Lo scorso ottobre, circa una quindicina di giorni prima che la meccanizzazione agricola “occidentale” si presentasse in grande spolvero all’Agritechnica di Hannover, dall’altra parte del globo, a Wuhan, nel centro della Cina, è andata in scena la China International Agricultural Machinery Exhibition (Ciame), la più grande manifestazione cinese e tra le più importanti del mondo asiatico riservata al comparto delle macchine per l’agricoltura.
Per prima cosa va fatto presente che, dopo la cancellazione dell’edizione 2022 preceduta da due edizioni svoltesi un po’ in sordina a causa soprattutto delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 che, oltre ad ostacolare la presenza tra gli espositori dei grandi gruppi internazionali, hanno impedito l’ingresso nel Paese del Dragone a una consistente fetta di pubblico straniero, la rassegna, forte di oltre 60 anni di storia alle spalle, è decisamente tornata agli antichi fasti.
Lo confermano gli oltre 220mila metri quadrati di superficie espositiva occupati, i quasi 2.300 espositori, con la presenza di oltre il 70% degli operatori dell’intero mercato cinese delle macchine agricole, e i più di 150mila visitatori provenienti da una cinquantina di Paesi.
Numeri che hanno gratificato gli organizzatori, a cominciare da China Agricultural Machinery Distribution Association (CAMDA), associazione che rappresenta i distributori di macchine agricole, che si è avvalsa della collaborazione di China Agricultural Mechanization Association (CAMA), associazione per la meccanizzazione agricola, e China Association of Agricultural Machinery Manufacturers (CAAMM), associazione alla quale fanno capo i costruttori di macchine agricole.
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VERSO SOLUZIONI DI MECCANIZZAZIONE AGRICOLA GLOBALE
Ma vediamo, entrando nel vivo della manifestazione, di cercare di coglierne gli elementi caratterizzanti, con o senza soluzione di continuità rispetto alle rassegne passate (ricordiamo che Meccagri ha avuto l’opportunità di partecipare direttamente alle edizioni del 2017, a Wuhan, e del 2015, a Qingdao).
La prima impressione, al di là degli aspetti folkloristici strettamente legati al “made in China” e alle spesso goffe imitazioni dei Best Seller americani e europei, è quella che in termini di contenuti il divario con le analoghe rassegne europee vada sempre più stringendosi. Come ha dichiarato Fan Jianhua, presidente di CAMDA, nel suo discorso durante la cerimonia inaugurale di Ciame 2023, pur operando in un contesto di grandi difficoltà legate alla crisi economica mondiale, l’industria cinese delle macchine agricole punta a creare «un ambiente comune di prosperità, apertura, inclusività e sano sviluppo».
«Gli organizzatori – ha precisato il numero uno di CAMDA – e l’intera agromeccanica nazionale intendono presentare al mondo uno straordinario evento con caratteristiche cinesi, in puro stile Wuhan, aderendo al tempo stesso alla condivisione, all’integrazione, alla cooperazione vantaggiosa per tutti, allo scambio d’affari internazionale». «Continueremo a impegnarci duramente – ha concluso Fan Jianhua – e a promuovere l’innovazione in un processo di riqualificazione della meccanizzazione agricola cinese verso il traguardo di una sempre più alta qualità».
Un cammino lungo il quale l’industria cinese, sempre più proiettata verso soluzioni di meccanizzazione agricola globale, sta mostrando con evidenza di strizzare l’occhio all’Europa e lo dimostrano i nuovi prodotti lanciati a Ciame dai big player nazionali.
ZOOMLION FULL-LINER IN VESTE INTERNAZIONALE
In primissimo piano Zoomlion che, all’interno di uno stand gigantesco, ha esposto soluzioni per la meccanizzazione dell’intero processo della produzione agricola che, oltre ad integrare strumenti e tecnologie avanzate di Precision Farming, comprensive di IoT e Big Data, contemplano le più avanzate proposte di azionamenti alternativi per una transizione energetica sostenibile.
Un trend quest’ultimo emerso peraltro con evidenza nel corso della recentissima 2024 Zoomlion Agri Machinery Global Business Conference che ha consacrato l’ampliamento dei prodotti sotto l’ombrello dello slogan “Aurora Green” dal settore delle macchine per le costruzioni a quello agricolo.
