN MOSTRA I CARRI MISCELATORI SEMOVENTI LEADER
Tre, sul fronte dei carri miscelatori semoventi, gli esemplari sfoggiati dalla società di Breganze ad Eima 2014 in rappresentanza della apprezzata serie Leader, che nelle versioni EcoMode ed Ecomix offre nuovi modelli, tutti a miscelazione verticale, dotati di valide soluzioni elettroniche in grado di migliorarne le prestazioni e il comfort operativo.
In vetrina, dunque, il nuovo agile Leader 1200 Compact, equipaggiato con motore Tier 4 Final quattro cilindri turbo intercooler common rail da 125 cavalli e con capacità di 12 metri cubi per un’altezza totale di soli 2.550 millimetri.
La linea di carri semoventi Leader Compact, infatti, è ideale per stalle di medio-piccole dimensioni con limiti in altezza e, pur nella sua compattezza ottenuta lavorando esclusivamente sul telaio, mantiene tutte le caratteristiche di punta dei modelli Standard ed Ecomix, quali l’innovativo disegno delle coclee e del cassone oppure le generose dimensioni della fresa e del canale di carico.
Nello stand Faresin, inoltre, campeggiavano, entrambi in versione Ecomode, l’imponente Leader 3000 e il Leader 2200 che, attraverso il cassone aperto, ha consentito al pubblico di mettere a confronto la coclea standard e quella in durostat con coltelli in tungsteno, a garanzia di lunga durata e taglio ottimale.
IL MODELLO TRAINATO TWINNER 1800
A completare il quadro dei carri miscelatori portati a Bologna dal brand vicentino, il modello trainato 1800 da 18 metri cubi della serie Twinner, dedicata ad allevamenti medio-grandi con razione ricca di fibra.
Realizzato interamente in acciaio S355 ad elevata resistenza e pensato per ridurre il peso a vuoto della macchina (il che consente una richiesta di potenza inferiore del 20% rispetto ad altri modelli della stessa cubatura), questo carro, grazie ai due punti di partenza della spirale della coclea “Butterfly”, è in grado di lavorare velocemente il prodotto sia in fase di carico sia in quella di scarico.
La conformazione a cono alto del cassone, poi, risulta idonea a trattenere alti volumi di miscelata, mentre la presenza di numerosi coltelli (fino a dieci per coclea) favorisce una elevata qualità del taglio.
NASCE LA ITPHOTONICS
Ma ultimamente non sono soltanto le progredite macchine che escono dal quartier generale di Breganze a testimoniare la spinta all’innovazione propria di Faresin Industries.
Il gruppo ha infatti deciso di investire in strumenti altamente tecnologici creando, in collaborazione con un pool di ricercatori dell’Università di Padova, l’azienda ITPhotonics, specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di metodi rapidi per le analisi chimiche e nutrizionali degli alimenti che sfruttano la tecnologia della spettroscopia vicino all’infrarosso e consentono di intervenire in tempo reale sui processi produttivi e di massimizzare l’assimilazione dei nutrienti da parte dell’utilizzatore finale.
ANALISI IN TEMPO REALE
Si tratta – come ha rilevato il patron della società vicentina Sante Faresin durante la recente presentazione di questa nuova impresa – di strumenti ormai indispensabili per rispondere alle nuove esigenze del mercato e dell’agricoltura moderna in termini di aumento degli standard qualitativi e delle rese, di uniformità delle caratteristiche organolettiche, di tracciabilità e di certificazione.
Lo strumento messo a punto da ITPhotonics si chiama PoliSPECNIR ed è un Nir (acronimo di Near Infra Red) in grado di effettuare analisi su molti prodotti agricoli misurandone in tempo reale l’umidità, la proteina grezza, i lipidi, la fibra, la sostanza secca, le ceneri e molto altro.
È un dispositivo leggero e portatile, così da permettere di compiere analisi direttamente in campo senza dover portare campioni in laboratorio e, al fine di trarre il massimo dal suo impiego, va installato sulle macchine agricole per misurare i parametri del prodotto, appunto in tempo reale, durante le fasi di raccolta, carico, preparazione e distribuzione, andando così a chiudere il processo dell’agricoltura di precisione.
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