Nonostante il persistere di elevati sussidi governativi per il rinnovo del parco macchine, anche il mercato cinese dell’agromeccanica ha dovuto fare i conti ultimamente con la crisi generalizzata del settore, innescata dai bassi prezzi dei cereali e dal conseguente ridotto potere d’acquisto degli agricoltori, che si è tradotto in una domanda debole, largamente indirizzata verso macchinari di fascia bassa. Tuttavia, stando alle recenti previsioni di Camda, acronimo di China Agricultural Machinery Distribution Association, il potente driver all’acquisto rappresentato da 24,6 miliardi di renminbi (circa 3,4 miliardi di dollari) di incentivi pubblici dovrebbe ridare “ossigeno” al comparto, già a partire dall’anno in corso, e in modo particolare ai trattori di medio-alta potenza, nonché alle macchine da raccolta e alle trapiantatrici di riso per le quali è attesa una crescita del 10 per cento anno su anno.
Fiducia nel futuro, dunque, ed era esattamente questa l’aria che si respirava a CIAME 2024, la rassegna cinese delle macchine agricole svoltasi dal 26 al 28 ottobre a Changsha, città capoluogo della provincia dello Hunan che l’ha ospitata per la prima volta. Lo conferma la presenza di circa 200mila visitatori che hanno preso parte all’evento, visitando gli stand di 2.620 espositori – un vero traguardo per la fiera – dislocati in uno spazio di 250mila metri quadrati.
Numerose le novità in mostra da parte delle aziende cinesi, che hanno presentato al pubblico macchine tecnologicamente avanzante sia nei motori, con diversi modelli a propulsione ibrida, sia nei sistemi di bordo del trattore. Protagonista della rassegna anche l’Italia, uno dei pochi Stati rappresentati ufficialmente – accanto alla presenza di singole aziende – grazie all’agenzia ICE e a FederUnacoma, che hanno organizzato una partecipazione collettiva a CIAME.
TECNOLOGIE SMART, ROBOTICA E AUTOMAZIONE IN VISTA DI MAGGIORE SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE
Capitale di una provincia dalla lunga tradizione agricola e ricca di imprese operanti nel settore delle macchine e attrezzature, Changsha ha inaugurato, dunque, il nuovo corso di CIAME con un’edizione da record che verrà ricordata per la centralità di temi quali nuove tecnologie e sostenibilità. La digitalizzazione dell’agricoltura è stata esplorata attraverso le più recenti innovazioni quali l’Intelligenza Artificiale (IA), l’Internet of Things (IoT) e la raccolta e analisi di dati di grandi dimensioni, tutti strumenti necessari per rendere il settore primario più efficiente in un’ottica di produzione elevata e di riduzione degli sprechi.
Il tema delle kermesse è stato non a caso “Costruire una nuova produttività di qualità delle macchine agricole e accelerare la costruzione di un forte Paese agricolo”, ben sintetizzando lo sforzo profuso dalla Cina nel campo dell’innovazione nazionale. L’ente organizzatore CAMDA ha sottolineato come questo nuovo corso dell’agricoltura rappresenti una svolta epocale per tutta la filiera, dai costruttori agli utilizzatori, che sono chiamati a lavorare assieme a nuove tecnologie in grado di migliorare la produttività e la sostenibilità.
Tramite dimostrazioni e aree interattive, i visitatori hanno infatti avuto l’occasione di conoscere da vicino e provare le nuove tecnologie applicate all’agricoltura, testando anche macchine con motori elettrici e ibridi. Eventi dal titolo “2024 China Intelligent Agriculture Conference” e “2024 China Ranch Conference” si sono focalizzati sulle opportunità di un’agricoltura intelligente che, grazie agli strumenti di raccolta e analisi dei dati, permetta di rendere più efficiente il lavoro in campo.