TRATTORE RG2004, SVILUPPATO CON LO SGUARDO RIVOLTO ALL’EST EUROPEO
Tra le novità esposte a Ciame dall’Agricultural Equipment Sector di Zoomlion Heavy Machinery Co. Ltd, uno dei tre Top Brand agricoli cinesi, ha ottenuto il record di scatti fotografici il trattore RG2004 (nella foto sopra il modello RG2204), un modello particolarmente adatto alle lavorazioni gravose provvisto di motore Yuchai a sei cilindri da 6,9 litri di cilindrata – con turbocompressore e sistema di iniezione diretta diesel a controllo elettronico sviluppato da Bosch – che eroga una potenza massima di 235 kW, e trasmissione ZF con 16 marce avanti e 16 retromarce, impianto idraulico da 80 l/min e sollevatore ad alte prestazioni, serbatoio carburante da 375 litri, telaio rinforzato che fornisce trazione stabile e maggiore capacità di carico e componenti ottimizzati per l’impiego di attrezzi pesanti.
Costruito “su misura” per l’export – con lo sguardo rivolto in particolare alla Russia, privata dei brand occidentali a seguito del conflitto con l’Ucraina (da tener presente che, come riferisce il portale glavpahar.ru, quasi un quarto dei trattori cinesi acquistati dagli agricoltori russi nel 2023 sono marcati Zoomlion e la quota di mercato del marchio cinese ha raggiunto nella nazione il 26%, con punte del 46% in alcune regioni ) – e oggetto di numerose modifiche e miglioramenti rispetto al suo predecessore, viene fornito a richiesta di guida assistita automatica.
Salendo di potenza, merita senz’altro una citazione il trattore PL2304-1 (nella foto sopra) da 230 cavalli, con cambio powershift 40AV+40RM, sistema di controllo idraulico completamente elettrico intelligente, funzione automatica della PTO e, come optional, navigazione GPS e guida senza pilota.
LA SVOLTA “VERDE” DEL BRAND
Tra i rappresentanti della nuova frontiera del brand il trattore CA504ET (nelle foto sopra e sotto)con il quale Zoomlion si è aggiudicata il Technological Innovation Award all’evento 2022-2023 China Agricultural Machinery Annual TOP50+. Si tratta di un trattore full electric da 50 cavalli realizzato, grazie al funzionamento senza gas di scarico e silenzioso, per lavorazioni in serra, in capannoni e in ambienti chiusi e destinato anch’esso a un mercato internazionale.
Da segnalare, oltre alle quattro ruote motrici, lo sterzo idraulico, e il cambio a variazione continua, la disponibilità di moduli intelligenti opzionali come la guida autonoma e l’IA che, a detta della casa costruttrice, «rompono il monopolio tecnologico dei prodotti stranieri in questo campo e testimoniano l’ingresso sempre più massiccio nelle macchine e attrezzature agricole cinesi di tecnologie “verdi, intelligenti e digitali”».
Grande interesse e curiosità ha riscosso inoltre il trattore CB 503 (nella foto sotto), con cingolo anteriore, particolarmente adatto alle lavorazioni su terreni in pendenza, in collina e in montagna, e a suo agio su strade accidentate.
Per finire, non è stato esposto a Ciame ma dovrebbe essere già in fase avanzata di sviluppo e di testaggio presso i centri di ricerca del costruttore un trattore ibrido (diesel + elettrico) con una potenza compresa tra 340 e 370 cavalli.
LE PROPOSTE HI-TECH DI YTO
YTO HB2204
Passando a un altro colosso della meccanizzazione agricola cinese, YTO Group, affiliato a China National Machinery Industry Corporation (Sinomach), impresa di proprietà statale – in continuità con l’edizione del 2021 dove aveva lanciato il trattore LF2204, provvisto di sistema di guida automatica, rilevamento automatico degli ostacoli e controllo da remoto – si è fatto notare quest’anno soprattutto per le sue soluzioni hi-tech ricche di funzionalità avanzate come l’intelligenza artificiale, sistemi di controllo automatizzati e tecnologie di Precision Farming.
