Dallo scorso febbraio un gigantesco e supertecnologico trattore Deutz-Fahr, gestibile da remoto tramite computer, fa bella mostra di sé davanti all’ingresso principale del Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Una presenza decisamente insolita per la Fifth Avenue, assurda e fuori luogo, ma è proprio questo l’effetto atteso. Il Deutz-Fahr 9340 TTV Warrior, infatti, è stato scelto attentamente come icona di benvenuto alla mostra “Countryside, The Future” (La campagna, il Futuro) che il Solomon R. Guggenheim Museum di New York ha allestito in collaborazione con l’architetto e teorico olandese Rem Koolhaas e il suo studio di ricerca e design, AMO.
IL FUTURO È IN CAMPAGNA
Una mostra assolutamente singolare, per molti versi provocatoria. Rem Koolhaas – architetto, scrittore, visionario, agent provocateur – è un bastian contrario per definizione, si apprende dal comunicato stampa diffuso per l’occasione da SDF. Dopo oltre quattro decenni dedicati all’esplorazione dei contesti urbani, oggi, quando tutti gli altri pensano al futuro della città, ecco che lui ci catapulta in campagna. Questa, suggerisce, è ora il vero fulcro del cambiamento radicale.
Da qui la scelta di annunciare la mostra con la brutale e rara presenza a New York di un trattore da oltre 15 tonnellate, collocato accanto a un modulo dove, sotto la luce ottimizzata di LED apparentemente rosa, vengono coltivati circa 45 kg di pomodori alla settimana nel corso della mostra.
Queste due installazioni – impressionanti e in qualche modo intimidatorie – diventano ambasciatori ufficiali della campagna. Di fronte, Central Park, pettinato con cura e terraformato per somigliare in tutto e per tutto ad un paesaggio naturale.
UNA MOSTRA PROVOCATORIA
Rem Koolhaas desidera che gli abitanti delle città smettano di trascurare l’altro 98 per cento della superficie terrestre non urbana. Ed è per questo che i visitatori ricevono i primi assaggi della mostra dall’enorme trattore Deutz-Fahr parcheggiato all’esterno.
Il museo è attualmente chiuso, nell’ambito dei provvedimenti legati alla pandemia di Covid-19, ma i contenuti relativi alla mostra” Countryside, The Future” sono disponibili su Guggenheim.org/countryside.
Una mostra destinata ad essere oggetto di dibattito e polemiche (esattamente come nelle intenzioni dei curatori), nata da un rapporto molto stretto con le università (Harvard, Pechino, Wageningen, Nairobi).
Un progetto che ha come protagonista l’enorme trattore “Guerriero” portato nell’Upper East Side di Manhattan all’ingresso del Guggenheim Museum – sfondo molto popolare e amato per foto e selfie.
IL MONDO AGRICOLO “OLTRE IL SUO MITO”
Grande agricoltura, grandi macchine, grande energia e grandi numeri: la nuova mostra dell’architetto e teorico olandese dipinge un mondo agricolo oltre il suo mito, che guarda al futuro senza nostalgia per il passato.
Da molti anni, evidenzia la nota stampa di SDF, Deutz-Fahr, con la sua tecnologia, ha aperto la strada a questo tipo di futuro e accompagna giorno dopo giorno l’agricoltura nel suo percorso evolutivo, assecondandone sviluppi ed esigenze.
«Siamo entusiasti – conclude la nota – all’idea di essere parte di questa, letteralmente, prossima grande novità, una sorta di nuova agricoltura e genio industriale (avant-garde)».
Fonte testo e immagini: Deutz-Fahr