I robot hanno ricoperto anch’essi un ruolo da protagonisti, con numerose aziende che hanno presentato macchine in grado di seminare, raccogliere e diserbare in maniera più veloce e precisa rispetto alle persone.
Ad arricchire il programma della kermesse ci hanno pensato incontri, seminari e workshop dedicati alle conseguenze della crisi climatica sull’agricoltura, dimostrando quanto la biotecnologia possa contribuire al superamento delle attuali difficoltà. Da questi eventi è emersa anche l’importanza di una collaborazione fra i Paesi per far fronte a una situazione globale – quella della sicurezza alimentare e della salute dell’ambiente – che richiede significative sinergie di gruppo.
DAL FOCUS SULL’ASIA ALLE PROSPETTIVE GLOBALI
CIAME ha l’ambizione di diventare sempre più un appuntamento di portata internazionale, con l’edizione 2024 che ha attestato 2.000 visitatori esteri provenienti principalmente dal sudest asiatico e dall’Asia centrale. Paesi come Thailandia e Vietnam sono stati protagonisti di convegni, così come la Russia, che gode di un rapporto speciale con la Cina anche in virtù dei dazi e dei rapporti conflittuali con l’Occidente.
LA COLLETTIVA ITALIANA ORGANIZZATA DA AGENZIA ICE E FEDERUNACOMA
Italia, Germania, Canada, Turchia, Giappone, Algeria e Corea del Sud sono i Paesi che hanno preso parte a CIAME 2024, confermando la crescente attenzione globale nei confronti della fiera cinese. Il nostro Paese è stato rappresentato da una partecipazione collettiva di aziende organizzata dall’Agenzie ICE e da FederUnacoma con l’obiettivo di siglare accordi commerciali con una Nazione che sta puntando fortemente sull’innovazione. La Cina, infatti, è ancora carente di molte tecnologie avanzate ed è fortemente dipendente dalle importazioni di prodotti finiti, uno scenario ideale per far conoscere aziende italiane rinomate per la qualità dei loro prodotti.
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CINA, UNO DEI PIÙ IMPORTANTI MERCATI GLOBALI DI MACCHINE AGRICOLE
Nei primi nove mesi del 2024 sono stati venduti nel Paese del Dragone circa 260.000 trattori con potenze superiori a 30 cavalli, confermando la Cina come uno dei Paesi più importanti per il commercio di macchine agricole. CIAME ha ribadito questa prospettiva offrendo una grande varietà di trattori e macchine da raccolta, dalle basse alle altissime potenze, con macchine caratterizzate da tecnologie di bordo all’avanguardia e innovativi sistemi di propulsione quali i motori ibridi. Ma vediamo più da vicino quali sono state le principali novità presentate a Changsha.
TRATTORI: LE ALTE POTENZE RUBANO LA SCENA, CON LINGONG E ZOOMLION CHE GIOCANO LA CARTA DELL’IBRIDO
Uno dei protagonisti assoluti è stato il nuovo trattore X6004 della 9E Series (ECVT) di Lingong Agricultural Machinery (LCAG) (nella foto sopra il trattore e sotto lo stand del brand a CIAME), azienda appartenente a Shandong Lingong Construction Machinery (SDLG). Si tratta di un imponente mezzo isodiametrico alimentato da un motore ibrido da oltre 600 cavalli – che lo rende il trattore agricolo a trazione ibrida più potente attualmente sul mercato – ed equipaggiato con una trasmissione automatica iCVT.
Come precisato dalla Casa costruttrice, la serie di trattori Lingong 9E è alimentata dalla tecnologia ibrida definita “tandem”, la cui principale prerogativa è quella che il motore non aziona direttamente le ruote, ma funge da generatore per caricare la batteria o fornire energia al motore elettrico, che a sua volta aziona le ruote, con controllo continuo della velocità variabile.
