In un mese il prezzo del gasolio agricolo è passato da 60 a 70 centesimi al litro, con un incremento del 17 per cento e con la prospettiva di aumentare nelle prossime settimane. A lanciare l’allarme è Confai Mantova, l’organizzazione di rappresentanza delle imprese agromeccaniche e agricole della provincia, che prevede ulteriori rincari a pesare sui bilanci del settore primario.
«L’aumento del costo del gasolio agricolo incide pesantemente sulle operazioni dove si riscontra il maggiore il consumo di carburante, come l’irrigazione e le operazioni di raccolta, visto che si sta ultimando la trebbiatura del grano», osserva il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali.
IMPENNATA GENERALIZZATA DEI PREZZI
Gli aumenti dei prezzi del gasolio agricolo, trainato dai rincari del greggio e del carburante alla pompa, con il picco da giugno 2019 per la benzina (1,65 euro al litro) e il diesel (1,508 euro al litro), sono solo l’ultima voce di spesa che ha conosciuto un’impennata dei prezzi. Le imprese agricole e agromeccaniche in questi ultimi mesi hanno dovuto infatti fronteggiare il boom dei prezzi di cereali e semi oleosi, che se da un lato hanno restituito dopo anni liquidità agli agricoltori, hanno messo in difficoltà gli allevatori chiamati ad acquistare prodotti per la razione alimentare.
Rincari anche per i mezzi tecnici, con l’urea granulare che è passata dai 295 euro alla tonnellata alla fine di novembre 2020 a 405 euro di inizio luglio, con un picco di 429 euro raggiunto lo scorso aprile, momento di massima richiesta in campo.
Anche l’aumento dei prezzi dell’acciaio e la difficoltà a reperire le materie prime per la realizzazione di trattori e attrezzature ha rallentato la produzione industriale di macchine agricole, facendone allo stesso tempo lievitare i costi.
Fonte: Confai Mantova