Potente, versatile, elettrica: è il claim creato da CNH per il lancio della sua nuova pala gommata compatta full-electric, proposta nelle livree di Case e New Holland rispettivamente con i modelli 12EV e W40X.
L’occasione di vederla da vicino, dopo le fortunate anteprime alle principali fiere internazionali del settore, come ConEXPO a Las Vegas e Agritechnica ad Hannover, ci è stata offerta dalla cerimonia di inaugurazione della nuova linea di produzione dove viene realizzata, presso lo stabilimento CNH di Lecce, uno dei principali centri produttivi della multinazionale italo-statunitense in Italia e nell’area Emea.
Ma prima ancora di illustrarne le specifiche tecniche, che sono oggetto di un articolo dedicato, è importante evidenziare come il nuovo prodotto, che non a caso in corso d’opera è stato battezzato ePICO, sia stato ideato, progettato e realizzato interamente all’interno di quello che, com’è stato più volte sottolineato dai vertici di CNH e dagli esponenti del mondo politico-istituzionale, si sta affermando sempre più come un polo industriale strategico per l’Europa e per il mondo, capace di coniugare la produzione e la Ricerca e Sviluppo, grazie alla presenza del Centro R&D al suo interno.
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LECCE: UN CENTRO DI ECCELLENZA CON UNA PRODUZIONE ORIENTATA PRINCIPALMENTE VERSO L’EXPORT
Nello stabilimento CNH di Lecce trovano impiego circa 1.000 dipendenti e il 97% delle macchine prodotte prende la via dell’export, in particolare vero l’Europa e in Nord America, mercati ai quali sono destinate in prevalenza anche le nuove pale gommate ‘green’. «Sono orgoglioso di avere uno stabilimento così nella nostra galassia, un centro di eccellenza dove ogni giorno circa mille persone superano se stesse – ha affermato Carlo Alberto Sisto (nella foto sopra), presidente di CNH Emea –. Il Team di Lecce rappresenta la conferma che il gioco di squadra è la chiave vincente del Gruppo, quella che tiene insieme tecnologia, capacità di visione, innovazione e senso di appartenenza».
In dettaglio, l’impianto di Lecce, che recentemente ha festeggiato 50 anni di attività. si estende su 600 mila metri quadrati e ospita 7 linee di assemblaggio (pale gommate, pale gommate compatte, terne, sollevatori telescopici e motolivellatrici) per 203 modelli, 1.118 versionji e 4.896 diverse configurazioni. I volumi di produzione sono cresciuti in modo esponenziale, segnando un aumento dell’88% tra il 2020 e il 2022, e un ulteriore 14% nel 2023, anno che ha registrato il maggior numero di macchine prodotte dalla sua fondazione: 6.500 pari al 30 per cento della produzione italiana di CNH.
Cifre che, tenendo presente anche i 3,5 miliardi di euro fatturati, sempre nel 2023, da CNH Italia – vale a dire il 16% del fatturato globale del Gruppo – hanno permesso ai brand Case Construction e New Holland di incrementare notevolmente le loro quote di mercato nazionali, europee e globali.
LA RILEVANZA STRATEGICA DEL PLANT DI LECCE NEL PANORAMA PRODUTTIVO DI CNH
Da qui il ruolo di grande rilevanza strategica che il plant di Lecce riveste nel contesto industriale di CNH. Un aspetto, insieme a quello delle origini italiane del Gruppo – nel quale sono confluite, com’è noto, Fiatagri e Fiatallis, proprietaria dello stabilimento leccese – evidenziato da Carlo Lambro (nelle foto sopra e sotto), nella sua veste di Managing Director di CNH Industrial Italia SpA (ruolo che ricopre accanto a quello di Brand President di New Holland Agriculture). «Non posso che confermare – ha dichiarato – che nell’ambito di CNH Italia Lecce è un asset strategico nel quale abbiamo investito e continueremo a investire».
Investimenti che non si sono limitati all’incremento della capacità produttiva ma hanno riguardato anche l’implementazione di importanti miglioramenti infrastrutturali e ambientali. Nel 2022, un investimento di circa 13 milioni di euro (parte del progetto Converto, cofinanziato dalla Regione Puglia) ha permesso l’installazione di un nuovo impianto di verniciatura avanzato e l’adozione di una nuova macchina per il taglio al plasma.
Il primo ha migliorato significativamente la qualità dei prodotti e ridotto il consumo di acqua del 50% nell’intero processo produttivo aziendale per promuovere una maggiore sostenibilità, mentre la nuova macchina per il taglio ha incrementato la produttività, diminuendo gli scarti e i costi di manutenzione. Inoltre, la recente adozione di un sistema fotovoltaico che copre il 40% dell’area produttiva conferma l’impegno verso la sostenibilità e l’autosufficienza energetica del sito produttivo.
INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E PRODUTTIVITÀ, I PILASTRI DELLA CRESCITA
E proprio a tal proposito, lo stabilimento di Lecce, con la realizzazione della nuova pala gommata compatta elettrica, che amplia, in qualità di terzo modello in gamma a fianco di due mini escavatori elettrici prodotti a Cesena, l’offerta di veicoli compatti a propulsione elettrica dell’azienda aprendo nuovi business e nicchie di mercato, risponde perfettamente all’impegno di CNH a investire in tecnologie per lo sviluppo di propulsioni alternative e sostenibili.
«Non abbiamo le condizioni di due anni fa, ma, grazie alla capacità sempre rinnovata di adattarci alle condizioni del mercato, stiamo tenendo duro, perché prima o poi il mercato ritorna – ha dichiarato Stefano Pampalone (nella foto sopra), CNH President Construction Segment –. La nostra strategia basata sui tre pilastri della crescita profittevole, dell’elevata qualità di prodotti e processi e del rinnovamento continuo ci permette di affrontare le sfide attuali e future. Il tutto abbinato all’impegno concreto per la sostenibilità: teniamo presente che siamo pionieri nell’elettrificazione della gamma compatta».
Sempre in tema di sostenibilità, tra gli obiettivi del Gruppo, illustrati da Sisto, figurano la riduzione entro il 2030 del 50% rispetto al 2018 delle emissioni di CO2 (nel 2023 è stato raggiunto il 35,5%), l’utilizzo del 90% di energia elettrica da fonti rinnovabili nelle sedi produttive (a fine 2023 l’impiego si attestava al 63,4%), il raggiungimento entro fine 2024 di una quota del 100% di nuovi modelli sviluppati e realizzati secondo criteri di design ecosostenibile.
IL FORTE LEGAME CON IL TERRITORIO
Uno stabilimento, infine, quello CNH di Lecce, fortemente calato nel territorio. «Questo complesso industriale è da tempo un punto di riferimento per molte aziende salentine, che beneficiano dell’indotto legato alla produzione ed è anche un polo importante a livello di occupazione», ha commentato Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
Un concetto ribadito dalla neo sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, che ha aggiunto: «È molto importante che CNH abbia instaurato rapporti con le istituzioni locali ma anche con l’Unisalento e il Politecnico di Bari, affinché anche gli studenti possano crescere e trovare il giusto inserimento nel mondo del lavoro».
© Barbara Mengozzi
Fonte immagini: CNH e Meccagri