Novità per l’alta potenza anche da parte di Zoomlion con il trattore ibrido DV3804 da 380 cavalli (279,5 kilowatt). Esteticamente piuttosto simile ai nuovi 8R di John Deere, lo Zoomlion monta un’innovativa trasmissione ibrida e offre un impianto idraulico dalla portata di 250 litri/min. L’ampia cabina dispone dei moderni sistemi di guida automatica e del sistema di automazione per le svolte a fine campo.
Si tratta di un modello per il quale c’è molta attesa nella Federazione Russa dove le prime consegne sono previste per l’inizio del 2025. «È un trattore di nuova generazione, che ci consentirà di sostituire completamente modelli simili dei produttori europei, ottenendo allo stesso tempo maggiore efficienza ed efficienza nei consumi», ha dichiarato Rushan Ainetdinov, direttore operativo di Zoomlion AG in Russia. Con una massa operativa minima di 13.000 chilogrammi e una capacità del sollevamento posteriore di circa 10,2 tonnellate, il DV3804 è contraddistinto da colossali dimensioni – 6.450 millimetri di lunghezza, 4.200 millimetri di larghezza e 3.460 millimetri di altezza – che si riscontrano anche nel passo di 3.100 millimetri e nelle dimensioni delle ruote, 600/70R30 all’anteriore e 710/70R42 al posteriore.
WUZHENG, SADIN E XUZHOU FINO A 300 CAVALLI E OLTRE
Anche Shandong Wuzheng non ha saputo resistere al fascino delle alte potenze e ha esposto a CIAME l’MT3004 (nella foto sopra) che ha catturato l’attenzione dei visitatori grazie ai suoi 300 cavalli. Facilità d’uso, comfort, bassi livelli di vibrazioni e ridotto consumo di carburante sono, a detta del brand cinese, gli ingredienti più convincenti di questa macchina adatta a lavori pesanti grazie alla massa importante e all’elevata forza di trazione.
Si spingono fino a 300 cavalli e oltre anche gli sfavillanti SD 3004 (G4) di Shandong Sadin Heavy Industry (nella foto sopra) e XZM4004 di Xuzhou KR (nella foto sotto).
UN DJ SET PER CASE IH CHE METTE IN MOSTRA I SUOI MODELLI DU PUNTA
Se alla tecnologia e alla qualità di un marchio storico apprezzato a livello globale uniamo le dinamiche performance musicali di un dj set e di un corpo di ballo, il successo è assicurato: questo è quanto andato in scena nello stand di Case IH, che a CIAME 2024 ha portato la coinvolgente esibizione di dj Barty Beats, al secolo Bart Van Damme, un esperto di prodotto Case IH e New Holland che lavora da 25 anni sulle mietitrebbie del marchio.
Venendo ai trattori, il brand statunitense ha presentato il Puma 2404 (nella foto sopra) con motore FPT NEF a sei cilindri con turbocompressore, intercooler e sistema Common Rail ad alta pressione, abbinato ad un cambio full-powershift da 18+6 rapporti.
Presente anche il Magnum 3404 con motore FPT Cursor con potenza nominale di 340 cavalli e funzione powerboost in grado di erogare sino a 69 cavalli supplementari. Il trattore monta una trasmissione con 18 marce avanti e 4 retromarce ed è equipaggiabile con ISOBUS. A completare la gamma ci ha pensato il Quadtrac 5302 da 530 cavalli e 580 cavalli di potenza massima.
MIETITREBBIE E TRINCIATRICI “MADE IN CHINA” CHE STRIZZANO L’OCCHIO AL MERCATO RUSSO
Tante le novità esposte da Zoomlion anche riguardo alle mietitrebbie, a partire dalla rotativa TF220 (nella foto sopra) con una potenza di 220 cavalli. Equipaggiata con cinghie, rotori, ruote motrici e pompe idrauliche Danfoss, la macchina monta un motore Yuchai e una trasmissione idrostatica che permettono di raggiungere una produttività di 20-40 ettari/ora, adattandosi a oltre 20 tipi di colture e riuscendo a seguire automaticamente la pendenza del terreno e a modificare l’angolo di raccolta.
