Risale al 1921 il primo legatore progettato e costruito da Claas per le proprie presse, che oggi hanno superato quota un milione di unità prodotte nello stabilimento francese di Metz.
UNA LUNGA TRADIZIONE ALLE SPALLE
Quasi un secolo di vita e di costante evoluzione, insomma, per l’antico brevetto di Claas (nella foto sopra il legatore del 1961), reso popolare dalle sue doti di affidabilità nella legatura senza indesiderati sprechi di spago, che adesso il costruttore tedesco ha voluto ulteriormente potenziare introducendone una ultima aggiornata versione caratterizzata da un nuovo livello di prestazioni.
E l’occasione per mettere mano a questo upgrade è stata fornita dalle due new entry nella collaudata gamma di presse a balle quadre serie Quadrant, i modelli Quadrant 4200 e 5200 (entrambi nella foto sotto), che rappresentano una delle più interessanti novità firmate Claas per la stagione 2016.
GRUPPO DI TAGLIO CON ROTO FEED, ROTO CUT E FINE CUT (SOLO PER LA QUADRANT 5200)
Frutto di una integrale riprogettazione e destinate a sostituire rispettivamente le Quadrant 2200 e 3200, le nuove big baler sono capaci di pressare balle da 1,20 metri di lunghezza per 70 centimetri di larghezza: al pari del modello di cui prende il posto (la 2200), la Quadrant 4200 viene proposta in versione Roto Feed, senza coltelli, e Roto Cut con 25 coltelli, mentre la Quadrant 5200 (come la precedente 3200), oltre che nelle varianti Roto Feed e Roto Cut, è declinata in quella Fine Cut a 51 coltelli (nella foto di apertura).
UN ULTERIORE UPGRADE PER I LEGATORI
Per entrambe l’innovazione di punta è dunque rappresentata dal loro nuovo legatore, ora indubbiamente più adatto alla superiore capacità produttiva delle presse di ultima generazione.
A tal fine Claas ne ha maggiorato la dimensione totale, ridefinendo al contempo ogni fase del processo di legatura e dotandolo di nuovi sistemi di controllo attivo dello spago – che lo mantiene teso durante il processo di pressatura delle balle in modo che si allenti solo in fase di legatura – e di ventilazione attiva per la pulizia.
Anche il design del becco del legatore e la piastra di ritenuta spago sono stati modificati allo scopo di consentire operazioni sempre affdabili anche con spaghi più lunghi, oltre che di differenti qualità.
VENTILATORI TURBO FAN CON CANALIZZAZIONE DELL’ARIA
Tornando più nel dettaglio al sistema di pulizia delle nuove big baler di Claas, alla sua costante efficacia anche nel caso di paglia fine e fragile provvedono i ventilatori Turbo Fan ad elevata capacità e funzionanti in base ad un principio di deflettori oscillanti in grado di garantire la canalizzazione e il controllo del flusso dell’aria, che soffia ad una velocità di 140 chilometri orari ed è direzionata non solo frontalmente ma anche lateralmente al legatore, che risulta così costantemente pulito e libero da ogni materiale residuo.
Al fine di agevolare la manutenzione, inoltre, il telaio del legatore non è più avvitato ma può essere sganciato, senza impiego di strumenti, facendolo roteare verso l’alto.
In vista dei lavori notturni, poi, il vano porta spago e l’area inferiore degli aghi possono essere dotati a richiesta di illuminazione a Led.
REGOLAZIONE AUTOMATICA DELLA DENSITÀ DI PRESSATURA
Nella riprogettazione delle sue nuove presse per balle quadre il costruttore tedesco ha voluto mettere l’accento anche sulla semplicità di utilizzo, grazie alla regolazione automatica della densità di pressatura (APC, Automatic Pressure Control).
Una volta selezionata da parte dell’operatore sul terminale Isobus la densità delle balle desiderata e la qualità dello spago di legatura, infatti, questo automatismo – tramite quattro sensori posizionati sul telaio principale e sui legatori – misura continuamente, adattandola ai valori preimpostati, la pressione di compattazione, consentendo sia la massima produttività per la macchina sia il massimo sfruttamento dello spago e garantendo la formazione di balle dal peso uniforme.
KCS, SEI SENSORI PER IL MONITORAGGIO DELLA LEGATURA
In alternativa ai sensori standard sui tre legatori, inoltre, per l’APC è disponibile in opzione il sistema di controllo legatore KCS (Knotter Control System) con sei sensori dell’annodatore che permettono di monitorare la qualità di legatura di ogni singolo nodo visualizzata sul terminale Communicator II (ma Claas propone in aggiunta opzionale anche la gestione di queste presse tramite tablet con la nuova App “Easy on board”).
Durante lo sviluppo della nuova Quadrant 5200, nello specifico, gli ingegneri Claas hanno concentrato l’attenzione sul comfort di guida e, soprattutto, sull’aumento della produzione e della densità delle balle, ottenendo, precisa la casa tedesca, un incremento delle prestazioni nell’ordine del 30 per cento.
CAMERA DI PRESSATURA DI 3,85 METRI DI LUNGHEZZA
La camera di pressatura, infatti, è stata allungata di 40 centimetri rispetto al modello precedente, raggiungendo così i 3,85 metri, a tutto vantaggio di una maggiore densità e regolarità delle balle.
56 CORSE PISTONE AL MINUTO
Anche la frequenza corse pistone è stata aumentata, passando a 56 colpi al minuto contro i precedenti 51, il che, in abbinamento alle 112 corse al minuto della forca, rende la Quadrant 5200 – sottolinea Claas – la pressa più veloce sul mercato.
ALIMENTAZIONE IDRAULICA DEL PICK-UP
Ma la Quadrant 5200 si segnala anche per l’opzione dell’alimentazione idraulica del pick-up.
Grazie a questa prerogativa, associata al sistema di alimentazione assistita Power Feeding System (PFS) e al rullo compensatore posteriore, la velocità di alimentazione può essere regolata e facilmente invertita, in caso di ingolfamento, direttamente dalla cabina del trattore.
Ciò significa che l’operatore può lavorare sempre alla massima potenza senza problemi, indipendentemente dalle condizioni dell’andana, e che è al contempo possibile ridurre la velocità di alimentazione per i prodotti delicati, quali erba medica, onde limitare le perdite.
TRINCIAPAGLIA SPECIAL CUT
Quanto alla Quadrant 4200, infine, la nuova pressa di Claas, oltre ad annoverare il potenziato legatore (sistemi APC e KCS compresi) ed un nuovo design, si caratterizza per la vasta scelta di attrezzature, tra le quali il trinciapaglia Special Cut montato frontalmente su entrambe le ultime nate nella famiglia di big baler realizzate dal gruppo di Harsewinkel.
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