Deere & Company:  scioperi e crisi delle materie prime non fermano il Cervo

Mercati 02/12/2021 -
Deere & Company:  scioperi e crisi delle materie prime non fermano il Cervo

Nonostante lo sciopero di un mese e la nota mancanza di componenti, il quarto trimestre dell’anno fiscale 2021, terminato lo scorso 31 ottobre, si è rivelato per Deere & Company migliore delle attese.

 

RICAVI TOTALI A QUOTA 11,33 MILIARDI DI DOLLARI (+16%) NEL QUARTO TRIMESTRE DELL’ANNO FISCALE 2021
Deere & Company

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Cifre alla mano, il colosso statunitense delle macchine agricole ha registrato ricavi totali in aumento del 16 per cento su base annua  a 11,33 miliardi di dollari, contro le previsioni del consenso FactSet di 10,46 miliardi.

L’utile netto, a sua volta, ha raggiunto quota 1,28 miliardi di dollari (+69%) rispetto ai 757 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno, equivalente ad un utile per azione di 4,12 dollari  a fronte dei 2,39 dollari del quarto trimestre 2020, anche questo sopra le stime.

Deere & Company

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Con riferimento invece all’intero esercizio finanziario 2021, i risultati di Deere & Co. possono essere così sintetizzati: ricavi totali a quota 44,02 miliardi di dollari (+24%), utile netto a quota 5,9 miliardi di dollari (+117%) e utile per azione di 18,99 dollari (8,69 dollari nell’esercizio 2020).

 

VENDITE NETTE DI PRODUZIONE E AGRICOLTURA DI PRECISIONE IN AUMENTO DEL 23 PER CENTO

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I ricavi delle attività industriali nel quarto trimestre 2021 si collocano di poco al di sopra dei 10,2 miliardi di dollari, rispetto agli 8,6 miliardi di un anno fa (+19%).

Le vendite nette di Produzione e Agricoltura di Precisione (Production and Precision Ag) hanno raggiunto nel quarto trimestre la cifra di 4,66 miliardi di dollari, rispetto ai 3,80 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2020 (sul quale avevano pesato però le spese sostenute per garantire il mantenimento delle distanze tra i dipendenti reso necessario dall’emergenza sanitaria).

Un incremento del 23 per cento che viene principalmente ricondotto ai maggiori volumi delle spedizioni e  ai prezzi più remunerativi, parzialmente controbilanci dai più alti costi di produzione. L’utile operativo è aumentato del 34 per cento rispetto all’anno precedente.

In crescita anche le vendite nette di Piccola agricoltura & Giardinaggio a quota 2,80 miliardi di dollari (2,39 nel terzo trimestre 2020).

A loro volta le vendite legate all’edilizia e alla forestazione (Construction & Forestry) hanno raggiunto i 2,8 miliardi di dollari, +14% rispetto all’anno precedente, e l’utile operativo di questa divisione è migliorato del 38 per cento rispetto al 2020.

 

BRILLANTI PERFORMANCE NONOSTANTE I PROLUNGATI SCIOPERI E I PROBLEMI DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

«Le ottime performance di Deere nel quarto trimestre e nell’intero anno sono da ricondurre ai  nostri dipendenti, rivenditori e fornitori in tutto il mondo, che hanno contribuito a mantenere in sicurezza le nostre attività e a servire i clienti», ha affermato John C. May, presidente e CEO.

«I nostri risultati – ha precisato – riflettono la forte domanda del mercato finale e la nostra capacità di continuare a servire i clienti gestendo al contempo i problemi della catena di approvvigionamento e conducendo trattative contrattuali con il nostro sindacato più grande. La ratifica della scorsa settimana di un accordo di 6 anni con l’UAW riporta i nostri dipendenti altamente qualificati al lavoro per costruire i migliori prodotti nei nostri settori. L’accordo mostra il nostro impegno continuo a fornire salari e benefici di prim’ordine».

 

POSITIVO OUTLOOK PER IL 2022

Per l’anno fiscale 2022 Deere & Co. prevede che l’utile netto si attesti tra i 6,5 e i 7 miliardi di dollari, in rialzo del 9-17% rispetto al 2021.

«Guardando al futuro – ha aggiunto May – ci aspettiamo che la domanda di macchine agricole e da costruzione continuerà a beneficiare di fondamentali positivi, che includono i prezzi favorevoli dei raccolti,  la crescita economica e i maggiori investimenti in infrastrutture. Allo stesso tempo prevediamo che le pressioni sulla catena di approvvigionamento  continueranno a porre sfide nelle nostre industrie. Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri fornitori per affrontare questi problemi e garantire che i nostri clienti possano fornire cibo e infrastrutture essenziali in modo più redditizio e sostenibile».

 

 
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