Altra novità è la TG120 (nella foto sopra), una macchina dalla capacità produttiva di 12 kg/sec e con una camera di alimentazione dalla larghezza di 1.300 millimetri. Il volume della tramoggia di 5,5 metri cubi riduce al minimo il numero di passaggi a vuoto, mentre l’altezza di scarico di 5 metri consente di scaricare il raccolto su veicoli di diverse altezze. Rinnovata anche la cabina che ora si caratterizza per un design ergonomico, i comandi della testata integrati e il design del nuovo bracciolo e del sedile.
Anche LCAG ha presentato una nuova mietitrebbia, la 7G (nella foto sopra), la più grande macchina da raccolta presente a CIAME 2024. Con una capacità di alimentazione di oltre 20 kg/sec, la macchina può essere utilizzata con testate da mais da 8-12 file, può montare anche i cingoli triangolari e dispone di oltre 30 sensori in grado di monitorare l’umidità del raccolto, la resa, i livelli di perdita e altre informazioni in tempo reale. La 7G adotta una trasmissione idrostatica ed è equipaggiata con la trazione integrale e il bloccaggio del differenziale a controllo elettronico.
Il colosso cinese Weichai Lovol ha presentato la nuova mietitrebbia rotativa per cereali GS8189 (nelle foto sopra e sotto), dalla potenza di 460 cavalli erogata dal motore Weichai WP13. I tratti distintivi di questa macchina sono il sistema di trebbiatura a due rotori, la trasmissione idrostatica, il serbatoio per cereali dalla capacità di 11.000 litri, il serbatoio del carburante da 1.000 litri e la cabina ampia e confortevole con isolamento acustico, sedile a sospensione pneumatica e un moderno sistema di ventilazione, riscaldamento e condizionamento.
La nuova mietitrebbia rotativa Lovol GS8189 può essere abbinata a testate per cereali con larghezza di lavoro di 9 metri, nonché e testate da mais da 10, 12 o 14 file, particolarmente richieste nel mercato russo. La massa della mietitrebbia senza testata è di 24 tonnellate, mentre le dimensioni complessive con testata da 9 metri (lunghezza/larghezza/altezza) sono 14. 000 mm di lunghezza, 9.500 mm di larghezza e 3.950 mm di altezza.
Lovol ha presentato anche la nuova trincia semovente FA30, una macchina che all’apparenza ricorda la Jaguar di Claas. Cuore della Lovol è un motore cinese con una potenza di 500 cavalli in grado di spostare una macchina dalla massa di circa 15.500 kg e capace di muoversi a velocità sino a 30 km/h. La FA30 è equipaggiata con 4 rulli di alimentazione e pressione, un trinciatore con 24 coltelli dal diametro di 630 mm e dalla larghezza di 750 mm e da una camera di alimentazione larga 730 mm. La macchina è abbinabile a una testata da mais dalla larghezza di 450 mm.
CASE IH E JOHN DEERE LASCIANO IL SEGNO
Case IH ha esposto la rinnovata Axial-Flow 5088, una mietitrebbia equipaggiata con il motore a sei cilindri FPT National IV da 6,7 litri dalla potenza nominale di 254 cavalli. Il serbatoio per la granella offre una capacità di 8.000 litri, mentre altri aggiornamenti hanno reso la macchina ancora più efficiente e intelligente.
Anche John Deere ha preso parte alla kermesse e ha colto l’occasione per presentare la nuova C2 400 da 238 cavalli, disponibile in diverse configurazioni per la raccolta di mais, grano e riso. La macchina si caratterizza per il sistema di flusso del prodotto ottimizzato, il serbatoio della granella con una capacità di 6.000 litri e la velocità massima di scarico della granella che può raggiungere i 75 litri/sec.
© Barbara Mengozzi
Francesco Ponti