Sebbene prossimo al lancio, non è stato esposto il CH-2202 (nella foto sopra), il primo trattore cingolato da 220 cavalli di fabbricazione cinese contrassegnato dal marchio Dongfanghong. Il nuovo modello, per il quale dovrebbe essere però imminente l’entrata in produzione, è il primo a utilizzare un sistema di carrozzeria portante a telaio completo, contraddistinto da una capacità di carico maggiore, ed è provvisto di una nuova trasmissione idrostatica, abbinata a un funzionale sistema di sterzo differenziale del trattore. È in grado di raggiungere la velocità di 32 chilometri orari.
Al pubblico di Ciame è stata offerta invece l’opportunità di assistere allo svelamento del modello ibrido HB2204 da 220 cavalli con trasmissione CVT, anch’esso marchiato Dongfanghong.
UNA NUOVA AMMIRAGLIA, ANZI DUE, PER WEICHAI LOVOL HEAVY INDUSTRY
Doppia presenza, a Ciame e ad Agritechnica, per Weichai Lovol Heavy Industry, altro colosso delle macchine agricole cinesi, che com’era prevedibile, ha scelto il palcoscenico di “casa” per sfoggiare la sua nuova ammiraglia P3804-8HV (nella foto sopra), equipaggiata con un motore Weichai a sei cilindri da 9,5 litri di cilindrata che eroga una potenza di 380 CV (278,9 kW), trasmissione CVT 8 HV di nuova generazione con velocità massima di 40 km/h, e impianto idraulico con portata di 270 litri al minuto.
Nuovi contenuti a fronte di un design, con livrea bianco-verde, che è rimasto praticamente lo stesso dei trattori Arbos conosciuti in Europa e che conferma la volontà, ripetutamente manifestata dal colosso cinese dopo l’abbandono del marchio Arbos, di consolidare la sua presenza nel Vecchio Continente.
Se le strategie per raggiungere questo obiettivo non sono ben chiare viene invece dato per certo che Weichai Lovol Heavy Industry sta già lavorando a un nuovo top di gamma, del quale attraverso i blogger sono circolate anche delle immagini. Per l’esattezza, come viene riferito dal portale russo GlavPakhar, sul canale Telegram del blogger-agricoltore Vladimir Plotov è apparsa la foto di un nuovo trattore Lovol da 450 cavalli (ma potrebbero essere anche 480) con telaio articolato e, stando ai rumours, trasmissione a variazione continua, che dovrebbe essere il primo della serie P9000.
LA CORSA VERSO LE ALTE POTENZE: XUZHOU KAT E ENSIGN HEAVY INDUSTRIES
Punta sulle alte potenze anche un altro produttore cinese di macchine agricole, Xuzhou Kat Agricultural Equipment Co., Ltd, che ha esposto a Ciame 2023 il nuovo trattore KAT KR4404EX (nella foto sopra), anch’esso con telaio articolato, provvisto di motore Weichai a 6 cilindri da 440 CV e cambio sincronizzato 24AV+12RM.
Stesse strategie per la giovane azienda cinese Ensign Heavy Industries Co., Ltd., fondata nel 2011 e leader nella produzione di attrezzature pesanti in Cina. Anche nel suo caso le mire sul mercato europeo e in particolare su quello russo, dove già vanta una significativa presenza, hanno imposto di alzare l’asticella in termini di potenze ma anche di comfort operativo ed ergonomia offrendo nuove cabine insieme ad assali anteriori a firma Carraro.
Tra i risultati il trattore Ensign YX 2404-N, aggiornato proprio per il mercato russo, e, all’interno di una serie completamente nuova di trattori (la serie M), più pesanti, con passo aumentato e con l’aggiunta di nuove funzioni, il modello YM 2604 (nella foto sopra) da 260 cavalli, con trasmissione Ensign da 32 marce avanti e 32 retromarce con superriduttore, impianto idraulico a centro chiuso da 180 litri/min.
Accanto ad essi ha debuttato a Ciame 2023 il trattore ibrido YX3004-8HEV (nella foto sopra) con trasmissione a variazione continua, particolarmente adatto a compiti pesanti come l’aratura e la ripuntatura.
© Barbara Mengozzi
