Trend positivo per Cnh Industrial che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con ricavi consolidati pari a 6,95 miliardi di dollari, in aumento del 2,9 per cento rispetto ai 6,75 miliardi ottenuti nello stesso periodo del 2016. A cambi costanti il fatturato sarebbe cresciuto del 4,9 per cento.
IN CRESCITA RICAVI E UTILE
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I ricavi di vendita netti delle Attività Industriali hanno raggiunto quota 6.655 milioni di dollari, in crescita del 3,2 per cento rispetto al periodo di riferimento dello scorso anno, mentre l’utile netto ha raggiunto 247 milioni di dollari (incluso un onere di 17 milioni di dollari – 11 milioni di dollari al netto dell’impatto fiscale – relativo al rimborso anticipato, nel mese di giugno 2017, del prestito obbligazionario in essere denominato “7⅞% Senior Notes due 2017”emesso da Case New Holland Industrial) a fronte dei 129 milioni di dollari contabilizzati negli stessi mesi dell’esercizio precedente.
L’utile netto adjusted è aumentato del 23 per cento a 266 milioni di dollari con un risultato diluito per azione adjusted di 0,19 dollari, in crescita del 19 per cento rispetto al secondo trimestre del 2016.
Quanto all’utile operativo delle Attività Industriali, è stato pari a 481 milioni di dollari, in incremento di 28 milioni di dollari rapportato al secondo trimestre del 2016, con un margine operativo del 7,2 per cento, in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Infine, l’indebitamento netto industriale è risultato pari a 2,1 miliardi di dollari, in linea con il 31 marzo 2017, con una generazione di flussi di cassa dalle attività industriali di oltre 400 milioni di dollari nel secondo trimestre, compensata dal pagamento di 161 milioni di dollari di dividendi agli azionisti nel mese di maggio 2017 e dall’impatto del cambio sul debito denominato in euro.
MACCHINE PER L’AGRICOLTURA: L’AMERICA LATINA FA DA TRAINO
Guardando alle singole divisioni, quella delle Macchine per l’agricoltura ha registrato ricavi di vendita netti in aumento del 3 per cento (+3,3% a cambi costanti) grazie alla forte ripresa della domanda in America Latina.
LATAM, APAC ED EMEA SU, NAFTA GIÙ
I ricavi di vendita sono aumentati anche nell’area geografica Apac (Asia-Pacifico), soprattutto per effetto di volumi positivi in Australia, e, in misura minore, nell’area Emea dove il gruppo è riuscito a compensare la debole domanda registrata nell’importante mercato francese con l’andamento positivo delle altre nazioni.
Le vendite nette sono diminuitie invece nell’area Nafta a causa di una domanda sfavorevole nelle linee di prodotto dei cereali a seme piccolo e della fienagione e foraggio.
L’utile operativo di questa divisione è stato pari a 303 milioni di dollari (301 milioni di dollari nel secondo trimestre del 2016) con un margine operativo del 10, per cento, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2016.
I volumi favorevoli in America Latina e i migliori prezzi netti in tutte le aree geografiche hanno compensato il volume e il mix negativi nell’area Nafta e l’incremento delle spese di ricerca e sviluppo.
Da segnalare, in riferimento ai quantitativi prodotti, la sovrapproduzione di trattori in vista della riduzione dell’attività nel terzo trimestre, mentre la produzione di mietitrebbie è stata mantenuta al disotto delle vendite al dettaglio con l’obiettivo di recuperare il gap nel secondo semestre e ristabilire l’equilibrio a fine anno.
RIVISTI AL RIALZO GLI OBIETTIVI 2017
Durante il primo semestre, si legge nel comunicato stampa diffuso da Cnh Industrial, le condizioni di mercato nei principali segmenti del gruppo sono state migliori di quanto originariamente previsto, nonostante i continui sforzi di ridurre le scorte dei trattori ad alta potenza per la coltura a file nell’area Nafta –, interessate da un calo della produzione del 5 per cento rispetto allo scorso anno –, la domanda debole nelle linee di prodotto della fienagione e del foraggio e la persistente debolezza del mercato finale in Francia.
Pertanto, alla luce delle performance ottenute – in linea ed anche migliori delle attese, come ha fatto presente Richard Tobin, ceo di Cnh Industrial, parlando agli analisti nella conference call che ha fatto seguito alla pubblicazione dei conti del secondo trimestre – la divisione veicoli industriali e macchine agricole del Lingotto (controllata al 27% dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann) ha deciso di portare i suoi obiettivi 2017 in termini di ricavi e di risultato per azione al limite superiore dei rispettivi intervalli, mentre ha scelto di mantenere invariato il suo obiettivo di indebitamento netto industriale.
Nello specifico i ricavi netti delle attività industriali sono attesi ora a circa 24 miliardi di dollari sull’intero anno, l’utile netto per azione rettificato dovrebbe raggiungere 0,41 dollari, stima che si confronta con l’intervallo di 0,39-0,41 dollari indicato in precedenza. a 0,41 dollari, e l’indebitamento netto industriale dovrebbe attestarsi tra 1,4 e 1,6 miliardi di dollari.
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